Lo scorso 21 settembre Zeroincondotta ha festeggiato cinque anni sulle strade, nelle occupazioni di Università, case, stazioni e autostrade. Cinque anni di informazione autogestita, con un’irrinunciabile tendenza all’insubordinazione.
La serata è stata dedicata al grande poeta e partigiano Roberto Roversi, scomparso pochi giorni prima, che dal 1995 al 2001 aveva collaborato a Zero in condotta.
Il Roberto Roversi che noi abbiamo conosciuto era allergico alle celebrazioni, alla frequentazione dei poteri e delle autorità, se ne stava alla larga dagli ambienti accademici e da quelli contaminati dal presenzialismo. La sua coerenza aveva tenuto lontani gli ammiccamenti provenienti dai palazzi del potere. Non si fidava delle istituzioni perché le considerava “sempre tremende, inesorabili, sostanzialmente indifferenti e solo parolaie”.
Con la partecipazione di Carla Castelli, Sergio Rotino e Bruno Brunini
(per molti anni collaboratori di Roversi)
Letture di Mavi Gianni, accompagnata dalle musiche di Carlo Loiodice