Atlantide non si tocca!

1238799_723517861013045_1763422580_nDal 1998 il cassero di porta S.Stefano è uno spazio antisessista ed antifascista in cui hanno trovato casa collettivi LGBT, queer, femministi e punk, ma, come scriveva una compagna, Atlantide è anche “15 anni di passione, amore, conflitto, condivisione, crescita personale e collettiva, aspirazioni, desideri, gioia e sofferenza”, 15 anni di lotte, 15 anni di autogestione, di produzione di soggettività autodefinite e svincolate dalla visione normalizzante del potere: anni che non si cancellano con una messa a(l) bando o con una sgombero.

Ancora una volta il comune dimostra la solita miopia ed insipienza mettendo sotto attacco uno spazio ridato alla vita dall’impegno collettivo, cercando di metter fine ad un’esperienza così significativa ed unica per questa città con la misera scusa delle logiche di un bando.

Il perbenismo sotteso alla retorica della legalità a tutti costi lo conosciamo bene e sappiamo quanto sia anticamera della desertificazione culturale e sociale, della normalizzazione delle pratiche e dei desideri; desideri che prendono corpo e vita attraverso l’autogestione e che in essa si alimentano.

Al comune diciamo che noi sappiamo da che parte stare ed è lì che ci troverete.

Esprimiamo quindi la massima solidarietà, vicinanza ed affetto alle varie soggettività ed esperienze che attraversano gli spazi di Atlantide.

Basta con gli sgomberi: Atlantide deve restare dov’è!

Vag61 – Spazio libero autogestito

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