VENERDI’ 22 GENNAIO’o16 dalle 18
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Il 22 gennaio 2016 ritorna Resistenze in Cirenaica.
Da diversi mesi una brigata di collettivi, associazioni, scrittori, fotografi, registi, cuochi e varieumanità – rigorosamente al plurale – anima un laboratorio permanente sulle resistenze al rione Cirenaica di Bologna. Resistenze in Cirenaicanasce dalla battaglia di alcune cittadine e cittadini per avere un giardino pubblico in via Barontini. Oggi quel giardino esiste ed è intitolato al ferroviere anarchico Lorenzo Giusti.
La Cirenaica fu costruita nel 1913, poco dopo l’aggressione italiana alla Libia. I nomi delle vie celebravano le terre appena conquistate: via Tripoli, via Derna, via Bengasi… Nel 1949 i nomi coloniali delle vie furono sostituiti da nomi di caduti partigiani, soprattutto della brigata “Stella Rossa”. È successo solo a Bologna. Nelle altre città italiane i nomi coloniali perdurano indisturbati. Come a Roma, dove chi percorre via Amba Aradam non sa che è il nome di una strage perpetrata dal fascismo in Etiopia. Da qui la parola – apparentemente gioiosa e innocente – «ambaradàn».
Resistenze in Cirenaica, prendendo spunto dai doppi nomi delle vie del rione e facendone occasione narrativa, ha organizzato trekking urbani, concerti, reading, presentazioni di libri, presidii e azioni di guerriglia culturale. Raccontiamo delle guerre di ieri, sempre con un occhio alle guerre di oggi.
La nostra attività è contagiosa: alcune notti or sono, anonimi hanno aggiunto alle targhe col nome «via Libia» la dicitura «Luogo di crimini del colonialismo italiano».
Il 27 settembre 2015 una folla di centinaia di persone ha percorso le vie del rione ascoltando e raccontando storie di insurrezioni coloniali, di guerra partigiana, di urbanistica del quartiere. In quell’occasione, via Libia è stata temporaneamente ribattezzata «via Vinka Kitarovic», in onore della partigiana croato-bolognese morta
nel 2012.
Questo venerdì, 22 gennaio 2016, alle h.18presenteremo al Vag61 il libro Resistenze in Cirenaica, che raccoglie testi e immagini di quella grande giornata. Il libro inaugura la collana «I quaderni di Cirene» e sarà acquistabile per tutta la serata e/o ordinabile on line sul sito Distribuzioni dal basso.
Nel corso della presentazione interverrà Federico Pozzoli, esperto di letteratura libica e traduttore dall’arabo. Wu Ming 1, accompagnato dal gruppo Bhutan Clan, leggerà “Un chiodo per Mussolini”, dello scrittore libico Ali Mustafa Al-Misrati.
Alle h. 20
Cena di autofinanziamento, con doppio menu carnivori / vegetariani.
Alle h. 21
Reading-concerto con le voci narranti di Compagnia Fantasma, Wu Ming, Kai Zen, Valerio Monteventi, Mara Menna, Claudia Grazioli e le musiche di Bhutan Clan, Fabio Tricomi, Camilla Serpieri, Claudia Finetti. Racconteremo storie di violenza coloniale italiana in Libia ed Etiopia. Racconteremo le storie dei combattenti antifascisti Omar al-Mukhtar, Ilio Barontini, Vinka Kitarovic, Paolo Fabbri (proprio quello che dà il nome alla via), Lorenzo Giustie Tolmina Guazzaloca.