In questi tempi complicati, una bella notizia: nel secondo anniversario della morte di Lorenzo ‘Orso’ Orsetti, nome di battaglia Tekoser, apprendiamo che il suo nome è tornato ad essere visibile lì dove merita di stare, tra le/i tant/i antifasciste/i, internazionaliste/i, partigiane/i a cui sono intitolate quasi tutte le strade della Cirenaica. Perchè Orso a 33 anni è stato ucciso in Siria, dove aveva deciso di andare a combattere per sostenere le unità curde Ypg impegnate a fermare l’Isis e difendere la rivoluzione del confederalismo democratico in Rojava: un esempio di società laica, antisessista e antifascista in pieno Medio Oriente. Dopo la sua morte, in una piccola area verde senza nome, all’inizio di via Sante Vincenzi, era stata affissa una targa in suo ricordo: “Giardino Lorenzo Orsetti detto Orso – Partigiano (1986-2019)”. Un’intitolazione spontanea, una delle tante che in questi anni hanno animato il quartiere rendendo opportuna memoria, ad esempio, al ferroviere anarchico Lorenzo Giusti e alle partigiane Vinka Kitarovic e Tolmina Guazzaloca: guerriglia odonomastica per fare dell’intero rione un grande luogo di memoria, raccontando le storie di resistenza al colonialismo e al fascismo.
Solo pochi mesi dopo, il Comune ha formalizzato una diversa intitolazione del giardino e la targa per Orso è stata rimossa. Molte critiche hanno accolto questa decisione (comprese quelle della famiglia Orsetti) e il Comune non ha trovato di meglio che ripararsi dietro una serie di motivazioni burocratiche. In risposta a tutto ciò, un anno fa, insieme a tante realtà cittadine era stata organizzata un’iniziativa pubblica che avrebbe riempito il giardino del ricordo di Orso e di solidarietà per la rivoluzione del Rojava: perchè, scrivevamo in quell’occasione, le targhe vanno e vengono ma la memoria e la libertà si seminano nelle strade. All’ultimo momento, lo scoppio improvviso della pandemia impedì lo svolgimento di quella giornata: è una rinuncia che ancora ci fa male, ma oggi almeno siamo felici di constatare che tra le/gli abitanti della Cirenaica c’è chi ha ritenuto che fosse giusto rimettere la targa in ricordo di Orso al suo posto. E allora proprio le sue parole, scritte prima di essere ucciso, oggi più che mai trovano senso e ci riempiono il cuore: “Sono tempi difficili, lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza; mai!”.
Orso in Cirenaica, Orso partigiano tra le/i partigiane/i!
RiseUp4Rojava! Jin, Jîyan, Azadî!