Proiezione de “I 7 fratelli Cervi” + Grigliata primaverile & Music

VENERDI’ 6 APRILE’018 dalle 18

Nell’ambito delle iniziative “Cirenaica antifascista” e del percorso di avvicinamento al corteo cittadino del 25 aprile, Vag61 e la Palestra Popolare Vag61 presentano:

– ore 19: proiezione de “I 7 fratelli Cervi” (scheda in coda)

– ore 20,30: prima grigliata primaverile di carne e verdure, musica dal vivo e socialità.

– a seguire: live music!

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I 7 fratelli Cervi

E’ un film del 1968, diretto da Gianni Puccini e ispirato a un fatto realmente accaduto della Resistenza italiana: la storia dei fratelli Cervi. Un film potente e ancora attuale, che restituisce, pur nel registro cinematografico del tempo, la storia della famiglia in modo fedele ed efficace. L’aiuto regista del film era Gianni Amelio. Il cast era composto da attori importanti, tra i quali spiccava Gian Naria Volonté. Il film fu a lungo boicottato dalla censura preventiva. Dopo lunghi anni di oblio, il film è stato recuperato dall’Istituto Cervi e ristampato per il pubblico.

La pellicola è ambientata nel 1943, nella campagna reggiana, durante la guerra di liberazione i sette fratelli Cervi, Agostino, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Gelindo e Ovidio, contadini dichiaratamente antifascisti di Campegine, formarono, insieme al padre Alcide, la cosiddetta “Banda Cervi”, che compì azioni di guerriglia contro i fascisti e contro i tedeschi.

I Cervi erano arrivati al podere di Praticello di Gattatico alla ricerca di un terreno pieno di gobbe e di buche da livellare per renderlo coltivabile… Avevano le mucche, allevavano piccioni e le api che producevano un finissimo miele. Avevano il primo trattore della zona.

Ma i Cervi erano soprattutto antifascisti, da sempre… Avevano stretti contatti con i partigiani… la loro casa divenne un rifugio per i prigionieri fuggiti dai campi di prigionia… la loro cantina e il loro fienile divennero depositi per le armi dei ribelli che andavano in montagna.

Per i fascisti quell’intensa attività andava stroncata. La mattina del 25 novembre 1943, un plotone di militi e brigate nere circondò l’edificio.

I sette fratelli provarono di resistere. Al termine della sparatoria vennero catturati e portati al carcere politico dei Servi a Reggio Emilia. La stessa sorte toccò al padre Alcide che non volle abbandonarli.

Alla fine della battaglia la casa della famiglia venne completamente bruciata dai fascisti, con le donne ed i bambini abbandonati in strada.

Catturati dopo che il loro casale fu circondato da fascisti e nazisti, furono imprigionati a Reggio Emilia e, il mattino del 28 dicembre 1943,

Imprigionato nel carcere di Reggio Emilia per reati politici, Aldo Cervi (Volonté) incontra Ferrari (Reggiani), un comunista il quale fa conoscere ad Aldo scritti e idee di Antonio Gramsci. Uscito di prigione, è l’incontro con Lucia Sarzi (Gastoni), un’attrice prestata alla Resistenza antifascista, che spinge definitivamente Aldo ad abbracciare la lotta armata insieme ai partigiani. Aldo convince i suoi sei fratelli a seguirlo sulle montagne, mitra in mano. Catturati dai fascisti, nel dicembre del 1943 i sette fratelli Cervi vengono tutti fucilati al poligono di tiro della città dalle brigate nere per rappresaglia, insieme ad un compagno di prigionia. . A tenere viva la memoria e il sacrificio dei suoi figli è papà Alcide (Jakov).

Papà Cervi è ancora in cella quando i suoi figli vengono condannati a morte e fucilati al poligono di tiro di Reggio, alle ore 6,30 del 28 dicembre 1943. Alcide non viene nemmeno informato dell’esecuzione. Solo quando esce dal carcere impara dalla moglie Genoeffa la tragica fine dei suoi ragazzi. La sua tragica esperienza la racconterà fino alla fine dei suoi giorni.

“Dopo un raccolto ne viene un altro, bisogna andare avanti”. Queste furono le parole del vecchio “Cide”

Puccini racconta uno dei fatti più conosciuti della Resistenza, quello dell’efferata esecuzione dei sette fratelli Cervi, ai quali il loro padre sopravvisse così a lungo tanto da fare in tempo a vedere questo film, per morire due anni dopo all’età di 95 anni. Sempre particolarmente ispirato quando si tratta di cinema di impegno, Volonté è bravissimo nell’interpretare Aldo Cervi.

A chi vuole approfondire la vicenda dei fratelli Cervi, segnaliamo un interessante romanzo storico di Dario Fertilio “L’ultima notte dei fratelli Cervi”, in cui l’autore mette in luce alcuni aspetti inediti della vicenda.

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