VENERDI’ 4 NOVEMBRE’016 alle 18,30
– ore 18,30: aperitivo musicale
– ore 20: cena sociale di autofinanziamento
– ore 21: presentazione dell’ultimo libro di Marco Rovelli: “La guerriera dagli occhi verdi”, con la presenza dell’autore
– a seguire: Marco Rovelli in concerto
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La guerriera dagli occhi verdi (Giunti – 2016)
“La mia vita è una goccia nel mare. La tua vita è una goccia nel mare. La storia del popolo curdo è il mare. Il suo dolore un oceano. Ma resistiamo, e andiamo avanti, siamo saldi come le rocce del Qandil. Resistiamo anche grazie ai nostri martiri, che hanno seminato, ed è per loro se oggi sbocciano dei fiori. Come qui, a Mexmur, in questo deserto che a volte sembra pieno d’acqua, per la bellezza di essere insieme. E ci sei anche tu, qui con noi.
La libertà non è lontana, la avremo, questa speranza non la perderemo mai. Vivremo insieme nella stessa terra, in libertà. Finché respireremo lotteremo per questo.
Ti voglio bene, fratello.”
La storia di un’esistenza, di una scelta radicale, della difesa di un ideale di libertà e democrazia.
Avesta Harun ha ventidue anni quando sale in montagna seguendo le orme di Harun, l’adorato fratello. Lascia Mezri, lascia Turgut Reis, i villaggi curdi dove con la famiglia è cresciuta e ha imparato a conoscere le cose, ad amarle. Imbraccia il fucile per dare il suo contributo alla lotta per un Kurdistan libero, e la sua forza è così grande, l’energia che mette in tutto così viva, che presto le chiedono di entrare nel gruppo speciale, e altrettanto presto diventa comandante della sua squadra.
Tante ragazze, come lei, hanno scelto quella vita sui monti del Qandil, tra le foreste, nella neve. Non si poteva lasciare che il governo turco strozzasse le voci in gola, spegnesse i fuochi di festa, negasse la vita, come ora non si può soccombere ai missili e alle bombe delle milizie islamiche.
Contro il Daesh, Avesta Harun combatterà una battaglia esemplare. Sarà, con la squadra che ovunque la segue, baluardo di resistenza e testimonianza di chi propone una vita comunitaria radicalmente democratica.
Nel suo grido di battaglia le voci di un popolo intero, un coro che chiama da tempi lontani ma che oggi, come sempre, chiede solo libertà.
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Marco Rovelli
Come scrittore ha pubblicato le ‘narrazioni sociali’ Lager italiani (Bur 2006), un “reportage narrativo” interamente dedicato ai centri di permanenza temporanea (CPT), raccontati attraverso le storie di coloro che vi sono stati reclusi e analizzati dal punto di vista politico e filosofico; Lavorare uccide (Bur 2008), un nuovo reportage narrativo dedicato ad un’analisi critica del fenomeno delle morti sul lavoro in Italia; Servi (Feltrinelli 2009), il racconto di un viaggio nei luoghi e nelle storie dei clandestini al lavoro; Il contro in testa (Laterza 2012); il romanzo La parte del fuoco (Barbès 2012); La meravigliosa vita di Jovica Jovic (con Moni Ovadia, Feltrinelli 2013), Eravamo come voi (Laterza 2015), Cirque de la solitude (Papero editore 2016). Collabora a diverse testate giornalistiche e riviste.
E’ stato cantante e autore nel gruppo Les Anarchistes. Dal 2007 intraprende la carriera solista e nel 2009 pubblica il primo cd libertAria (insignito al Mei 2009 col premio Fuori dal controllo), nel quale ci sono canzoni scritte insieme a Erri De Luca, Maurizio Maggiani e Wu Ming 2, e al quale hanno collaborato Yo Yo Mundi e Daniele Sepe. Ha collaborato col Nuovo Canzoniere Internazionale.
È andato in scena con la riduzione teatral-musicale di Servi e gli spettacoli Homo migrans, da lui scritto e interpretato (con Moni Ovadia) e La leggera (sul canto popolare toscano).