Zeroincondotta incontra Radio Onda d’Urto (feat. Radio Alice)

VENERDI’ 28 OTTOBRE’016 alle 19

> > > Video e foto della serata su Zic

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– ore 19:
presentazione del libro “L’onda d’urto. autobiografia di una radio in movimento”, con autori e redattori di Radio Onda d’Urto [info], Zic.it – Zeroincondotta [info] e Radio Alice

– ore 21: cena sociale a sostegno di Zic.it (per le spese per il cambio di server)

– ore 22,30: concerto dei “Les Touches Louches” [info], con il loro nuovo disco “La Terra di Nessuno”

“Negli anni ottanta, chi fondò Radio Onda d’Urto lo fece perchè aveva chiara la centralità che stava assumendo l’informazione: prendeva sempre più forma la consapevolezza che fosse ormai diventata uno dei gangli principali della valorizzazione del capitale e che porsi su questo piano volesse dire scontrarsi in termini di classe col nemico. Oggi più che mai ci sembra importante il dibattito sulla capacità di costruire media antagonisti, in grado non solo di disarticolare la narrazione mainstream – ma anche di rovesciarne il sistema, incepparne la riproduzione infinita che quotidianamente viviamo”.

A partire da queste parole, che introducono il libro “l’onda d’urto. autobiografia di una radio in movimento”, Zic – Zeroincondotta incontra la redazione di Radio Onda d’Urto, in collaborazione con Smk Videofactory,Distribuzioni dal Basso e il Centro di documentazione dei movimenti F. Lorusso – C. Giuliani [info].

Un incontro fra realtà che operano nel contesto dell’informazione e delle inchieste antagoniste e di movimento, e che allo stesso tempo realizzano quotidianamente un ribaltamento dei paradigmi di creazione e diffusione di contenuti informativi e culturali del panorama mainstream, per confrontarsi sulle prospettive dell’informazione alternativa oggi.

Nel costruire il filo che lega le lotte e gli strumenti della contemporaneità, ci sarà anche una testimonianza dalla redazione di Radio Alice, esperienza che per prima ha ispirato le realtà radiofoniche e di controinformazione del contesto italiano.

Per la serata, il Centro di documentazione curerà un’esposizione di materiale proveniente dai giornali e radio che hanno attraversato i movimenti dal ’77 al 2005.

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Les Touches Louches

Siamo una piccola fanfara di legno con qualche sporadica chiave o filo di metallo… Siamo una fisarmonica di strada, un’orchestrina di liscio, un quartetto jazz, un gruppo folk, un miscuglio di parole e musica. Siamo soprttutto un gruppo di musicisti in continua ricerca, affamati di sonorità e di ritmi che vengono da lontano. Ognuno di noi ha fatto un percorso differente, fra il jazz, la musica colta e le musiche popolari. Beh, da quando suoniamo insieme queste distinzioni di genere non esistono più! Abbiamo fatto di tutto per creare il “nostro suono”, un nostro modo di interpretare i pezzi e di comunicare attraverso la musica. l nostri concerti si basano su canzoni e brani strumentali originali, scritti e arrangiate da noi. A questo repertorio di musiche originali si aggiunge unvasto repertorio di interpretazioni, che comprende alcuni brani classici del gypsy swing e standard jazz arrangiati in chiave manouche, nonché diversi brani tratti da tradizioni musicali differenti, dal klezmer, al tango, alle musiche dei Balcani. Lo spettacolo che ne risulta è molto dinamico: vi sono parti movimentate in cui il violino e il clarinetto si armonizzano alla maniera delle fanfare est-europee; vi sono altri momenti in cui si abbracciano le atmosfere più intime dello swing. L’esperienza live è stata consolidata grazie a periodi di intensa attività concertistica.

Il gruppo Les Touches Louches nasce come quartetto nel 2008, grazie alla condivisione di differenti esperienze e percorsi musicali, afferenti soprattutto alle musiche popolari e al jazz. Les Touches Louches hanno collaborato, individualmente o collettivamente, con: SMKvideofactory, Kheyre (registrazione album Pecore Nere), Graveola e o lixo polifonico, (Brasile, BH), Dead lover’s twisted heart (Brasile, BH), Non Giovanni (registrazione album Walking), Galleria d’Arte Case Aperte, Ass. Cult. NoName, Ass. Theatrumundi, reading Razza Partigiana, Quasi Quasi Festival, Legambiente Bologna

La Terra di Nessuno

Un viaggio in cui si mescolano sonorità mediterranee, esplorazioni nella musica gitana, atmosfere sognanti e bruschi ritorni alla realtà del presente. Canzoni e musiche capaci di rappresentare le distanze immaginate e quelle vissute, che mettono l’uomo a confronto con i propri desideri e con i muri imposti dalle frontiere che dividono la Terra. Nessuno è il viaggiatore, in cerca di una nuova identità, è il clandestino, che di nascosto oltrepassa le frontiere. Per quanto ci siano uomini arroganti che cercano di ingabbiarlo costruendo ostacoli sul suo percorso, egli troverà il modo di andare oltre. A lui appartiene il mondo intero.

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