Becco in festa per la Cirenaica!

GIOVEDI’ 5 LUGLIO’018 alle 18 @ giardino LORENZO GIUSTI, via BARONTINI

> > > Articolo di Zic.it sull’iniziativa: qui // Foto della festa: qui

A cura del Comitato B.E.C.C.O. – Bologna Est Contro il Cemento
e per l’Ossigeno

Musica dal vivo, reading, aperitivo, lab. bimbi, yoga family… un nuovo momento di aggregazione, condivisione e partecipazione in quartiere, con il quartiere, per il quartiere!

Parteciperanno: Vag61, Zic.it – Zeroincondotta, Smk Videofactory. Rigenerazione NO Speculazione, AMO Bologna, CampiAperti – Associazione per la Sovranità Alimentare, Associazione Le Ortiche, Aria Pesa, Il Cerchio dalla Libia a via Libia, Le Fucine Vulcaniche, Camilla :: emporio di comunità, Camere d’aria, Yoga Family e tanti altri…

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La lettera aperta del nostro comitato:

Ciao a tutti/e,

siamo i/le cittadini/e del comitato Becco, Bologna est contro il cemento e per l’ossigeno, comitato nato in Cirenaica. Come spesso accade ci siamo conosciuti/e e uniti/e in seguito ad una cattiva notizia, era circa un anno fa quando dai giornali abbiamo appreso che nel rione avrebbero costruito un nuovo supermercato sotto il ponte di Via Libia.

Da mesi vedevamo solo macerie nell’area, ben conosciuta in città come spazio di aggregazione, socialità e solidarietà, ma la notizia del supermercato ci ha colto di sorpresa perché lì sarebbero dovute sorgere un’area verde, una pista ciclabile, appartamenti e negozietti.

E allora qualcuno ha iniziato a documentarsi e a condividere le informazioni, RIC (Resistenze in Cirenaica), Zic. It (quotidiano online autogestito) e Vag61 (spazio libero autogestito) hanno prodotto i primi approfondimenti e momenti collettivi: un report sulla storia passata e recente dell’area scoprendo che la zona era da tempo messa all’asta dalla Provincia ed era stata appena venduta per un quarto del prezzo originale; una mappa dei supermercati della GD del quartiere scoprendo che ce ne sono ben 22, di cui l’ultimo aperto pochi mesi fa a circa 500 m da via Libia; un presidio comunicativo lì in Via Libia dopo giorni in cui in città non si faceva altro che parlare di sostenibilità nei luoghi del G7 Ambiente e un’assemblea pubblica nell’unico giardino pubblico del rione, il Giardino Lorenzo Giusti.

In quell’occasione ci siamo confrontati/e ed abbiamo deciso che volevamo altro per il quartiere, forse un parco, forse case popolari, forse un’area sportiva, di sicuro non un supermercato. Abbiamo deciso che anche se l’area era già diventata proprietà privata non ci saremmo arresi/e ed avremmo detto la nostra.

Abbiamo chiamato un consiglio di quartiere aperto costringendo le istituzioni di quartiere (e non solo) a confrontarsi con noi ma con grandissima amarezza abbiamo constatato non solo la superficialità con cui questi progetti vengono approvati e favoriti dalle leggi vigenti ma soprattutto l’assoluta incapacità delle istituzioni locali di affrontare tali questioni da un punto di vista anche solo meramente di razionale opportunità, per non dire di pianificazione o addirittura politico. È vero, dicono, ci sono troppi supermercati ma noi non possiamo farci nulla.

Abbiamo scelto di comunicare il nostro punto vista anche attraverso un video e di portare avanti una petizione, le cui firme (ad ora 641) sono state consegnate al Comune per richiedere la revisione dell’impatto del traffico, a nostro avviso superficiale e non aggiornato.

Abbiamo quindi continuato a farci sentire nel quartiere ma non solo, siamo andati/e oltre ed abbiamo conosciuto le persone che animano gli altri comitati territoriali in città, il comitato contro la cementificazione dell’area dei Prati Caprara, un bosco urbano di 44 ha, il comitato contro l’allargamento dell’autostrada e per la mobilità sostenibile, il progetto di un emporio di comunità che propone un diverso modello di consumo basato su sostenibilità e autogestione, abbiamo partecipato alla campagna Aria Pesa per il monitoraggio condiviso della qualità dell’aria. Dal confronto con queste realtà abbiamo capito che i problemi non sono solo il singolo supermercato in più o l’outlet o le corsie in più dell’autostrada, il problema reale si nutre del fatto che è il modello complessivo di gestione delle città che deve cambiare, ribaltandone le priorità, ripartendo dalle persone, dalle specificità dei territori, da una nuova socialità.

Insieme a queste e tante altre realtà vi aspettiamo il 5 luglio nel rione ai giardini Giusti per passare insieme una giornata nel modo in cui vorremmo vivere anche quell’area, nella partecipazione, quella vera dal basso, e nell’autogestione.

Comitato B.E.C.C.O. – Bologna Est Contro il Cemento e per l’Ossigeno

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