VENERDI’ 16 DICEMBRE’011 dalle 20
Spettacolo teatral/demenziale di insolvenza e precarietà, con parti impegnative e socialmente seriose che riporta, prima di Natale, la Compagnia del Tinello a Vag61. Alle 20 cena a sorpresa: piatti/fantasia dagli ultimi fuochi della Brigata Cucinieri della Cirenaica (malgrado gli scarsi mezzi di cui dispone preparerà piatti gustosissimi… in molti crederanno che contengano qualche sostanza magica). Alle 21,30 spettacolo di varia umanità…
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La Compagnia del Tinello, colpita e smembrata dalla crisi, continua a resistere perché, oltre ai soliti “strani” personaggi che la compongono, in questa occasione, è andata a pescare nuovi adepti da altre parti del pianeta.
Ci saranno preghiere collettive per evocare i miracoli di Santa Insolvenza, l’ultimo dei quali sarà la campagna per vendere le case e comprare le chiese, così si potrà evitare di pagare l’ICI.
Dalle panche di Vag si darà voce anche al battage propagandistico “A Natale più buoni (della spesa)”, per comprare con lo sconto nelle festività.
Non ci saranno i regali di Babbo Natale né quelli della Befana, ma il “PACCO” di Mario Monti, un dono di cui avremmo fatto volentieri a meno. Si chiama “Lacrime & Sangue”, ma non è un film western, purtroppo è un film che abbiamo già visto.
A ricordarci della precarietà che si vive nelle arnie e negli alveari del nostro sarà Aluccia Saltapistilli, di professione ape operaia precaria.
Sarà ancora protagonista, ormai cronico, il mitico/terapico Alby: l’umorista che va preso col “beneficio d’inventario”, colui che con la comicità “fredda” all’islandese vorrebbe “congelare il debito”, ma che rischia di portare sotto lo zero solo le vostre risate.
Poi ci saranno 2 delle “5 dita della presa”, il drappello di attrici e attori specializzati in “improvvisazione teatrale”, che in questa occasione si cimenteranno in teorizzazioni sulle cattiverie della finanza e in pacchi natalizi non graditi.
Come al solito, il Tinello non si farà mancare anche la band che sta pensando al suo rilancio attraverso un nome accattivante “Ai minimi termini”.
Le sorprese, la sera del 16 dicembre, arriveranno però dagli “special guest”.
La “Nuova Compagnia di Teatro dell’Oppresso” presenterà alcune scene di teatro-immagine e teatro-giornale, alternate a citazioni di canti popolari sul tema del lavoro. “Se oggi siamo usciti dalla miseria dei nostri padri e dei nostri nonni, cosa ci impedisce di realizzare i nostri sogni?”.
Poi, per la prima volta tra le mura del Tinello, va in scena l’hip hop del gruppo KFK, composto da Krenar Bala (16 anni, d’origini kosovare), Florin Surmei (17 anni, d’origini rumene) e Kreation Bala (18 anni, d’origini kosovare). Si tratta di tre ragazzi che vivono da anni, in una condizione di profonda precarietà, nel Centro di seconda accoglienza di Via della Canapa, nella periferia di Bologna.
Con altre ragazze e ragazzi del villaggio hanno partecipato, negli spazi di Vag, al laboratorio e all’allestimento dello spettacolo Pane e tempesta, formando la Compagnia del Grande Bastardo, sotto la guida di Attilio Folegatti e Riccardo Tabilio.
Fuori tempo massimo, dopo la fine, il Vag si trasforma nella succursale del piccolo coro dell’Antoniano e canzoni natalizie un po’ particolari concluderanno la serata.
Anche prima di Natale il Tinello continua ad essere uno spettacolo di cabaret ma non proprio, di teatro civile ma non proprio, di teatro/musica ma non proprio…
Il Tinello è comico, ma può essere anche commovente… è tragico e farsesco, è reale e surreale… è un modo per stare insieme ed affrontare cose che ci fanno pensare… Il Tinello è uno spazio per cospirare… cioè per respirare insieme…