Al fianco delle comunità in lotta, esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla popolazione della Val di Susa dopo il violento sgombero della Libera Repubblica della Maddalena, il villaggio montano contro l’alta velocità Torino-Lione.
Sono le comunità, e solo loro, ad avere pieno titolo a determinare il proprio futuro. Non c’è ragione di Stato, non c’è ideologia del progresso a ogni costo che tenga: se chi vive un territorio non vuole che questo sia sventrato da una ferrovia ad alta velocità, e i valsusini lo ripetono uniti ormai da venti anni, è loro diritto opporsi con ogni mezzo necessario.
Spostandoci dalle Alpi all’appennino tosco-emiliano, quello che è successo nel Mugello mostra bene quale sia il prezzo della Tav: sorgenti essicate, torrenti dove non scorre più acqua, falde acquifere precipitate, vegetazione e fauna ittica in grave sofferenza, tutto questo per collegare Bologna e Firenze facendo correre le “freccia rossa” a 300 km/h per mezz’ora di ininterrotta galleria.
L’esito dell’operazione delle forze di polizia, che hanno dovuto far piovere una quantità incredibile di lacrimogeni e avanzare con i blindati per impossessarsi del presidio permanente di Chiomonte, non segna di certo la fine della resistenza in Valsusa.
Vag61 – Spazio Libero Autogestito