Nessuno senza casa, nessuna casa vuota: sempre solidali con le occupazioni!

I comunicati di Vag61 e Santa Insolvenza in solidarietà con l’occupazione di via Achillini 1:

Trentamila famiglie bolognesi in situazione di disagio abitativo: un dato stimato per difetto, perche’ considera solo il disagio più “estremo”. Sfratti più che raddoppiati negli ultimi dieci anni. Quindicimila famiglie (circa la metà migranti) in attesa di un alloggio Erp a fronte di 650 assegnazioni all’anno. E chissà quanti tra studenti, migranti, precari, disoccupati non hanno casa o sono costretti a condizioni abitative non dignitose, non potendo accedere alle graduatorie pubbliche. Al contempo, migliaia di case, pubbliche e private, restano sfitte per tempi interminabili. Per quelle pubbliche sentiamo Acer accampare scuse da anni e anni, parlando di inagibilità, lavori in corso e quant’altro. Salvo poi scoprire, in piena emergenza sisma, che possono essere rapidamente messe a disposizione delle famiglie sfollate. A che gioco stiamo giocando?

Di fronte a questa situazione, non vediamo altra scelta che sostenere con forza ogni risposta che passi attraverso pratiche di riappropriazione dal  basso, una strada necessaria e più che legittima da percorrere. Per questo siamo solidali e complici con l’occupazione degli Abitanti Resistenti e di Asia Usb in via Achillini, invitando tutti ad attraversarla e a fornire aiuto concreto

Vag61 – Spazio libero autogestito

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E’ con gioia e complicità che io, le mie devote e i miei devoti salutiamo l’occupazione, domenica mattina, di uno stabile in via Achillini (zona Mazzini) da parte degli “Abitanti Resistenti” e di Asia-Usb, dove hanno trovato casa otto nuclei familiari, con diverse storie e provenienza, uniti dall’urgente bisogno di un tetto.

Non possiamo che benedire ogni esperienza di riappropriazione e risposta dal basso all’emergenza abitativa, che restituisca al tessuto sociale spazi destinati alla speculazione o alla rovina, tanto più mentre senza nemmeno sognarsi di ipotizzare qualsiasi misura di welfare che riconosca un diritto all’abitare, il governo, con l’Imu, pensa bene di mettere all’angolo anche chi una casa la possiede.

Invitiamo perciò tutti quelli che come noi credono nelle pratiche concrete di insolvenza ad attraversare l’occupazione, fornendo sostegno e, quando possibile, aiuto materiale alla lotta per la casa.

Santa Insolvenza

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