Sani, biologici, nostrani ma fuorilegge
Genuino Clandestino è la campagna promossa dai produttori biologici del bolognese per denunciare la situazione paradossale delle norme igienico-sanitarie italiane in campo alimentare.
Una campagna per la libera lavorazione dei prodotti contadini, che nasce per informare i cittadini riguardo a un insieme di norme ingiuste che, equiparando i prodotti contadini trasformati a quelli delle grandi industrie alimentari, li rende fuorilegge.
Pane e prodotti da forno, vino, conserve, farine e granaglie, pasta
fresca, uova, miele e prodotti da erboristeria: alcuni di questi beni
venduti presso i mercati dei produttori biologici di Bologna sono
illegali secondo gli attuali regolamenti sanitari nazionali. La legge
italiana, infatti, impone a chiunque si occupa della trasformazione di
prodotti alimentari di dotarsi di laboratori che rispettino determinati
standard di dimensioni e materiali. Standard stabiliti tenendo in
considerazione le grandi aziende agroalimentari, che però ignorano e
dunque penalizzano le realtà contadine come quelle di Campi Aperti,
legate a piccole produzioni biologiche, sane e di alta qualità, ma in
difficoltà al momento di affrontare la spesa della messa a norma di un
laboratorio.
A tutti quei prodotti di Campi Aperti che la legge bolla come
“clandestini” – circa il 20 % di quelli venduti nei mercatini di
Bologna – verrà inoltre applicato prima della vendita l’adesivo della
campagna “Genuino Clandestino”. Con questo gesto di trasparenza nei
confronti dei propri consumatori, i contadini di Campi Aperti
ribadiscono la fiducia che nutrono nella genuinità dei propri prodotti,
basata sul ciclo corto, sulla produzione biologica e sulla vendita
diretta.
Per ulteriori informazioni
visitate il sito web www.campiaperti.org