VENERDI’ 19 e SABATO 20 GIUGNO’015
> Le foto della serata: qui
Macero No, libri scontatissimi contro la distruzione delle
intelligenze collettive / con W.Bukowski, Bc7p, Wu Ming, M.Tolomelli, Caso S., Eat the rich, Letteraria, Fermento, S.Rotino, B.Ciarallo…
>>> VENERDI’ 19 GIUGNO’015:
– ore 17,30: presentazione de “L’Italia dei movimenti. Politica e società nella Prima Repubblica“, di Marica Tolomelli (Carocci, 2015). Ne discutono con l’autrice Il Caso S. e il Centro di documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani”.
– a seguire: Bologna Calibro 7 Pollici: 100% Original Black Music on Vinyl
– dalle 20: cena sociale
– ore 21: presentazione de “La danza delle mozzarelle. Slow food, Eataly, Coop e la loro narrazione“, di Wolf Bukowski (Alegre, 2015). Ne discutono con l’autore i cucinieri sovversivi della rete Eat the rich e della cucina popolare della Rete di cucine, piccoli (auto)produttori e gruppi d’acquisto.
>>> SABATO 20 GIUGNO’015:
– dalle 20: cena sociale
– ore 21: presentazione dell’ultimo numero di Nuova Rivista Letteraria, incentrato sui movimenti contro le grandi opere. Con la partecipazione di diversi membri del collettivo redazionale che hanno contribuito alla sua realizzazione: Wu Ming, Beppe Ciarallo, Massimo Vaggi, Franco Foschi, Wolf Bukowski, Stefano Calanchi, Sergio Rotino, Agostino Giordano.
>>> DURANTE LE DUE SERATE, DALLE 18:
– aperitivo con i vini non omologati di Fermento
– Macero No, campagna contro la distruzione delle intelligenze collettive ideata da DeriveApprodi, Alegre, :duepunti ed Elèuthera: libri destinati al macero acquistabili a prezzi scontatissimi (3 euro, di cui 2 destinati all’editore).
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_ Macero No _
Campagna contro la distruzione delle intelligenze collettive rivolta alle realtà sociali autogestite e autorganizzate, ideata da DeriveApprodi | edizioni Alegre | Elèuthera | :duepunti. «Avanziamo una proposta a tutti gli spazi sociali animati dai princìpi dell’autogestione e dell’autoproduzione per la costruzione, in ciascuno di essi, di un presidio del sapere basato sulla l’uso e la diffusione dei libri. L’incontrastato processo di omologazione culturale in atto da un trentennio nel nostro paese sta producendo un devastante impoverimento delle capacità intellettive di milioni di persone. La produzione, la distribuzione, la commercializzazione del libro come principale strumento di diffusione del sapere individuale e sociale sono sconvolti da una incessante concentrazione dei poteri che ne governano i meccanismi di funzionamento.
Le librerie indipendenti, fino a un decennio fa luoghi privilegiati della cura e della diffusione della bibliodiversità, stanno subendo una sistematica distruzione o l’assorbimento in quelle di catena di proprietà dei grandi gruppi editoriali. Gli editori indipendenti vedono quotidianamente ridursi gli sbocchi distributivi della loro produzione che si accumula in giacenze il cui costo gestionale diventa insostenibile. Da qui la scelta obbligata di macerare centinaia di migliaia di libri spesso di notevole qualità e pregio. A questa devastazione occorre reagire con determinazione. Per lunghi decenni i luoghi dell’autogestione e dell’autoproduzione pur scontando molti limiti hanno comunque garantito, logisticamente e politicamente, le espressioni di una resistenza culturale. Questi limiti andrebbero ora interrogati, affrontati. La costruzione di spazi librari al loro interno, strutturati con criteri di serietà e funzionalità, possono essere parte di questo ulteriore passaggio in avanti nell’organizzazione della resistenza.
Il primo passo di un tale progetto potrebbe essere la costruzione in ogni spazio autogestito di un evento che offra la possibilità di acquistare a prezzi scontatissimi (3 euro, di cui 2 destinati all’editore e 1 agli spazi ospitanti) i libri di alcuni editori destinati al macero. Alcune esperienze pilota hanno già dimostrato il successo di questa iniziativa.
_ L’Italia dei movimenti _
A fronte di una storiografia orientata a fare del Sessantotto il movimento che più di ogni altro ha segnato sviluppi sociali, politici e culturali nella seconda metà del Novecento, l’autrice propone una lettura dei movimenti collettivi nell’Italia repubblicana in un più ampio orizzonte temporale, spaziando dalla seconda metà degli anni Cinquanta per giungere alla prima metà degli anni Ottanta. Ne risulta una ricostruzione che rivisita, ponendoli sotto una nuova luce, alcuni snodi fondamentali dei processi di mobilitazione della società civile e i rapporti che ne scaturirono con le istituzioni – partiti e sindacati in primis –, offrendo nuovi spunti di riflessione sul ruolo dei movimenti all’interno della “Repubblica dei partiti”.
