NOI, IN CIRENAICA

Un semplice invito rivolto agli abitanti del quartiere da Vag61 per “pensare e costruire insieme un po’ di futuro”, cercando proposte e suggerimenti, perchè ci piacerebbe “che le attività messe in campo finora fossero non solo a disposizione di tutti, ma nelle mani di tutti” e “se ad altre non abbiamo ancora pensato, pensiamoci insieme”.

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Un semplice invito agli abitanti del quartiere

Ci trovate in in via Paolo Fabbri, dove il nostro cammino incrocia quello di un ponte e di una ferrovia, dal 9 ottobre del 2004. Da  allora abbiamo partecipato alla vita di questo quartiere con serate  dedicate alla letteratura, al cinema, alla poesia, all’arte, alla  musica. Abbiamo prodotto cultura e socialità, informazione e memoria,  solidarietà e idee. Abbiamo organizzato ed ospitato iniziative a  sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi, attività per i più  piccoli, feste di vicinato, un mercatino biologico, corsi di  formazione, di lingua e tirocini universitari, acquisti solidali, autoproduzioni, una  compagnia teatrale, serate in sostegno di popoli lontani che sentiamo  vicini, un centro di documentazione, un giornale quotidiano, spazi aperti per adolescenti che spesso fa comodo chiamare “a rischio”, collaborazioni con il vicino dormitorio ed il servizio drop-in per tossicodipententi, una brigata di cucinieri che del cibo fa incontro con gli  altri. Da queste strade abbiamo imparato tanto, cercando di restituire  quanto più possibile.

Vogliamo continuare a farlo. Vogliamo continuare ad essere vivi in questo quartiere ed insieme a questo quartiere. Per questo proponiamo a tutti gli abitanti di questa zona di pensare e costruire insieme un po’ di futuro. Vorremmo proposte e suggerimenti. Ci piacerebbe che le attività messe in campo finora fossero non solo a disposizione di tutti, ma nelle mani di tutti. E se ad altre non abbiamo ancora pensato, pensiamoci insieme. Siamo interessati a sapere quale progetto realizzare o, semplicemente, che cartone animato proiettare.

Già ci è accaduto, in passato, di doverci misurare con la cecità di chi vorrebbe soffocare questa esperienza e riconsegnare via Paolo Fabbri 110 all’abbandono. E’ un rischio che ancora permane: l’amministrazione comunale, infatti, vorrebbe decretare la fine di questa avventura attraverso il tentativo, del tutto strumentale, di un allontanamento dal centro. Noi continuiamo a credere che il nostro percorso, per il quartiere, sia una ricchezza. E sappiamo che siete in tanti a pensare la stessa cosa. Insieme possiamo dimostrarlo.

Per questo vi invitiamo a venirci a trovare o a contattarci per telefono, e-mail, buca delle lettere… Per farci avere le vostre proposte e per firmare la petizione promossa per sostenere le nostre attività.

Le teste, i volti e i cuori di Vag61

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