Non sono trascorse neanche 24 ore dall’insediamento del Consiglio comunale che si comincia come si era finito. L’unica emergenza reale per i poteri di questa città sono le occupazioni di case e di spazi sociali. Il Merola bis, che nelle narrazioni fantastiche dei media nostrani avrebbe dovuto ritrovare i perduti sentieri della sinistra, ha uno splendido esordio. Prima il provvedimento di licenziare i lavoratori della Fiera (il Comune è un azionista dell’ente) e ieri, in una torrida giornata di luglio, lo sgombero – manu militari, dopo aver staccato acqua e luce elettrica – dello stabile di Mura di porta Galliera abitato e vissuto. Solito il copione: la Procura ordina, la Questura esegue con puntuale violenza e l’amministrazione resta colpevolmente alla finestra. E allora su una questione bisogna essere chiari: le occupazioni sono legittime e fanno parte delle storiche pratiche politiche che hanno permesso di rispondere ai bisogni reali delle fasce più deboli della popolazione e di contrastare l’appropriazione indebita da parte di faccendieri e palazzinari. Anche se è uno slogan datato, bisogna urlarlo e praticarlo e far comprendere a questa consorteria di potenti che la lotta continua.
Vag61 – Spazio libero autogestito