Ora abbiamo capito a chi si riferiva il capo della Polizia Antonio Manganelli quando alcuni giorni fa sosteneva che qualcuno cercasse l’assassinio: ai suoi stessi uomini.
Ora abbiamo capito che la provocazione di sabato sera in stazione Porta Nuova, con tanto di ritorno in grande spolvero del macellaio della Diaz Spartaco Mortola, era solo un antipasto della brutalità con cui oggi si vuole imporre militarmente l’allargamento del cantiere della Val Clarea.
Violenza cieca di chi non sa come altro imporre questo disastro ambientale che nessuno vuole. Continueremo a rispondere in migliaia, come il 3 luglio, come sabato scorso, come sempre, con intelligenza e determinazione. Non si illudano: questo Tav non lo faranno mai.
Tutta la nostra solidarietà al compagno rimasto gravamente ferito stamattina, vicini e complici alla resistenza in atto in valle.
Ore 18 presidio in Piazza Nettuno, Bologna
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