Ci muove il desiderio – Presentazione del libro e karaoke

VENERDI’ 14 NOVEMBRE’025

Iniziativa a cura di Non una di meno Bologna

Ci vediamo al @vag_61 alle ore 18:30 venerdì 14 novembre per la presentazione del libro “Ci muove il desiderio
Una storia di femminismi e spazi più sicuri” di @giada.b_rosen
Faremo una discussione con l’autrice e dopo sarà disponibile l’aperitivo con tanto di karaoke per finanziare i bus per andare a Roma il 22 novembre!
Potrete comprare i biglietti per il bus durante la serata per andare con noi!

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Vag61: la scintilla, la riapertura, la forza collettiva

Lo scorso 1° maggio un incendio ha colpito l’esterno di Vag61. È stato un momento difficile, inaspettato, che ci ha costretto a chiudere lo spazio e a sospenderne le attività. Ma Vag61 non si è mai davvero fermato.
Fin da subito, tantissime persone e realtà solidali ci hanno fatto sentire la loro vicinanza, offrendo tempo, competenze, sostegno economico. È arrivato il momento di restituire il percorso di questi mesi, una storia che parla della forza di una comunità che non si arrende, che ricostruisce, che continua a immaginare e praticare spazi di libertà.

Nei giorni scorsi siamo riuscite/i a recuperare e realizzare Li/ber, il festival che avevamo dovuto rimandare: tre giorni pieni di incontri, parole, pagine, musica e corpi che hanno riattraversato lo spazio, ricordandoci perché facciamo quello che facciamo: l’autogestione.

Riaprire Vag61 non sarebbe stato possibile senza tutte le singole persone e le esperienze collettive che in questi mesi ci hanno sostenuto, non solo da Bologna ma anche da Firenze, Genova e tanti altri luoghi resistenti.

In questi mesi avete partecipato alla campagna di sostegno al ripristino dello spazio con una generosità straordinaria: in poco più di tre mesi abbiamo raccolto quasi 15.000 euro, una cifra impensata, che ci ha permesso di guardare avanti e cominciare a ricostruire.

Ci sembra quindi giusto e necessario raccontarvi a cosa sono serviti i vostri contributi:

  • per rifare l’impianto elettrico, danneggiato dall’incendio
  • per ricostruire la tettoia esterna
  • per installare nuove tapparelle al piano di sopra, utili al doposcuola Solidale Vag61 e alla messa in sicurezza dell’archivio del Centro di documentazione dei movimenti Lorusso-Giuliani
  • per delle nuove porte, che verranno montate a breve
  • per lo smaltimento dei rifiuti causati dall’incendio
  • per sistemare l’impianto idraulico
  • Per permettere al nostro spazio libero e autogestito di sopravvivere a diversi mesi senza possibilità di autofinanziamento

Ogni contributo arrivato è atto politico: il mutualismo non è parola d’altri tempi, ma pratica viva; la cura reciproca è un atto rivoluzionario; la collettività, quando si organizza, può davvero ricostruire ciò che il potere vorrebbe cancellare. Come le lotte per la Palestina ci hanno insegnato in questi mesi.
Riparare le mura di Vag61 significa ridare corpo a un progetto comune, ma soprattutto riaffermare un principio semplice e radicale: nessuno spazio di libertà si difende da solo.
Il vostro sostegno ci permette di ripartire, ma anche di rilanciare: più forti, più consapevoli, più determinati a tenere aperte le porte di un luogo che appartiene a tutte e tutti.

Oggi, Vag61 è di nuovo vivo. Gli spazi si stanno riempiendo, gli incontri riprendono, le idee tornano a circolare. Tutto questo non è stato semplice, ma è stato possibile grazie a una rete di affetto e sostengo che ha scelto, ancora una volta, di credere nel valore degli spazi autogestiti, che sa bene quanto questi rappresentino una ricchezza per la collettività.

