Acqua, sorella di tutti

VENERDI’ 19 MARZO’010 DALLE 19,30

acqua 2

 

Torna la Compagnia del Tinello con uno spettacolo dedicato alla difesa dell’acqua come bene comune, contro ogni ipotesi di privatizzazione. Aperitivo, cena e alle 21,30 si alza il sipario…

 

"Perché l’inverno in cui siamo ancora immersi è il più acquoso che
la storia ricordi?… Perché l’Universo si è veramente rotto i coglioni
di chi vuole privatizzare l’acqua e ha pertanto deciso di roversiarne
sulla terra una quantità talmente esorbitante da rendere impossibile a
chichessia di poterla far diventare un bene esclusivo"…


Venerdì 19 marzo, a Vag61 (via Paolo Fabbri 110, Bologna), la
Compagnia del Tinello, ormai trasformata in una sorta di “Arca di Noè”,
mette in scena “Acqua,sorella di tutti” …
Se
le acque del diluvio hanno il compito di annientare e rigenerare,
l’Arca del Vag rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo vitale.
Senza acqua si asciuga il mare, senza mare lo mondo è immondo, il
governo Berlusconi che privatizza l’acqua è ancora più immondo. Noi che
vogliamo mondare l’immondo mondo, risparmiando il più possibile acqua,
sul palcoscenico di via Paolo Fabbri, raccoglieremo instancabilmente
gocce di poesia e scrosci di sinfonia, lanciando pure strali furiosi di
ecologia.
Nel corso della serata, sentirete sermoni del tipo: “L’avreste mai
immaginato che il paese di Francesco d’Assisi, che nelle sue Laudi ha
cantato la bellezza di “sorella acqua” (“Laudato si’, mi’ Signore, per sor Aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”),
sarebbe diventato la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua?
Siete consapevoli del fatto che la politica ha ormai spalancato le
porte ai potentati economici e finanziari e che, con la
privatizzazione, le multinazionali e gli investitori privati si sono
accorti che l’acqua è un bene sempre più prezioso ed è iniziata una
corsa folle per  accaparrarsi anche l’ultimo rigagnolo?”
Ma noi, che siamo contro ogni tipo di discriminazione liquida,
racconteremo che anche la storia della birra nasce con la storia
dell’uomo. Che si tratta di una bevanda medicamentosa; che può essere
somministrata ai convalescenti come ricostituente, alle partorienti
perché producano più latte, ai malati quale dieta alimentare, come
purgante, come digestivo e per migliorare la circolazione del sangue.
Nei monasteri si praticava lo studio dell’arte birraia, poiché il
consumo di birra non comportava l’interruzione del digiuno.
Se nel Vangelo l’acqua è simbolo della salvezza e Gesù, presso il pozzo di Giacobbe, diceva alla Samaritana: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete”… Noi abbiamo prodotto una versione più aggiornata della saggezza divina: “A chi non piace il vino, il Signore farà mancare l’acqua…”.

E questa “filosofia di vita” risulterà anche nelle note e nelle
canzoni che la sempre più numerosa Orchestrina di via Paolo Fabbri ha
preparato per la serata del 19 marzo che ha tutti i presupposti per
essere sempre più magica…
Infatti, entrerà in scena anche un nuovo personaggio: il venditore di
sogni. Il suo intento è quello di aiutare a ribellarsi a una vita
sempre più grigia. I suoi sogni saranno pennellate di colore che
lasceranno sicuramente una traccia: insegneranno ad essere utopisti con
i piedi piantati per terra.
Per questo, dal palcoscenico di Vag61, verrà indetta una "Giornata mondiale della sete":
le persone verranno invitate a non bere per un giorno, un giorno solo.
Questo per far capire cosa significa morire di sete, provando per un
giorno quello che provano quei popoli che vivono e muoiono per l’acqua…
Molti di noi sono convinti che toccherà sempre agli altri rimanere
senza acqua, ma non è così… prima o poi lo dovremmo imparare tutti.
Comunque,
per tenere gli occhi aperti, a fine serata, daremo un appuntamento per
il giorno successivo, sabato 20 marzo a Roma, per la manifestazione
nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua e per la tutela di beni
comuni…

IL TINELLO DEL VAG

Alle ore 20 c’è una cena (non troppo
impegnativa) che fa il verso al tema della serata… C’è un piccolo
palco, un gruppo di persone recitanti, un’orchestrina e una scenografia
accogliente… alle ore 21,30 si alza il sipario… C’è un pubblico, c’è
gente bella, si beve, si ride, si mangia… ci si muove… e ci si
commuove.

Non perdetevi in un bicchier d’acqua…

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