_ La danza delle mozzarelle _
“Cos’ha commesso di preciso Oscar Farinetti per meritarsi l’odio di una precisa parte politico-giornalistica non trascurabile, che gli dedica inchieste martellanti e, nelle intenzioni, smascheranti, degne di uno che ha fatto i soldi a Medellin?” (Michele Serra).
Questa è la storia di come ce l’hanno data a bere parlando di mangiare.
_ Nuova Rivista Letteraria _
Verrà presentato l’ultimo numero di Nuova Rivista Letteraria, incentrato sui movimenti contro le grandi opere. Wu Ming 1 nell’editoriale di presentazione ha scritto che “questo è il primo numero di una nuova serie. Ci trasformiamo, per esprimere ancor meglio lo spirito della nostra parola d’ordine: letteratura sociale. Cerchiamo la letteratura nel conflitto sociale e il conflitto sociale nella letteratura. La realtà affrontata con tecniche letterarie, le tecniche letterarie alla prova della realtà. Che naturalmente comprende anche il sogno, la visione, i fantasmi, e tavoli che danzano gambe all’aria. (…) Per avviare la nuova serie abbiamo scelto un tema che più attuale non potrebbe essere: le Grandi Opere Dannose Inutili e Imposte, con tutti gli annessi e connessi: le molteplici aggressioni al territorio, la hybris demenziale di archistar e costruttori, le lotte dal basso contro le ecocatastrofi e la corruzione sistemica, per il diritto al paesaggio e alla città –
proprio nel senso di civitas”.
Questo è il sommario (n. 1 Nuova Serie – maggio 2015 numero: n° 11):
EDITORIALE
Letteraria va avanti con l’amore degli insorti (Wu Ming 1)
LE IMMAGINI DI QUESTO NUMERO
Scene da una catastrofe in atto (Silvia Albertazzi)
UNA MAPPA
Una (impossibile) mappa delle lotte per il territorio in Italia
(Antonella Beccaria)
NO TAV/NO TRIV
Il capitalismo non è (più) sostenibile. Interviste a militanti dei
movimenti No Tav e No Triv (Agostino Giordano)
VAL DI SUSA
Noi abbiamo già vinto (Paolo Vachino)
SALENTO
SS275: paradigma deserto. Storia normale di una strada inutile (Milena Magnani)
EXPO 2015
“Si certo, ma come fai ad opporti ad una grande festa?” (Roberto Maggioni)
CALATRAVA
Fitzcalatrava a Reggio Emilia. Una visita alla stazione Alta Velocità
Mediopadana pensando al cinema di Werner Herzog (Wu Ming 1)
COLONIALISMO
Opache trasparenze (Silvia Albertazzi)
BOLOGNA-FIRENZE
Quasi un delitto (non) parlare d’alberi: Bertolt Brecht e la Variante
di Valico (Wolf Bukowski)
MOLISE
La furia della farfalla (Pasquale di Lena)
SIENA
Icaro e il sogno gotico: la piccola opera dell’aereoporto di Siena
(Alberto Prunetti)
RENZISMI
“Padroni a casa propria”: una spia nella comunicazione del Governo
Renzi (Tomaso Montanari)
SCRITTURE COLLETTIVE
GODIImenti: come inceppare la Grande Opera e vivere felici (Wu Ming 2)
FICTION?
I vestiti nuovi del premier (Giuseppe Ciarallo)
INTO THE WILD
Nelle terre estreme (Massimo Vaggi)
BRASILE/1
Amazzonia: distruzione, lotte, ricostruzione (Franco Foschi)
BRASILE/2
Risalendo il Rio delle amazzoni: un’esperienza di vita e letteratura
in Brasile ovvero il mio Nord (Frederico Fernandes)
PIETRA SU PIETRA
Nella fossa e contro i draghi. La letteratura tra Babele e i Palazzi
(Alberto Sebastiani)
L’INIZIO DI TUTTO
Babele: la maledizione delle grandi opere (Cristina Muccioli)
FUMETTI
Lo spazio urbano per appunti (Sergio Rotino)
_ Rete Eat the Rich – Gastronomia Precaria _
Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo inventato, preparato, cucinato e diffuso i tanti ingredienti della cucina genuina e clandestina. Cucine, gruppi d’acquisto, prezzi autogestiti, prodotti biologici e a km0, laboratori di autoproduzione, incontri tematici, mercati e depositi sono stati sperimentati e agiti come strumenti di cambiamento, di resistenza.
Sferreremo l’assalto a un tempo devastato e vile, il tempo di Expo, il tempo di F.i.Co., scommettendo nell’apertura di uno spazio che pratichi la sovranità alimentare, rifiuti ogni logica di sfruttamento, costruisca spazi oltre le dinamiche di mercato, in una clandestinità conclamata.
Piccoli (auto)produttori, trasformatori, cucinieri sovversivi, buone forchette e commensali.
