MARTEDI’ 23 OTTOBRE’018 alle 18
Qualchemartedì… ma alla fine pure gli altri, più o meno.
A Vag61, per tenere insieme libera socialità e progetti, percorsi e immaginari da condividere e sostenere! [info]
Vi aspettiamo dalle 18 con l’aperitivo e poi la cena sociale!
Questa settimana: il Centro di cocumentazione dei movimenti “F.Lorusso e C.Giuliani” [info] presenta il fondo di riviste intestato a Roberto Di Marco. Il fondo è costituito da riviste culturali e politiche da lui raccolte e donate dalla famiglia, dopo la sua scomparsa, al Centro di documentazione.
– alle 18: presentazione del fondo “Roberto Di Marco” con la partecipazione di Lella Vultaggio e Maria Rosa Di Marco (donatrici del fondo), Antonio Bagnoli (Edizioni Pendragon), Antonella Selva (Associazione Sopra i ponti), Emanuele Montagna e Franco Soldani (Faremondo)
– alle 20: cena sociale di autofinanziamento
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Roberto Di Marco
Roberto Di Marco, di origini palermitane, ha vissuto per molto tempo a Bologna, fino alla morte nel 2013. Giornalista del quotidiano L’Unità per alcuni anni, ha insegnato all’Università di Urbino e di Bologna, nonché nei licei bolognesi fino alla pensione. Da sempre scrittore militante della sinistra comunista, ha avuto fra i suoi maestri Elio Vittorini ed Italo Calvino, che lo scoprirono.Esordì come poeta nel 1961 con una raccolta dal titolo Quattro poeti e fu tra i fondatori del Gruppo ’63, assieme ai principali esponenti della letteratura sperimentale di quegli anni: da Edoardo Sanguineti ad Alberto Arbasino, da Umberto Eco a Elio Pagliarani. Nel 1962 pubblicò sul numero 5 della rivista Il Menabò il racconto La relazione e nel 1963 il romanzo breve Contrappunti, contenuto nel volume collettivo La scuola di Palermo, edito da Feltrinelli, omonimo al progetto realizzato assieme a Gaetano Testa e Michele Perriera e che fu punto di riferimento essenziale per il Gruppo ‘63, formatosi proprio a Palermo. Successivamente ha pubblicato il romanzo Fughe (1966) e Telemachia (1968). Importante anche la produzione saggistica: L’altra logica (1962), Materiali (1967) in stile simbolico-inventivo sulla crisi e decadenza della civiltà borghese, La linea di cultura rivoluzionaria (1967-1973), in collaborazione con Francesco Leonetti ed Eleonora Fiorani. Con Leonetti e Arnaldo Pomodoro fondò la rivista politica della sinistra d’avanguardia Che fare, cessata nel 1972, e fu redattore della seconda serie che dal 1973 prese il nome di Rivista marxista-leninista. Suoi scritti teorici e critici sono apparsi anche in Marcatré, alfabeta ed Il Ponte. Con Filippo Bettini ha pubblicato, nel 1993, l’antologia Terza Ondata. Il nuovo movimento della scrittura in Italia, sullo studio dell’avanguardia letteraria italiana. Dal 2003 diresse la collana Tempi Nuovi di Pendragon sempre occupandosi della scrittura di giovani autori. Nel 2006 si ripresenta con un nuovo romanzo, La donna che non c’è, che sancisce la fine dell’avanguardia e del Novecento.