Quella sporca ultima cena

VENERDI’ 21 DICEMBRE’012 alle 20

A far bisboccia con l’Apocalisse! 

Alle 20 cena allargata, a cura di Nik il pirata.  Alle 21 reading apocalittico: Erika Cavina (ex patata con le ali) leggerà testi di Valerio Evangelisti (“I rintocchi” da “Cherudek”), Giorgione Tinelli leggerà brani dell’Apocalisse di San Giovanni (tratti, nientepopodimeno che, dalla Bibbia). Come sfondo alle letture, verranno proiettate immagini tratte da “Countdown to Armageddon“, uno dei più brutti film sull’argomento in questione. A seguire: musica a sorpresa.

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In molti hanno cominciato il “conto alla rovescia” con largo anticipo. Ci hanno scassato ogni cosa scassabile con ‘sta benedetta profezia dei Maya su 21/12/12. Speravamo in invasioni aliene, tempeste solari, eruzioni catastrofiche, impatti disastrosi tra pianeti e, invece, la BCE, l’FMI e la Merkel stanno facendo carte quarantotto per farci sucare Monti per un altro bel po’.

Quindi, non ci resta altro da fare che utilizzare quello che avevamo predisposto per la “fine del mondo” per resistere all’austerity senza fine che continueranno a propinarci.

Anche a Bologna era stato allestito un rifugio contro la fine dell’esistenza che può, a questo punto, essere riconvertito in una “panic room/safe core” per ospitare le storie di “resistenza dal basso che corrono sul crinale della vita”.

Si tratta di un vero e proprio “bunker statico”, a prova di “fughe solitudinarie” e “tempeste da scoramento”. Il suo nome, Vag61, fa venire in mente un garage segreto per dischi volanti, in realtà, alle sue origini, era la sede dei GOZ, i Gruppi Operai di Zona. Che non era un gruppo della sinistra extraparlamentare degli anni ’70, ma la sigla con cui si indicavano i vecchi “stradini comunali” (oggi si direbbe manutentori delle vie di scorrimento).

Non sappiamo dirvi se in questo luogo si possa trovare il “tesoro dei templari”, ma possiamo dirvi che , se siete interessati alle sue viscere, venerdì 21 dicembre ‘012 saranno in vendita i famosi “calcinacci di VAG” che per tanti anni hanno alimentato le fantasie più irrefrenabili degli esoterici.

Nel corso della serata, l’arrivo dell’apocalisse sociale verrà aspettato con cena e libagioni varie a prova di stomaci esplosivi (la pancetta, come al solito, farà la parte del “balsamo di tigre”). Non sarà raro vedere in circolazione kit di sopravvivenza o riserve di scemi a lunga conservazione. Saranno in affitto anche elocubrazioni sotterranee a prova di bomba. La “fine del tunnel” sarà illuminata dai “fumi dell’alcool”. Può sembrare un paradosso, ma la “luce” di cui parla il premier Mario Monti è forse più reale?

Per l’occasione, a testimonianza dell’importanza dell’evento, il Grand Hotel Sabatucci ha fatto il pieno in ogni ordine di posti. In attesa di questa giornata, già da molte notti, diversi pellegrini dormono nel cortile di Vag61. Sotto le tettoie dei nostri hangar, costruite con sistemi antiatomici, a quanto pare, si sentono protetti.

E’ prevista anche la diretta skype con un Centro Sociale Anziani Autogestito di Pescara, per sintonizzarsi sul magnetismo della conferenza: “L’importanza dell’anziano nella società in crisi: un ruolo mutato e rivalutato”.

A conclusione della serata ci sarà la premiazione dei vincitori del concorso “Amo i miei zii perché…”, a cura del Collettivo Bella Zi@

“Essere comprensibili equivale ad essere scoperti”, diceva Oscar Wilde. E’ per questo che a noi è sempre andata bene.

“Nel destino di ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui. Si chiama disperazione…”, diceva Victor Hugo. Ma, per fortuna, scrisse anche: “Il riso è il sole, che scaccia l’inverno dal volto umano”.

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