Il ministero dell’Interno, agitando lo spauracchio del terrorismo internazionale, fa sapere di stare studiando la possibilità di rilanciare i Centri di identificazione ed espulsione, riattivando i cinque superstiti a anni di lotte e oggi funzionanti a regime ridotto e riaprendone dove erano stati chiusi. Tra le città interessate, potrebbe esserci Bologna.
I Cie sono carceri amministrative in cui recludere persone che non hanno commesso nessun reato, un abominio etico e giuridico. Abbiamo sempre lottato per la chiusura del centro di via Mattei, e l’abbiamo ottenuta. Indietro non si può tornare.
Saremo sempre a fianco dei migranti, dalla parte della libertà di movimento e di un’accoglienza piena e universale: rifiutiamo qualsiasi distinzione tra chi fugge dalle guerre e chi dalla miseria così come il ricatto del permesso di soggiorno legato al lavoro. Basta razzismo di stato, basta lager!
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