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Sabato 19 ottobre’013 h14 @ Roma, Piazza San Giovanni. Towards #SocialStrike!
Il recente teatrino architettato nelle aule del parlamento italiano e la nube di infinita miseria che avvolge i diversi attori di questa farsa non rappresentano altro che l’ennesimo esempio di come un certo tipo di politica, quella istituzionale, sia piegata da un’irreversibile crisi della rappresentanza e da una totale incapacità di gestire la lunga crisi economica e sociale che questo paese sta attraversando. Ci si affanna a discutere del tracollo e dell’ascesa di questo o quel governante, della fine di questo o quel partito, della conclusione di una fase storica, quando la realtà, evidentemente, si tinge di sfumature ben più scure. Quel che resta è il consolidamento delle tanto auspicate larghe intese volte a garantire la stabilità di un governo utile soltanto al raggiungimento, a testa china, degli obiettivi in tema di politiche economiche e sociali imposti dai piani della Troika.
Politiche che parlano ancora il linguaggio neoliberista delle privatizzazioni selvagge, dei tagli alla spesa pubblica, di un insostenibile aumento del costo della vita e, parallelamente, di una gestione scellerata del patrimonio pubblico. La realtà è quella di un mondo del lavoro fatto di precarietà e disoccupazione, di una totale e spudorata indifferenza rispetto all’ormai dilagante emergenza abitativa e alla mancanza di reddito, di una scuola e un’università sempre più esclusive e sottomesse alle logiche del profitto. E’ contro tutto questo che ci siamo sempre battuti e continueremo a batterci. Non possiamo provare altro che una sensazione di ribrezzo di fronte alla strumentalizzazione mediatica e politica della recente vicenda di Lampedusa, una tragedia annunciata e di cui si conoscono le responsabilità precise. Continueremo a batterci contro la brutalità di leggi criminali e per la chiusura dei Centri di identificazione ed espulsione. Saremo sempre complici e solidali con chi difende i territori dagli attacchi perpetuati nei processi di cementificazione e speculazione edilizia, in nome di un non meglio specificato progresso. Continueremo a ribadire la nostra contrarietà alle grandi opere inutili e dannose, a difendere il diritto alla salute di fronte alla spasmodica affermazione della produttività ad ogni costo, a respingere con forza qualsiasi forma di connivenza nel portare avanti vecchie e nuove guerre umanitarie. Nel continuare su questa strada non dimentichiamo che, mai come ora, diviene imprescindibile rivendicare piena agibilità politica sul terreno della autonomia e della partecipazione diretta, per poter decidere sulle proprie vite e costruire un futuro che non lasci alcuno spazio ad austerità, precarietà e miseria.
Il 19 ottobre saremo per le strade di Roma, perché al di fuori di quel teatrino la realtà è un’altra e sappiamo da che parte stare.
A fianco dei movimenti NoTav, NoMuos e di chi lotta contro le grandi opere inutili!
Per la chiusura dei Cie e la cancellazione della Bossi-Fini!
Basta austerity e precarietà, casa e reddito per tutte/i!
Vag61 – Spazio libero autogestito