Preparate stoviglie, stomaci e boccali.
La rivoluzione sarà un pranzo di gala!
_ Centro di documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani” _
Bologna è una città che, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta ha visto la nascita di moltissimi movimenti, tendenze culturali e artistiche legati all’universo giovanile, che hanno lasciato tracce significative a livello nazionale e non solo. Questa “particolarità” bolognese, sicuramente derivante anche dalla presenza di una delle più importanti università europee, ha trovato, fino ad ora, rarissime e saltuarie occasioni di documentazione ragionata e completa.
La trasmissione della memoria storica e dei valori che hanno caratterizzato esperienze culturali, politiche e sociali di un recente passato è un elemento importante per le giovani generazioni, soprattutto oggi, dove la partecipazione diretta e consapevole è uno dei principi distintivi dei nuovi movimenti.
Pertanto intendiamo costruire ed attivare in via Paolo Fabbri 110 un Centro di documentazione sui Movimenti Giovanili, archiviando tutto il materiale cartaceo (libri, riviste, giornali, fanzines, manifesti, locandine, volantini) recuperabile da tante “collezioni private” e catalogandolo per generi, stili e tendenze e per tempi di pubblicazione. Naturalmente tutta questa documentazione potrà essere consultata per tesi, ricerche o anche per semplice curiosità storica e culturale. L’archiviazione si avvarrà di supporti informatici, proseguendo il lavoro iniziato dalla redazione di Zero in condotta e dall’Archivio Camera Chiara con la realizzazione del sito Marzo77
Chi vuole contattare il Centro di Documentazione ” Francesco Lorusso – Carlo Giuliani” (per collaborare, donare materiali o consultarli, può telefonare al numero 348-0345782 o inviare un’e-mail all’indirizzo centrodocumentazione@vag61.info
_ Il Caso S. _
Ruba il nome a Solomon Shereshesky, l’uomo dalla memoria infinita.
Il Caso S. è un progetto di comunicazione storica animato da studenti che provano a mettersi in gioco con l’unica merce di cui sono produttori: le semplici ricerche che ognuno di noi conduce quotidianamente. La nostra idea di partenza è presto detta. Crediamo che le scienze sociali, tutte, non possano ridursi a svolgere un ruolo di sostanziale mantenimento dello status quo, ma debbano mettere in pratica tutto il loro potenziale critico. Crediamo che la sfida fondamentale, oggi come mai, sia quella di socializzare i saperi, piuttosto che confinarli negli spazi sempre più stretti di un dibattito per soli addetti ai lavori. Per questo abbiamo deciso di rendere accessibile non tanto i modestissimi risultati di ciò che studiamo, ma la cassetta degli attrezzi, certi di arricchirla con il contributo di chi raccoglierà il nostro invito al dialogo. Con tutti i limiti che possono derivare dall’essere in formazione, questo ci sembra il primo passo per annullare la distanza fra chi ha gli strumenti per sapere e chi invece si ritrova, suo malgrado, a dover credere. Insomma, abbattere l’idea della cultura come monopolio di una piccola cerchia di iniziati, di cui non ci interessa minimamente far parte. Tutto questo, per noi, significa mettere al centro dell’attenzione la pratica dello scambio e della condivisione su un piano di parità.
Non ci interessa trovare un uditorio compiacente, ma persone con cui dialogare e arricchirci reciprocamente.
Questa missione, va da sé, non può prescindere da un lavoro “fatto bene”, storicamente parlando. Centrale è l’applicazione di un metodo storico che punti al rigore e alla verificabilità delle tesi proposte e degli argomenti che le supportano. La cosiddetta scientificità, insomma, alla quale chi fa storia non dovrebbe rinunciare.
Il Caso S., dunque, è anzitutto questo sito web, che si presenta a due facce. Da un lato il blog dove, a cadenza stagionale, verranno pubblicati interventi raccolti attorno ad una parola-chiave, oltre ad una serie di rubriche con contributi più rapidi e frequenti. Dall’altro, invece, un portale per un terzo social network, un terzo forum e un terzo wiki (grazie ariseup.net!) che è, di fatto, quella cassetta degli attrezzi che vogliamo tenere aperta al vostro sguardo e al vostro contributo.
_ Fermento _
Vini e libri non omologati per per produrre emozioni e dare ossigeno alle produzioni indipendenti. Un granello di sabbia contro l’omologazione, con libri pubblicati da case editrici non allineate e vini provenenti da aziende che rispettano sia la terra che una produzione socialmente sostenibile. Qualità e piacere, prima che quantità.
_ Bologna Calibro 7 Pollici _
Nasce dall’incontro delle due trasmissioni radiofoniche TotheFoundation e Soul Travelin’, in onda su RadioAlSuolo. Le nostre selezioni, rigorosamente da vinile scricchiolante, attingono a piene mani dalla musica nera americana e giamaicana degli anni ’50, ’60 e ’70.