“Vio-lenti” con Luca “O’Zulù” Persico + libro “Da Seattle a Genova”

SABATO 13 APRILE’024 alle 18,30

> foto-video della serata e gli auguri di “O’ Zulù” a Vag61: qui

– alle 18,30: presentazione del libro “Da Seattle a Genova” con l’autore Daniele Maffione

– alle 20: cena sociale

– alle 21: Luca “O’ Zulù” Persico e Caterina Bianco in “Vio-lenti”

– durante la serata: degustazione di vini naturali dell’azienda agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino

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Da Seattle a Genova (DeriveApprodi, 2021)

Questo libro ricostruisce il biennio di lotte (1999-2001) che ha preceduto la contestazione al G8 di Genova. A essere ripercorsa è la genesi del «popolo di Seattle». Tramite un lavoro di indagine storiografica e documentaristica, l’attenzione si concentra sull’esperienza napoletana della Rete No Global, tra i nuclei fondativi del movimento in Italia. Partendo dai fatti di marzo 2001, gli scontri di piazza durante la contestazione al Global Forum OCSE, Daniele Maffione racconta e rilegge quei fatti come un grande laboratorio di repressione, meCaterinasso in atto definitivamente in occasione del Genoa Social Forum del luglio successivo, dove Carlo Giuliani venne assassinato e migliaia di manifestanti feriti e perfino torturati. Decine di attivisti ed esponenti della società civile hanno contribuito alla costruzione di un ricco racconto corale, capace di restiuire l’immagine della capillarità e della conflittualità che ha saputo esprimere il movimento no global. Oltre a un bilancio politico di quella straordinaria esperienza viene così colmato un grave vuoto di conoscenza su un pezzo importante della nostra storia recente. «Da Seattle a Genova. Cronistoria della Rete No Global» è una raccolta di storie, documenti, testimonianze fondamentali, fotografie, vignette per la memoria del movimento no global e una base di partenza indispensabile affinché i valori di quel movimento, per molti versi profetico, tornino a vivere nelle nuove generazioni. Prefazione di Marco Bersani.

Vio-lenti

Luca “O’Zulù” Persico della 99 Posse insieme all’eclettica Caterina Bianco ci accompagnano in uno spettacolo che dura trent’anni, voce e violino attraversano la carriera intera di Zulù. Il tempo si dilata ed ogni singola parola ti entra nella pelle attraverso i tagli prodotti dal violino. Un viaggio emozionale attraverso 30 anni di scrittura, che ci offre l’opportunità, liberi dai vincoli della struttura canzone, di concentrarci sul testo e di indagare sulle ragioni profonde, sui grandi conflitti, tra l’essere e l’apparire, tra il dire ed il fare. Questo percorso è diviso in tre momenti, come i 3 decenni che sono trascorsi, che corrispondono con 3 fasi importanti della vita e, di conseguenza, della scrittura dell’artista. La prima va dall’entusiasmo dei primi passi all’apice del successo, offrendoci un Violento spaccato del dietro le quinte, per finire a Genova, il 20 luglio 2001. Dopo Genova esce dai Posse. Viaggia: Palestina, Iraq, Kurdistan, si perde nelle sostanze, compone 3 dischi, trova l’amore della vita, si salva, e torna! Tornano pure i 99 Posse! Questi sono i secondi 10 anni, un vero e proprio teatro di battaglia tra personalità impazzite e cambi umorali senza precedenti, ma anche un momento unico ed irripetibile di completa, limpida, sincera onestà intellettuale. Finiscono all’improvviso, così come erano incominciati, con un avvenimento di quelli che ti cambiano la vita.. la nascita di un figlio!. Il terzo ed ultimo decennio coincide con la nascita di Raul. Da allora Zulù è un fiume in piena, ogni pezzo nuovo lo riconcilia con se stesso. Si diverte, si libera, si vuole proprio bene!

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