Bologna parli chiaro, rifiuti CasaPound

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In questa città per CasaPound non può esserci posto. Che siano fascisti del terzo, quarto o quinto millennio non fa differenza. Una riverniciata al vocabolario non basta a nascondere l’impostazione autoritaria, sessista e xenofoba che contraddistingue questa come le altre organizzazioni neofasciste. Una ventata di populismo per tentare di farsi largo nelle contraddizioni della crisi, allo stesso modo, non concede un centimetro di legittimità a chi storicamente sta dalla parte di chi sfrutta, specula e si arricchisce. CasaPound è quella dei milioni regalati da Alemanno, del sostegno ai padroni avvelenatori dell’Ilva, degli inni al duce, delle violenze ripetute. CasaPound è quella di Gianluca Casseri e degli ambulanti senegalesi ammazzati per strada a Firenze: non è passato neanche un anno, ma tanti non sembrano neanche ricordarselo.

Per questo chiudere CasaPound è giusto e necessario in tutte le città italiane, è giusto e necessario a Bologna. Da qualche tempo c’è uno spazio aperto in via Malvolta e contro questa presenza, il 24 novembre, è prevista una manifestazione promossa dal Coordinamento Antifascista Murri. Crediamo possa essere un’occasione che la città può cogliere per ribadire, ancora una volta, che Bologna è antifascista e CasaPound è un corpo estraneo. Crediamo che sia importante essere in piazza quel giorno, sappiamo che l’antifascismo è un terreno molteplice: sociale, culturale, quotidiano. Anche per questo è fondamentale che la giornata del 24 possa rappresentare l’occasione di una mobilitazione generalizzata, che consenta all’intera città di far emergere un NO deciso e chiaro alla presenza di CasaPound. Anche per questo ci auguriamo che, come già successo altre volte in passato, a prendere parola contro il neofascismo sia anche l’universo culturale, associativo, accademico – e chi più ne ha, ne metta – che attraversa questa città. Infine, ricordiamo che qualche tempo fa il sindaco Merola affermò che “il carattere antidemocratico di CasaPound a Bologna non può avere spazio”. Via Malvolta è decisamente a Bologna. L’amministrazione comunale è voltata da un’altra parte?

“Fascisti su Marte”, fu il messaggio forte e chiaro lanciato da via Guerrazzi quando CasaPound tentò, invano, di mettere fuori il naso in quella zona. Che abbiano rinunciato al centro per spostarsi verso la periferia non ci basta. La strada per Marte è sempre quella…

CHIUDERE CASAPOUND!

BOLOGNA E’ ANTIFASCISTA!

Venerdì 16 novembre ore 20:30
Assemblea cittadina al centro sociale Lunetta Gamberini (via degli Orti 60)

Sabato 24 novembre ore 15
Manifestazione da piazza Carducci

Vag61 – Spazio libero autogestito

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