Presentazione di “Le vie che orientano”

LUNEDI’ 13 SETTEMBRE’021 alle 18,30

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Iniziativa a cura di Resistenze in Cirenaica

La nuova ‘stagione ribelle’ si apre con un doppio appuntamento targato Federazione delle Resistenze: la scrittrice Deirdre Mask sarà ospite di RIC Il 13 settembre alle 18,30 a Bologna e il 14 alle 19 degli Arbegnouc Urbani a Reggio Emilia.

Mask approda in due delle ‘città federate’ per presentare il libro “Le vie che orientano – storia identità e potere dietro ai nomi delle strade” (Bollati Boringhieri)

Un libro che in maniera chiara, dettagliata e sagace racconta come la toponomastica e l’odonomastica formino la nostra eredità politica e culturale orientando la cittadinanza non solo topograficamente ma anche a livello identitario. I nomi delle strade, infatti, contribuiscono a determinare ciò che decidiamo di tenere o buttare via del passato e agiscono in modo diffuso e inconscio. Sono potenti dispositivi pubblici che riattualizzano il passato riconosciuto come fondante di una collettività e al contempo rappresentano un efficace termometro sociale, in grado di riflettere gli umori e le proteste dei cittadini.

Fino a che punto la denominazione di una strada rivela le narrazioni storiche che guidano il presente? Chi decide che cosa conta e quali nomi ricordare? E se le piazze intorno a noi commemorano carnefici e re tiranni? Perché ci sono così poche vie dedicate a donne? Può un indirizzo salvare la vita delle persone?

Deirdre Mask, avvocatessa afroamericana, ci offre un’affascinante esplorazione nelle memorie urbane, dall’antichità a oggi. Da Roma a Londra, da New York a Calcutta, da Berlino a Soweto. Cresciuta negli Stati Uniti del Sud, ha studiato Legge a Harvard e Oxford e ha seguito un master di scrittura in Irlanda. Ha insegnato a Harvard e alla London School of Economics. Vive e lavora a Londra, dove collabora anche con «Guardian», «Atlantic» e «New York Times». “Le vie che orientano” è il suo primo libro; un saggio ironico e provocatorio, eppure drammaticamente serio, che esorta a riflettere sulle strutture più contraddittorie dell’ambiente che ci circonda evidenziando gli spazi del possibile che si dischiudono quando iniziamo a riappropriarci dei significati delle nostre città.

Le serate si terranno all’aperto e i posti a disposizione saranno a esaurimento. Chiediamo a chi intende frequentare gli spazi di farlo osservando alcune precauzioni, come l’uso della mascherina, il distanziamento fisico e il rispetto della disposizione dello spazio. Per l’appuntamento di Reggio Emilia l’organizzazione avverte che la prenotazione è gradita al numero 331 6403513.


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