MARTEDI’ 30 OTTOBRE’018 alle 19
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Qualchemartedì… ma alla fine pure gli altri, più o meno.
A Vag61, per tenere insieme libera socialità e progetti, percorsi e immaginari da condividere e sostenere! [info]
Vi aspettiamo dalle 18,30 con l’aperitivo e poi la cena sociale!
Questa settimana:
– dalle 19,30: cena benefit per Mediterranea Saving Humans [info]
– alle 21: presentazione di “Motus” [info], libro fotografico di Valerio Muscella con l’autore e Michele Lapini. Presentazione dell’operazione “Mediterranea Saving Humans” con Sandro Mezzadra e Giulia Sezzi, attivista di YaBasta Bologna, imbarcata nella prima missione di Mediterranea.
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Motus (Edizioni il galeone – 2018)
Motus, dal latino, è un sostantivo utilizzato per indicare il movimento, lo spostamento di uomini, ma anche il cambiamento, la passione e la sollevazione popolare. Motus è il primo libro di Valerio Muscella, fotogiornalista italiano che ha a lungo seguito le rotte dei migranti e conosciuto e approfondito la loro condizione una volta giunti in Europa. Muscella ci accompagna in un viaggio composto da piccole storie, da diari di uomini e donne che non entreranno nella storia né per fama né per gloria.
Una lungo cammino fatto di continue sconfitte e conquiste, di fughe affannate, di lunghi momenti di attesa, di arrivi e di lotte per i diritti civili. Dal 2012 al 2017 la macchina fotografica ha fronteggiato Ventimiglia, Calais, Parigi, Smirne, Mosul, Salonicco, Chios, la Serbia, l’Ungheria e la Macendonia, infine Roma – dove tutte le strade conducono – lottando per la casa.
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Valerio Muscella
Nasce a Roma dove studia psicologia clinica e di comunità. Lavora diversi anni come operatore sociale con ragazzi di strada, richiedenti asilo, rifugiati politici e minori in conflitto con la legge in Italia e all’estero. Fotografo autodidatta e documentarista freelance si occupa di fotogiornalismo e di utilizzo dei new media nel raccontare storie del sociale.
Da anni segue e documenta le dinamiche legate a movimenti sociali a Roma e ai flussi migratori in Europa e in Medio Oriente. Con l’associazione Cro.M.A. (Cross Media Action) ha realizzato diversi documentari interattivi tra cui 4Stelle Hotel (www.4stellehotel.it), vincitore del DIG Award 2015 (Ex Premio Ilaria Alpi). I suoi reportage sono stati pubblicati su magazine e riviste nazionali e internazionali come Deutsche Welle, Internazionale, Left, Mediapart, La Repubblica e Wall Street Journal.
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Mediterranea Saving Humans
Mediterranea è una piattaforma di realtà della società civile arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG, criminalizzate dalla retorica politica senza che mai nessuna inchiesta abbia portato a una sentenza di condanna, sono in gran parte state costrette ad abbandonarlo. Mediterranea ha molte similitudini con le ONG che hanno operato nel Mediterraneo negli ultimi anni, a partire dall’essenziale funzione di testimonianza, documentazione e denuncia di ciò che accade in quelle acque, e che oggi nessuno è più messo nelle condizioni di svolgere. Al tempo stesso, Mediterranea è qualcosa di diverso: un’ “azione non governativa” portata avanti dal lavoro congiunto di organizzazioni di natura eterogenea e di singole persone, aperta a tutte le voci che da mondi differenti, laici e religiosi, sociali e culturali, sindacali e politici, sentono il bisogno di condividere gli stessi obiettivi di questo progetto, volto a ridare speranza, a ricostruire umanità, a difendere il diritto e i diritti.
Quella di Mediterranea è un’azione di disobbedienza morale ma di obbedienza civile. Disobbedisce al discorso pubblico nazionalista e xenofobo e al divieto, di fatto, di testimoniare quello che succede nel Mediterraneo; obbedisce, invece, alle norme costituzionali e internazionali, da quelle del mare al diritto dei diritti umani, comprese l’obbligatorietà del salvataggio di chi si trova in condizioni di pericolo e la sua conduzione in un porto sicuro se si dovessero verificare le condizioni. A partire da un nucleo promotore di cui fanno parte associazioni come l’ARCI e Ya Basta Bologna, ONG come Sea-Watch, il magazine on line I Diavoli, imprese sociali come Moltivolti di Palermo, vogliamo costruire, dal centro del Mediterraneo, un nuovo spazio possibile: aperto, solidale e fondato sul rispetto della vita umana. Il lavoro dei promotori è stato solo il primo passo: tanti incontri e confronti sul progetto sono in corso con realtà del mondo cattolico, dell’associazionismo laico e del volontariato, con rappresentanti degli spazi sociali, con parlamentari nazionali ed europei, con sindaci di importanti città in Italia e in Europa.
Mediterranea ha deciso di mettere in mare una nave battente bandiera italiana, attrezzata perché possa svolgere un’azione di monitoraggio e di eventuale soccorso, nella consapevolezza che oggi più che mai salvare una vita in pericolo significa salvare noi stessi.
L’obiettivo principale è essere dove bisogna essere, testimoniare e denunciare ciò che accade e, se necessario, soccorrere chiunque rischi di morire nel Mediterraneo Centrale, come impongono tutte le norme vigenti. Mediterranea lavora anche a terra, attraverso la costruzione di una rete territoriale di supporto. Una vera “piattaforma” di connessione sociale tra realtà esistenti e singoli che vogliono partecipare a questa impresa. A Mediterranea si può aderire in qualsiasi momento, ognuno dei suoi sostenitori diventa automaticamente un promotore dell’iniziativa. La rete delle città rifugio, o città dell’accoglienza, è un interlocutore naturale del progetto. Le città europee ed italiane che hanno sviluppato buone pratiche di accoglienza e che si battono per impedire che la chiusura dei loro porti diventi la causa di una strage continua sono la risposta più efficace, razionale ed importante alle politiche irrazionali e spesso illegali dell’Italia e dell’Europa in materia di diritto di asilo, rispetto dei diritti umani, obbligo di salvataggio e soccorso delle persone che rischiano la propria vita. Mediterranea cura rapporti di collaborazione preziosa con le principali ONG che svolgono attività di Search and Rescue nel Mar Mediterraneo, avvalendosi in particolare della collaborazione di Sea-Watch e Proactiva Open Arms. Mediterranea è un progetto possibile anche grazie a Banca Etica, che ha concesso il prestito per poter avviare la missione. Banca Etica supporta inoltre le attività di crowdfunding e ha svolto attività di tutoraggio per gli aspetti economici dell’intera operazione.