Concludiamo con un grande grazie: a chi ha dato una mano concreta, a chi ha condiviso un evento, a chi ne ha organizzato uno a sostegno della raccolta fondi, a chi ha partecipato a una serata o semplicemente ci ha mandato un messaggio.

La scintilla che ha attraversato Vag61 non si è spenta: si è trasformata in cura e desiderio di continuare.
Ci vediamo ancora e presto in Via Paolo Fabbri 110!

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Li/ber (secondo tempo)

GIOVEDI’ 13 NOVEMBRE’025

Iniziativa a cura di Mediterranea Bologna e Vag61

Ore 19:00 Aperitivo

Ore 20:00 Proiezione del documentario “Sulla loro pelle“, a seguire dialogo con Lorenzo Figoni, co-autore di Gorgo CPR

Dopo la mobilitazione in Albania dei giorni scorsi, organizzata dal Network Against Migrants Detention, pensiamo sia importante mantenere alta l’attenzione sul tema della detenzione amministrativa, in ogni sua forma.

Attualmente ci sono 10 centri di permanenza per i rimpatri (CPR) in Italia, a cui si aggiunge il centro di Gjader, in Albania. Nonostante le pronunce dei giudici abbiamo messo in discussione, nei mesi scorsi, la legittimità del Protocollo Italia-Albania, le deportazioni non si sono fermate.

I numerosi rapporti e inchieste – come quelle di Altreconomia – hanno già messo in luce le gravi condizioni di vita all’interno dei CPR, luoghi patogeni gestiti da enti privati, dove le persone in movimento vengono private di qualsiasi libertà personale e di comunicazione con l’esterno, per il semplice fatto di non avere un permesso di soggiorno.

Ci vediamo giovedì 13 novembre a Vag61, dove, in seguito alla proiezione del documentario “Sulla loro pelle”, dialogheremo con Lorenzo Figoni, co-autore del libro inchiesta Gorgo CPR.”

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BOYS DO(n’t) CRY. Percorso di decostruzione della maschilità

MERCOLEDI’ 12 NOVEMBRE’025

Iniziativa a cura di BOYS DO(n’t) CRY

Seconda edizione del percorso di decostruzione su maschilità, identità di genere, orientamenti sessuali e stili relazionali.

DOVE E QUANDO? Al @vag_61. Il primo incontro aperto al pubblico sarà mercoledì 12 NOVEMBRE dalle 18.30 alle 21.

***

COSA SI FARÀ? La nuova edizione mantiene la struttura di sempre: incontri di gruppo facilitati per creare uno spazio il più sicuro possibile di confronto e autocoscienza. Lavoreremo su tematiche legate alla maschilità attraverso momenti di condivisione, laboratori e collaborazioni con altre realtà della rete bolognese.

PERCHÉ? Perché la necessità di percorsi come questo non è mai venuta meno. Perché crediamo nel potere trasformativo delle pratiche di cura collettiva.

CHI PUÒ PARTECIPARE? Tuttə, a prescindere dalla propria identità di genere. Uno dei capisaldi del percorso è creare un gruppo misto, aperto a tutte quelle soggettività che sentono il bisogno di reinventare il loro rapporto col maschile. Dopo una fase iniziale aperta a chiunque, il percorso prosegue con incontri più intimi. Per favorire un clima di conoscenza e fiducia reciproca, questi saranno dedicati solo a chi ha già partecipato ai primi incontri e si sarà unite al gruppo.

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Cura e liberazione a 100 anni da Fanon

MARTEDI’ 4 NOVEMBRE’025 alle 21

> foto della serata: qui

Cura e liberazione a 100 anni da Fanon: salute mentale, resistenza e oppressione e coloniale al tempo del genocidio

Incontro pubblico insieme a Samah Jabr, psichiatra psicoterapeuta e Zaynab Hinnawi, psicologa clinica e della liberazione

Durante l’incontro saranno presenti traduttrici ENG-ITA

Le illustrazioni sono di @faida.acquifera

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Hack or Di(y|e) 2025

VENERDI’ 7 e SABATO 8 NOVEMBRE’025

Iniziativa a cura di Hacklabbo

Confermiamo per la decima volta (a partire da 0) il collaudatissimo format con i talk dal venerdì pomeriggio fino alla sera del sabato, farcito di laboratori, programmi ad alta variabilità, cibarie e socialità.

