VENERDI’ 25 MARZO’011 h20
Cena di autofinanziamento per il Comitato referendario “Due sì per l’acqua bene comune” e a seguire (dalle 21,30) “Acqua, sorella di tutti”, spettacolo della Compagnia del Tinello.
“Perché l’inverno in cui siamo ancora immersi è il più acquoso che la storia ricordi?… Perché l’Universo si è veramente rotto i coglioni di chi vuole privatizzare l’acqua e ha pertanto deciso di roversiarne sulla terra una quantità talmente esorbitante da rendere impossibile a chichessia di poterla far diventare un bene esclusivo”…
Venerdì 25 marzo, a Vag61, la Compagnia del Tinello, ormai trasormata in una sorta di “Arca di Noè”, mette in scena “Acqua,sorella di tutti”… preparando, a suo modo, la manifestazione nazionale per l’acqua pubblica che si terrà il giorno dopo (il 26 marzo) a Roma.
Se le acque del diluvio hanno il compito di annientare e rigenerare, l’Arca del Vag rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo vitale.
Senza acqua si asciuga il mare, senza mare lo mondo è immondo, il governo Berlusconi che privatizza l’acqua è ancora più immondo. Noi che vogliamo mondare l’immondo mondo, risparmiando il più possibile acqua, sul palcoscenico di via Paolo Fabbri, raccoglieremo instancabilmente gocce di poesia e scrosci di sinfonia, lanciando pure strali furiosi di ecologia.
Nel corso della serata, sentirete sermoni del tipo: “L’avreste mai immaginato che il paese di Francesco d’Assisi, che nelle sue Laudi ha cantato la bellezza di “sorella acqua” (“Laudato si’, mi’ Signore, per sor Aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”), sarebbe diventato la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua? Siete consapevoli del fatto che la politica ha ormai spalancato le porte ai potentati economici e finanziari e che, con la privatizzazione, le multinazionali e gli investitori privati si sono accorti che l’acqua è un bene sempre più prezioso ed è iniziata una corsa folle per accaparrarsi anche l’ultimo rigagnolo?”
Ma noi, che siamo contro ogni tipo di discriminazione liquida, racconteremo che anche la storia della birra nasce con la storia dell’uomo. Che si tratta di una bevanda medicamentosa; che può essere somministrata ai convalescenti come ricostituente, alle partorienti perché producano più latte, ai malati quale dieta alimentare, come purgante, come digestivo e per migliorare la circolazione del sangue. Nei monasteri si praticava lo studio dell’arte birraia, poiché il consumo di birra non comportava l’interruzione del digiuno.
Se nel Vangelo l’acqua è simbolo della salvezza e Gesù, presso il pozzo di Giacobbe, diceva alla Samaritana: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete”… Noi abbiamo prodotto una versione più aggiornata della saggezza divina: “A chi non piace il vino, il Signore farà mancare l’acqua…”.
E questa “filosofia di vita” risulterà anche nelle note e nelle canzoni della Tinello band che ha preparato per la serata del 25 marzo, che ha tutti i presupposti per fare sognare…
Infatti, entrerà in scena anche il venditore di sogni. Il suo intento è quello di aiutare a ribellarsi a una vita sempre più grigia. I suoi sogni insegneranno ad essere utopisti con i piedi piantati per terra.
Per questo, dal palcoscenico del VAG, verrà indetta una “Giornata mondiale della sete”: le persone verranno invitate a non bere per un giorno, un giorno solo. Questo per far capire cosa significa morire di sete, provando per un giorno quello che provano quei popoli che vivono e muoiono per l’acqua…
Molti di noi sono convinti che toccherà sempre agli altri rimanere senza acqua, ma non è così… prima o poi lo dovremmo imparare tutti. E la manifestazione nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua e per la tutela di beni comuni del giorno successivo, sabato 26 marzo, a Roma, cercherà di ribadire questo messaggio in vista anche dell’imminente appuntamento referendario.
IL TINELLO DEL VAG
Alle ore 20 c’è una cena che fa il verso al tema della serata (il cui ricavato sarà devoluto al Comitato del referendum per l’acqua pubblica)… C’è un piccolo palco, un gruppo di persone recitanti, un’orchestrina… alle ore 21,30 si alza il sipario… C’è un pubblico, c’è gente bella, si beve, si ride, si mangia… ci si muove… e ci si commuove.
Pertanto… non perdetevi in un bicchier d’acqua…