VENERDI’ 7 DICEMBRE’018 alle 18
Vag61 e il Centro di documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso e Carlo Giuliani” presentano “Scritture delle rivolte”.
– ore 18: inaugurazione della mostra “Fuori dalle linee” (manifesti, locandine, giornali e volantini di Potere Operaio) a cura del CentroDoc “F.Lorusso e C.Giuliani”
– ore 18,30: presentazione del libro “Potere Operaio – La storia, la teoria Vol.1” [info] di Marco Scavino, Edizioni Derive Approdi 2018. Sarà presente l’autore.
– ore 20,15: cena sociale di autofinanziamento
– ore 21,30: presentazione del libro “I giorni della rivolta. Quelli di Piazza Statuto” [info] di Claudio Bolognini, Agenzia X 2018. Sarà presente l’autore.
– a seguire: letture, immagini e reading.
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POTERE OPERAIO – LA STORIA. LA TEORIA Vol. I
di Marco Scavino, Derive Approdi 2018
Potere operaio nacque nell’autunno ’69 dall’aggregazione fra collettivi di intervento nelle fabbriche attivi già negli anni precedenti e settori del movimento studentesco. Tra i gruppi rivoluzionari sorti nel biennio 1968-1969 è stato considerato il più agguerrito e settario, ma anche – indiscutibilmente – quello dotato di maggiore spessore teorico, continuatore della tradizione «operaista» nata nei primi Sessanta dalle riviste «Quaderni Rossi» e «Classe operaia»: un laboratorio di intuizioni e di elaborazioni sul rapporto capitale/lavoro e sulle sue trasformazioni, che influì sui movimenti di lotta operai e studenteschi ben al di là delle dimensioni organizzative del gruppo. Protagonista della grande ondata di lotte dei primi anni Settanta, esaurì la propria esperienza tra il ’73 e il ’74. Dopo lo scioglimento, molti suoi militanti contribuirono alla formazione della Autonomia Operaia, altri confluirono nelle Brigate Rosse, in Prima Linea o presero parte alla nascita di varie altre formazioni armate. Nel 1979 quasi tutto il suo vecchio gruppo dirigente fu arrestato nel corso dell’inchiesta «7 aprile» e sottoposto ad anni di carcerazione con l’accusa – poi fortemente ridimensionata nei processi – di aver dato vita all’intero fenomeno del terrorismo di sinistra. A quarant’anni dai suoi inizi, la breve ma fiammante vicenda di Potere operaio ha lasciato un segno indelebile nella storia delle lotte di classe. Una traccia ancora utile a orientare la progettualità dei nuovi movimenti che si battono contro il pensiero e l’agire neoliberista.
MARCO SCAVINO (Torino 1954) è ricercatore di Storia contemporanea al Dipartimento di studi storici dell’Università di Torino. Tra le sue opere su questi temi: La Fiat in mano agli operai, L’autunno caldo del 1969 (coautore Diego Giachetti), Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 1999; La piazza e la forza. I percorsi verso la lotta armata dal Sessantotto alla metà degli anni Settanta, in Simone Neri Serneri (a cura di), Verso la lotta armata. La politica della violenza nella sinistra radicale degli anni Settanta, il Mulino, Bologna 2012.
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I GIORNI DELLA RIVOLTA – QUELLI DI PIAZZA STATUTO
di Claudio Bolognini, Agenzia X 2018
Proviamo ad alzare una barricata. È l’unico modo per tentare di fermarli. L’unico sistema che conosciamo per cercare di fermare l’avanzata dei celerini. Dobbiamo agire in fretta…
Estate 1962: esplodono nuove lotte operaie.
In una manifestazione migliaia di tute blu circondano le fabbriche torinesi e proclamano tre giorni di sciopero, ma nella notte il sindacato Uil si accorda furtivamente con la Fiat.
Alle prime luci dell’alba del 7 luglio migliaia di lavoratori infuriati scioperano compatti, poi nel pomeriggio si dirigono in corteo in piazza Statuto, davanti alla sede dei traditori. La voce si diffonde in tutte le periferie proletarie e sottoproletarie e la protesta si trasforma in una rivolta popolare che durerà tre giorni e tre notti.
I giorni della rivolta è narrato dai diversi punti di vista dei protagonisti, i capitoli si susseguono attraverso la cronaca delle tre giornate, presentando i vari personaggi collegati tra loro dalle dinamiche degli scontri.
Il militante comunista, l’immigrato del sud, la giovane sindacalista, il poliziotto del famigerato battaglione Padova, l’anziano operaio torinese, il facchino precario, il disoccupato calabrese appena uscito dal riformatorio…
Un romanzo polifonico basato su testimonianze dirette, cronache, immagini e documenti originali. Grazie a una laboriosa ricerca storica, l’autore ricostruisce, nei dettagli e nelle emozioni, i fatti di piazza Statuto che anticiparono un profondo mutamento sociale della classe operaia italiana.
CLAUDIO BOLOGNINI (Bologna 1954). Tra i suoi libri ricordiamo I ragazzi della Barriera (Agenzia X, 2015), L’albero dei rusticani, Apache!, Tana libera tutti, Mani in alto e Non vi è nulla di più astratto del reale (con Fabrizio Fabbri) biografia a fumetti di Giorgio Morandi.