Tra tutti i mercati agricoli di Bologna, solo cinque sono mercati di sola vendita diretta ed esclusivamente di prodotti biologici e questi mercati sono gestiti dall’Associazione CampiAperti. Tutte le aziende agricole che vi partecipano praticano l’agricoltura contadina a conduzione biologica o biodinamica e vendono esclusivamente prodotti propri.
Queste esperienze non sono solo mercati, ma luoghi conviviali nei quali si incontrano persone differenti per età, condizione economica, posizione sociale ed anche luoghi rivitalizzati, nei quali i cittadini si prendono cura degli spazi più abbandonati della città.
CampiAperti paga tasse al Comune di Bologna per recuperare spazi abbandonati e per una raccolta di rifiuti che non produce, ma che anzi contribuisce a rimuovere.
I mercati contadini rappresentano un esempio concreto di come si possa rendere la città più pulita, sostenibile e vivibile, e senza costi per l’amministrazione comunale.
La gravità dell’emergenza ambientale richiede risposte adeguate; la pratica dell’agricoltura biologica è una ormai una necessità urgente e la promozione di mercati dedicati alla vendita diretta ed esclusiva di prodotti biologici è un’importante punto di partenza.
Per questo chiediamo che il Comune di Bologna riconosca il valore sociale, politico ed economico del progetto che CampiAperti e lo sostenga concretamente, avviando una revisione complessiva dell’inquadramento normativo dell’attività dei mercati per la vendita diretta ed esclusiva dei prodotti biologici, che preveda l’esenzione dagli oneri comunali, o una sensibile riduzione degli stessi, affinché esperienze di questo tipo possano moltiplicarsi, a vantaggio di tutta la città.
Chiediamo ai/alle cittadini/e, alle organizzazioni di sostenerci nel chiedere al Comune questo tipo di riconoscimento sociale e politico che significa impegnarci per una vita migliore, a partire da valori forti e praticabili, a partire dalla concretezza dei gesti.
Una SCELTA politica. Un RICONOSCIMENTO di una cittadinanza attiva concreta.
Una PRESA DI RESPONSABILITÀ davanti alla città.
> Per firmare la petizione promossa da CampiAperti ed indirizzata al Comune: qui