Mobilitazione per una contro-progettazione dal basso su tutta l’area dell’ex caserma Sani

10 GENNAIO’020 alle 20 @ EX CASERMA SANI

Rilanciamo l’appello partito dall’ex caserma Sani occupata per far nascere una “contro-progettazione dal basso” su tutta l’area e lanciare un’assemblea pubblica per il 10 gennaio

Vag61 – Spazio libero autogestito

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Lo scorso 19 dicembre in tantissim* ci siamo trovati all’interno degli spazi attualmente occupati dell’ex caserma Sani per un’assemblea pubblica convocata in risposta alla minaccia di sgombero.

Ci siamo riconosciut* insieme ad altre realtà e singol* nella volontà di aprire un percorso cittadino di contro-progettazione dal basso per tutta l’area dell’ex Caserma. Crediamo sia un’esigenza collettiva opporsi ai processi di speculazione, cementificazione e privatizzazione di quello che dovrebbe e potrebbe essere un bene pubblico e aperto alla città.

Il concludersi dell’iter progettuale di Cassa Depositi e Prestiti e Comune consentirebbe una lottizzazione dell’area funzionale alla svendita degli immobili e del verde presenti all’interno.

Il POC 2016 destina il 70% dell’edificato a residenziale privata e il 30% a commerciale (supermercati, parcheggi etc) e ricettivo (hotel).

Degli attuali 41000 m2 dedicati ad aree verdi, approssimativamente, 7000 m2 verranno privatizzati e almeno 12000 m2 cementificati o pavimentati per la viabilità.

Riteniamo vitale e necessario impedire che questo piano venga completato ed insieme a tante e tanti, iniziare ad interrogarci sulle possibili risposte a bisogni e desideri di una comunità che negli spazi dell’ex Caserma Sani potrebbe trovare case, piazze, spazio.

Con l’atterraggio di Xm24 si è aperta una prima breccia che ci ha permesso di respirare insieme e immaginare “l’impossibile”. Crediamo sia il tempo di iniziare a scrivere insieme una storia molto più ampia: la battaglia sull’ ex-Caserma Sani non è solo la battaglia per uno spazio, ma è una battaglia complessiva contro cementificazione, alienazione, profitto, competizione, neoliberismo fattosi religione, che determina ogni ambito della nostra vita e della città.

Vogliamo sottrarre questo spazio alla speculazione e trasformarlo in un presidio di resistenza contro il Nulla che avanza, dove trovino casa progetti e percorsi anche differenti ma uniti dalla volontà di immaginare e costruire processi di liberazione e autogestione a partire dal rifiuto del dogma del profitto e dell’oppressione, uno spazio libero da logiche securitarie e che sia regolato dall’incontro e dall’orizzontalità. Per far sì che un’ex-caserma diventi un presidio anti-militarista e di ecologia politica.

Il 15 novembre si è aperto un varco e un’opportunità di autodeterminazione dal basso per tutte e tutti. Vogliamo che i cancelli dell’ex-Caserma Sani rimangano aperti, e che anzi si apra sempre di più alla collettività la possibilità di vivere e rivendicare quegli spazi.

IL 10 GENNAIO INIZIERÀ QUESTO NUOVO PROCESSO CON UN’ ASSEMBLEA PUBBLICA: L’OBBIETTIVO È COSTRUIRE INSIEME UNA MOBILITAZIONE PARTECIPATA PER UNA CONTRO-PROGETTAZIONE DAL BASSO SU TUTTA L’AREA DELL’EX-CASERMA SANI.

VI ASPETTIAMO TUTTE E TUTTI VENERDI 10 GENNAIO ALLE ORE 20 ALL’ EX-CASERMA SANI, BOLOGNA.

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