Firma la petizione e aiutaci a difendere Vag61, affinchè possa continuare a svolgere le proprie attività negli spazi di via Paolo Fabbri 110 respingendo il tentativo di chiusura operato dall’amministrazione comunale. Leggi il testo della petizione e lascia la tua firma, trovi i moduli a Vag61.
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Chi abita in questa zona da prima dell’arrivo di Vag61, ricorda bene cosa fosse lo spazio di via Paolo Fabbri 110. Un luogo chiuso, spento, morto. Con le sue attività gli ha ridato vita, sottraendolo al degrado (quello vero) e allo spaccio. Oggi in via Paolo Fabbri 110 si immagina, pratica e difende una città diversa. Da 2003 Vag61 è uno spazio libero, pubblico a autogestito, aperto alle proposte che arrivano da associazioni e singoli, in cui si susseguono quasi quotidianamente iniziative e incontri su tematiche di attualità politica e sociale e sulla storia dei movimenti (con il Centro di documentazione “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani”), oltre a serate dedicate al cinema indipendente, alla poesia, alla musica, all’espressione artistica e culturale in genere. Un media center in cui si produce informazione indipendente, con il quotidiano on line Zic.it, produzioni video (Occhio Vago) e la carta stampata, in un continuo processo di elaborazione e confronto collettivo.
Un luogo di dibattito politico sulla realtà della nostra città, un luogo di crescita di nuove soggettività, un luogo dove si lavora “dal basso” alla costruzione di nuovi modelli di società. Uno spazio che promuove un progetto di sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi (progetto “InCassati”) ed ospita il Coordinamento dei precari della scuola, corsi di formazione (anche in collaborazione con Provincia e Comune) e di lingua (con l’associazione Italia-Nicaragua), un mercatino biologico frequentatissimo dalle famiglie della zona (con Campi Aperti), feste di vicinato, gruppi di acquisto solidale (GasBo), attività per i bambini, autoproduzione musicale (con un vero e proprio studio di registrazione), una compagnia teatrale (il Tinello), una Brigata di cucinieri solidali. Un centro di aggregazione giovanile che offre i propri spazi e i propri strumenti a numerosi cosiddetti “adolescenti a rischio” della Cirenaica e del Pilastro, togliendoli dalla strada, attivando inoltre percorsi di collaborazione con il vicino dormitorio pubblico Beltrame ed il servizio Drop In per tossicodipendenti (quest’ultimo, di recente, è stato improvvisamente chiuso mentre noi raccogliamo in giro siringhe usate). Un luogo dove gli studenti dell’università hanno modo, attraverso stage e tirocini, di crescere culturalmente e professionalmente. Uno spazio per iniziative di solidarietà in collaborazione con chi solo in spazi come questi riesce ad avere visibilità e sostegno, come nel caso delle cene di raccolta fondi per i lavoratori, dei collettivi migranti o di progetti internazionali in Palestina o in altri luoghi lontani che sentiamo vicini.
Per questo come cittadini sosteniamo l’attività del Vag61, lo specifico ruolo sociale di “rivitalizzazione” di questa prima periferia bolognese e lo riteniamo un luogo indispensabile per la vita del quartiere e un’opportunità per il suo stesso futuro.
Noi sottoscritti sosteniamo le attività e la presenza di Vag61 in via Paolo Fabbri 110.