MARTEDI’ 2 DICEMBRE’025

Iniziativa in collaborazione con Bologna for Climate Justice
Come si collegano le lotte contro l’estrattivismo e quelle in difesa del lavoro e dei diritti sociali? Come costruiamo alternative capaci di realizzarsi sulla scala locale e incidere su quella globale? Ne parleremo martedì 2 dicembre a VAG61, durante una serata che ospiterà una delle anteprime italiane del documentario The Cost of Growth, e un momento di confronto a più voci verso il 2026.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Voice Over Foundation. Serata collettiva a supporto dell’azionariato popolare del Collettivo di Fabbrica ex GKN.
PROGRAMMA
18:00 | Bologna, convergenze ed ecologie: sguardi collettivi sul 2026
tavola rotonda con Collettivo di Fabbrica ex GKN, VAG61, PLAT – Piattaforma di Intervento Sociale, Laboratorio Smaschieramenti, Campi Aperti, Fornelli Ribelli, Sumud UNIBO, Cassero e Bologna for Climate Justice.
A uno sguardo distratto, non sembrerebbe. Invece, il 2025 bolognese è stato un anno di convergenze. Dal Climate Pride al Rivolta Pride, passando attraverso il 25 aprile e nelle strade cariche di rabbia per il genocidio di Gaza, fino alle mobilitazioni studentesche e delle ricercatrici, alle lotte per la casa, e alla partecipazione a Firenze al corteo promosso dal Collettivo di Fabbrica ex GKN, si è delineato un ecosistema complesso, plurale e geometricamente variabile, che ci ha visto spesso nelle stesse piazze, nelle stesse assemblee, alle stesse tavole. Non è stato – ci sembra – il semplice ‘nessuna si salva da sola’, ma piuttosto la voglia, il bisogno, la necessità di costruire risposte nuove alle domande che ci poniamo da sempre. Come stare nella nostra città e vivere le sfide della ‘Palestina globale’? Come connettere cose che a parole ci sembrano naturalmente legate – la sfida climatica, i diritti, il reddito, il lavoro, la casa, la salute, lo sport popolare, i saperi, … – e che, invece, nelle pratiche di tutti i giorni faticano a costruire terreni di lotta comuni? Non possiamo dire che tutto abbia funzionato come avremmo voluto. Ma vogliamo dirci che quello sforzo collettivo e complessivo, quel provare a sperimentare le convergenze, resta – secondo noi – lo spazio di senso politico nel quale immaginare il nostro agire a Bologna.
Le piazze autunnali per la Palestina sono state inattese, straripanti, belle, determinate; ci hanno mostrato alcune cose che in queste settimane in tante hanno cercato di leggere, analizzare, comprendere. Nel nostro piccolo, abbiamo vissuto l’accogliente sensazione di essere travolte, trascinate, spinte avanti. Proprio perché inattese e cortocircuitanti, a noi è sembrato che queste piazze ci dicessero che abbiamo un estremo bisogno di continuare ad avere la voglia – e la pazienza – di fare e sbagliare diversamente, alla ricerca dell’alchimia instabile che faccia nascere nuove ecologie sociali.
È con queste lenti – quali ecologie per continuare ad ambire al Pianeta che vogliamo – che proponiamo questa tavola rotonda pubblica. Un momento di confronto che possa raccogliere alcune delle lezioni dei mesi passati, e condividere le ambizioni per i prossimi. Cosa faremo nei prossimi mesi? Come possiamo immaginare ecologie capaci di moltiplicare le nostre riflessioni e rafforzare le nostre azioni? Cosa ha senso fare insieme?
La tavola rotonda si aprirà con i contributi di Collettivo di Fabbrica ex GKN, VAG61, PLAT – Piattaforma di Intervento Sociale, Laboratorio Smaschieramenti, Campi Aperti, Fornelli Ribelli, Sumud UNIBO, Cassero e Bologna for Climate Justice.
dalle 19:00 alle 20:30 | Cena benefit a supporto dell’azionariato popolare del Collettivo di Fabbirca ex GKN
20:30 | Presentazione e visione collettiva di The Cost of Growth con Voice Over Foundation e Dario Salvetti del Collettivo di Fabbrica ex GKN
The Cost of growth è un documentario scritto da Anuna De Wever e Lena Hartog, con la regia di Thomas Maddens.
Per chi stiamo facendo crescere questa economia? E quali sono i costi per l’umanità? Cosa c’è alla base delle sconvolgimenti socio-ambientali che stiamo vivendo? Questi alcuni degli interrogativi alla base del documentario. The Cost of Growth collega le lotte locali contro le pratiche estrattive in Serbia, in Italia e nella regione del Sapmi in Norvegia, a dibattiti più ampi su giustizia, democrazia e guerra. Mostra come la società civile in tutta Europa non solo rifiuti le false soluzioni messe in campo dalle istituzioni, ma stia anche costruendo alternative – dall’organizzazione di movimenti dal basso a nuove forme di cooperazione e solidarietà, alla diffusione di nuove pratiche socio-economiche.
