“Uno spettro si aggira per il Vag: la crisi”

Venerdì 18 febbraio’011, a Vag61 in via Paolo Fabbri 110. La Compagnia del Tinello riapre i battenti del suo teatro dalle tante definizioni e si confronta con un tema di estrema attualità e con le tante sue sfaccettature: la crisi (crisi di nervi, crisi mistica, crisi di mezza età, crisi adolescenziale, crisi di pianto, crisi di risate, crisi di panico, crisi isterica, crisi di coppia, crisi di identità, la crisi di astinenza, etc). Alle 20 una cena che fa il verso alla serata, poi si alza il sipario.

LA CRISI VI SEPPELLIRAAAAAAA’
LA CRISI VI ANNIENTERAAAAAA’
LA CRISI VI ACCECHERAAAAAA’
LA CRISI VI DISTRUGGERAAAAA’
LA CRISI VI UCCIDERAAAAA’
LA CRISI VI DIVORERAAAAA’
LA CRISI VI FARA’ IMPAZZIREEEEEEEEEEEEEEEEEE

LA CRISI PICCHIA SEMPRE PIU’ DURO E NOI PICCHIAMO LA CRISI

Venerdì 18 febbraio ‘011, a Vag 61, la Compagnia del Tinello porta in scena i vari tipi di CRISI che si azzuffano, giocano, si rincorrono come fanno i fantasmi.
E’ cabaret ma non proprio, è teatro civile ma non proprio, è performance ma non proprio, è comico… è tragico, è reale e surreale… insomma è un modo per stare insieme ed affrontare delle tematiche che ci fanno pensare…

La Compagnia del Tinello, piccolo gruppo di “terapia di gruppo, usa il piccolo palco di Vag per un’azione ironica di auto aiuto e muto soccorso… alle ore 21,30… si alza il sipario.
Direttamente dalla strada, debutta. in un’inedita versione, in chiave moderna, il duo “Gelsomina & Zampanò”.
Poi, entrano in scena con monologhi, con dialoghi, con colloqui, con soliloqui, con sproloqui: il paracul/psicologo Alby a confronto con le sue crisi di identità, il Fioraio diversamente/somalo Antar, l’usciera della porta accanto Renatina, la “Pulce Pazza” nelle vesti della “collezionista di crisi”. Per non farci mancare nulla, Mavi e Paolone avranno una crisi d’improvvisazione.
Per finire, una Band da Tinello, per nulla al gran complòeto, cercherà di scatenare la reazione del pubblico affinchè si ribelli o comunque faccia qualcosa per annientare il fantasma della CRISI.

Alle ore 20 c’è una cena (non troppo impegnativa) che fa il verso al tema della serata: si mangia polenta al ragù e cous cous alle verdure (per non farci mancare niente… dal Nord Africa al Nord Italia)

Dai venite venite!..

Ci possono togliere tutto, ma la voglia di ridere NO.

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