Nuovo miracolo di Santa Insolvenza, il coupon sconto della Coop: “Un Giorgio perfetto”

Ci sono tante cose per le quali ringraziare Giorgio Napolitano.

Per esempio lo potremmo ringraziare per aver dato una nuova marcia al neoliberismo in Italia: dopo venti anni di berlusconismo ci voleva una bella svendita delle nostre vite per poter uscire dalla crisi. D’altronde quando l’Italia ha bisogno siamo sempre disposti a sacrificarci, abbassare la testa, lavorare gratuitamente, studiare in università inutili: figurarsi, per l’Italia e per la BCE questo e altro. Siam pronti alla morte, siam pronti alla morte. Grazie, Giorgio.

Oppure lo potremmo ringraziare per la la legge, firmata insieme a Livia Turco, che ha aperto la stagione della criminalizzazione dei migranti e inventato i CPT (ora CIE), geniali galere amministrative per chi non ha commesso nessun reato. Grazie, Giorgio

Un merito poi lo ha conquistato in questi ultimi giorni: il suo arrivo a Bologna ha sollecitato i pigri amministratori bolognesi a dare una bella mano di bianco ai muri delle strade che il corteo presidenziale avrebbe incrociato. Non sia mai che i muri parlino e magari dicano pure la verità! Questa è da sempre l’emergenza cittadina, altro che crisi, impoverimento, welfare municipale smantellato. Grazie, Giorgio

E chi altro poteva aprire l’anno accademico se non lui? In un momento in cui l’università manca di ogni tipo di finanziamento e il ministro Profumo spalanca le porte all’impresa italiana, che non aspetta altro che tirocinanti malpagati per Produrre! Produrre! Produrre! Questo è il dogma: abbassare la testa, sacrificarsi. I ventenni sono figli di papà, “sfigati”, perché dovrebbero essere remunerati? Perché gli universitari dovrebbero contare qualcosa? È compito dei saggi e dei tecnici guidare le loro vite verso il sol dell’avvenire (alleluja, alleluja) e di fronte all’ordine di un tecnico gli altri possono fare solo una cosa: eseguire. Per queste certezze: grazie Giorgio.

Ed ecco che Giorgio Napolitano, nostro salvatore, oggi ci degna del suo sguardo e decide di offrirci la sua pietà. Oggi grazie alla visita del caro Giorgio, ci viene offerta la possibilità di acquistare i libri alla Coop Ambasciatori a metà prezzo. Santa Insovenza ha fatto un altro miracolo: da questa mattina per le vie di Bologna sono comparsi centinaia di buoni sconto per avere i libri a metà prezzo e consentire a tutti i precari e gli studenti l’accesso a questi beni ormai di lusso.

Ma di presidente ce n’è uno e di miracoli ne ha già fatti abbastanza. Chi continuerà a lottare con quegli studenti e precari che
per avere una laurea sono abituat* a studiare su libri con prezzi sempre più inarrivabili e a pagare tasse sempre più alte con lavori precari? Salvo poi scoprire, che la fatica è stata inutile perchè sono degli sfigati, in confronto a chi, come il viceministro Martone, è designato già dalla nascita ad entrare a far parte del sistema baronale e feudale dell’università italiana.

Caro Giorgio, faremo tesoro della tua generosità e continueremo sulla strada dell’insolvenza, a fianco di tutti coloro che non vogliono pagare la crisi, i debiti, le bollette ed Equitalia, che traducono austerity con insolvenza.

Caro Giorgio, il diritto all’insolvenza lo costruiamo giorno per giorno e pazienza se Santa Insolvenza non ha una faccia buona come la tua. Ma se avere una faccia buona equivale al sacrificio per la patria e per la BCE, allora, caro Giorgio, avere una faccia buona non ci interessa. Santa insolvenza continuerà ad avere le mille facce delle lavoratrici, degli studenti e dei precari che ogni giorno lottano per non pagare una crisi che non hanno creato, per difendere i beni comuni, per sfuggire a una vita di incertezze e precarietà.

Santa Insolvenza

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