A cura del Centro di documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani”
> > > Guarda la registrazione dell’incontro (a causa di un inconveniente tecnico manca l’audio dei primissimi minuti, a seguire gli interventi si sentono regolarmente):
10/11 marzo: con Francesco nel cuore, la rivolta di marzo e il movimento ’77.
Allora come oggi contro l’austerità e le politiche dei sacrifici.
10 MARZO’021 alle 18
Incontro online sulla pagina fb del CentroDoc F. Lorusso – C. Giuliani
Il ’77 e l’assalto al cielo
Incontro fra compagn* che nel ’77 non erano ancora nati e compagn* che di quel Movimento e delle giornate della rivolta furono protagonist*.
11 MARZO’021
Non dare per la mattina dell’11 marzo un appuntamento collettivo in via Mascarella, davanti alla lapide che ricorda l’assassinio di Francesco Lorusso, è una cosa sofferta che ci pesa come un enorme macigno. Crediamo però che questa sia una scelta che, pur essendo forzata, sia anche giusta. Molti di noi, comunque, durante quella giornata, singolarmente e senza formare assembramenti, un passaggio in quella strada lo faranno, lasciando un saluto, un pensiero o un fiore per Francesco.
Ci sembrano molto adatte e attuali, per questo maledetto periodo, alcuni passaggi dell’appello del coordinamento bolognese dei gruppi teatrali di base lanciato nelle giornate del 1977:
«C’è molta incertezza in giro. Pensando che la voglia e il bisogno di incontrarsi su cose nostre, nella nostra pratica quotidiana di miseria e di ricchezza, da una parte sarà deviata negli slogan dei lucidi eroi sicuri di sé, dall’altra sarà incorniciata come connotato tipico del “diverso autonomo” che viene colto, per la prima volta nell’intimità del ghetto, in cerca di affetto e corpi caldi… Siamo in tanti, con tutta la nostra rabbia, ma anche con la stanchezza di usare la propria energia solo per sopravvivere. E’ importante che si determinino diverse possibilità di uso di spazi e di situazioni per praticare terreni finora solo immaginati… Insieme teatranti, burattinai, musici, clown, giocolieri, animatori, cineasti e danzatori… un grande gruppo di lavoro su argomenti di vita e di morte che ognuno porterà».