Bologna con Mediterranea #FreeMareJonio

MERCOLEDI’ 20 MARZO’019 alle 18 @ PIAZZA NETTUNO

> > > Articolo con video della manifestazione su Zic.it

Mediterranea ha salvato 49 persone in mare, arrivate a bordo della Mare Jonio davanti alle coste di Lampedusa, dove sono rimaste per tutta la giornata del 19 marzo fino allo sbarco che è avvenuto in serata a Lampedusa. Finalmente i 49 migranti sono sbarcati, salvati grazie all’azione di Mediterranea dalla morte in mare e dalle violenze in Libia. I porti sono aperti, nonostante le dichiarazioni di Salvini. Il Governo italiano continua a usare dichiarazioni retoriche e di pura propaganda politica senza dare priorità al rispetto dei diritti. Questo mentre si continua a morire, di ieri l’ultimo naufragio di cui si è a conoscenza. Il salvataggio effettuato da Mediterranea dimostra la necessità di continuare ad essere presenti in quel tratto di mare.

La Mare Jonio è attualmente sottoposta a sequestro probatorio, su iniziativa della Polizia Giudiziaria, in particolare la Guardia di Finanza.  La Mare Jonio non spegne i motori! La Mare Jonio deve ritornare in mare, dove si continua morire e dove senza l’azione di Mediterranea queste 49 persone oggi in salvo sarebbero morte o nell’inferno libico. Lasciateci ripartire!

Chiamiamo tutte e tutti ad attivarsi e mobilitarsi con Mediterranea, per ribadire che i porti sono aperti e che le persone vanno salvate. Rispondiamo all’appello di Mediterranea Saving Humans: a Bologna appuntamento ore 18 in Piazza del Nettuno.

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Testo da Mediterranea Saving Humans:

Che rumore fa un albero che cade nella foresta se nessuno lo sente? Nessuno.
Lo stesso accade quando in mare centinaia di persone vengono lasciate affogare, senza che nessuno possa aiutarle.

Mediterranea nasce per questo, per dare voce a chi muore nel silenzio, per trovarsi laddove si vorrebbe che non ci fosse nessuno, per riuscire, fortunatamente, a salvare ieri 49 esseri umani in balia del mare da giorni. Eravamo l’unica imbarcazione civile presente, e nonostante la nostra presenza nelle stesse ore davanti alle coste libiche almeno trenta persone perdevano la vita.

E chissà quanti sono i naufragi di cui non ci giunge alcuna notizia.

Tutte le volte che impediscono alle navi solidali e umanitarie di monitorare il Mediterraneo centrale nessuno racconta più dei naufragi e delle morti, il salvataggio di ieri dimostra la necessità di continuare ad essere presenti in quel tratto di mare.
Crediamo sia il momento di mobilitarsi. Lo abbiamo sempre detto: Mediterranea vive in mare e a terra. Ed è una piattaforma aperta al contributo di tutti quelli che, come noi, non vogliono e non possono voltare lo sguardo dall’altra parte: siamo una moltitudine di soggetti e associazioni e liberi cittadini pronti a mettere il nostro progetto e la nostra nave a disposizione di tutti coloro che vorranno unirsi a noi.

Chiamiamo tutte e tutti ad attivarsi in ogni città, per ribadire che i porti sono aperti e che le persone vanno salvate. Potete farlo, oltre a partecipare alle iniziative di mobilitazione nelle diverse città, anche solo esponendo alla finestra o indossando qualcosa di arancione per ricordarci che oggi #siamotuttimediterranea perché vogliamo #restareumani.

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