No Cpr, no grandi centri: presidio davanti alla Prefettura

GIOVEDI’ 8 FEBBRAIO’024 alle 11,30

RETE REGIONALE NO CPR-NO GRANDI CENTRI

𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡à, 𝑑𝑖𝑔𝑛𝑖𝑡à, 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑐𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎: 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛’𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑔𝑛𝑎, 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑎‌ 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝐸𝑢𝑟𝑜𝑝𝑎

Dopo la manifestazione di Ottobre a Bologna, continua la presa di parola e l’attivazione delle diverse città dell’Emilia Romagna. Da quel momento di piazza a oggi si è consolidata la rete tra le città per affermare con voce unica che non venga mai più aperto un CPR (Centro di Permanenza e Rimpatrio per migranti senza permesso di soggiorno) sul nostro territorio, né in Emilia Romagna né altrove, e che nessun arretramento, dopo lo smantellamento del CIE/CPT e la vittoria delle lotte fatte in passato, è possibile.

Da Bologna a Ferrara, da Rimini a Piacenza la nostra opposizione è ogni giorno più compatta e partecipata. Non è solo una opposizione di cittadin* che si oppongono a modelli di reclusione e segregazione che ricordano – parole delle persone accolte – quelli dei lager libici, ma anche di quant* quotidianamente, con il proprio operato, si impegnano per un’accoglienza degna, per città aperte e plurali.

Rifiutiamo l’idea di carceri in cui rinchiudere, per poi espellere, magari dopo aver esaurito la funzione di forza lavoro da sfruttare, chi ha la sola colpa di cercare un futuro migliore attraverso la migrazione. Oppure di grandi centri dove le persone in attesa di definire il proprio status vengono ammassate in condizione inumane. Persone parcheggiate, sempre più spesso anche in container e tende, ad attendere di poter esercitare ogni diritto, senza poter investire sul proprio percorso di autonomia e di inclusione perché private di servizi di integrazione e di rapporti costruttivi con il tessuto sociale spesso isolate lontane da centri abitati. L’abbiamo visto a Bologna nel CAS Mattei e nel nuovo CAS di Ozzano, dove la violenza istituzionale forza gli enti gestori ad accogliere numeri di persone ingestibili, mortificandone la dignità e prospettando un futuro di invisibilità e di possibile reclusione.
Come cittadin*, associazioni, legali e migranti che già stanno lottando per condizioni degne nei grandi centri di accoglienza e contro l’aumento dei Centri di Permanenza e Rimpatrio, lanciamo per l’8 febbraio una giornata di mobilitazione con presidi sotto alle Prefetture, a Ferrara, Bologna, Parma, Forlì, Reggio Emilia, Rimini, e magari altre città.
Ispirati dalle mobilitazioni che in Germania si oppongono alla xenofobia e al razzismo dei partiti di destra, che strumentalizzano le vite dei e delle migranti e cavalcano le paure, vogliamo contribuire ad una Europa di ponti, di libertà e democrazia, e non di muri, discriminazioni e politiche suprematiste e nazionaliste.

Verso la costruzione di una manifestazione regionale NO CPR che si terrà a Ferrara il 2 marzo 2024

CI VEDIAMO L’8 FEBBRAIO DAVANTI ALLA PREFETTURA DI BOLOGNA h11,30

Municipi Sociali Labas e TPO
ASGI
Mediterranea Bologna
Vag61
Arci
Rete sulla stessa barca: Centro lavoratori stranieri Cgil, Libertà era restare, Astalli Bologna, Consulta per la lotta all’esclusione sociale, Refugees welcome, Il manifesto in rete
Portico della Pace
Laboratorio di Salute Popolare
Famiglie Accoglienti
Ya Basta Bologna
ByPiedi
Adl Cobas
Approdi
Dialoghi
Polisportiva HSL
Forum terzo settore Emilia Romagna
Piazza Grande
Libera
Prometeo

(…in aggiornamento)

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