Venerdì 7 novembre

18:00 APERTURA
18:00 Laboratorio: Elettro art attack
18:30 Antennine.org e nuovi casi d’uso reti mesh
19:00 XMPP – Iniziamo ad usare sistemi liberi e autogestiti di chat (se chattiamo)
19:30 Server, telefoni e parole: spazi di libertà e autonomia del mondo digitale
20:30 CENA by Collettivo Bida
Convivialità tecnologica: Durante e dopo la cena chiacchiere e supporto per creazione utenze ed installazione xmpp, mastodon, account su server autogestiti e tecnologie varie
22:30 Kenobit: concerto

Sabato 8 novembre

11:00 LABORATORI
Costruzione di un Atari Punk Console
Assembla il tuo nodo LoRa
13:00 PRANZO by Hacklabbo
15:00 Come leggere un ebook su Linux in 4 anni
15:45 Non vediamo LoRa!
16:30 XM24: alla riscoperta del sito perduto
17:15 Homelab Cluster Autoscaler: Power Management for Physical Kubernetes Nodes
18:00 Oscuri presagi: come Stati e Big Tech provano a riscrivere la rete
18:45 Tecnologie appropriate contro il confine
19:30 Prendi i fondi e scappa! A che punto siamo con la “trasformazione digitale”
20:30 CENA by Centro di documentazione dei movimenti “Lorusso – Giuliani”
22:00 Ten minutes talks
Oloturia: Deus ex machina Performance musicale

Durante tutta la durata dell’evento sarà attiva una Capture The Flag e inoltre saranno presenti:

LAN space: comodi tavoli per ciappinare con il proprio pc
tavoli di lockpicking
console di retrogaming
Banchetto Mutuo soccorso
Banchetti, distro e libri
Postazione Radiospore: Se non ne puoi più della bolla di Spotify, ogni volta finisci i dati del telefono ascoltando gli stessi pezzi, Youtube ti propone sempre le stesse cose… Contribuisci alla selecta musicale di Radiospore! Porta una chiavetta con i pezzi musicali del gruppo della coinquilina, la tua playlist strappacuore o la musica che vorresti ascoltare sulla radio, meglio se è senza copyright, DIY o non troppo commerciale. Supporta le radio indipendenti, boicotta le piattaforme commerciali, ama la musica!

I dettagli ed eventuali aggiornamenti li trovate qua

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Li/ber – Festival di libri e vini non omologati: il programma

VENERDI’ 31 OTTOBRE, SABATO 1 e DOMENICA 2 NOVEMBRE’025

> foto delle giornate del festival: qui

[Grazie a @rommii.x per le meravigliose illustrazioni]

Nasce un festival fatto di terra, libri e lotte.
Di chi coltiva senso, parole e libertà.
Un incontro per chi sa che la cultura è anche resistenza.

Sull’onda dei cortei oceanici a sostegno della libertà e e della resistenza del popolo palestinese, ci pare essenziale continuare a nutrire il desiderio di un’alternativa politica e culturale capace di animare queste riflessioni e questi percorsi. Le nostre narrazioni e i nostri immaginari necessitano di tempi e spazi dedicati a mantenersi più liberə, con più libri. Per dare corpo e sostanza alle nostre lotte, Vag61 ha pensato al seguente programma per le giornate del festival LI/BER (da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre).

VENERDI’ 31 OTTOBRE 2025

17:30 _ apertura

18:30 _ presentazione: “Questo libro è illegale” con Tatiana Montella (avvocata)

Si mangia: cena sociale con degustazione di vini naturali

21:30 _ Reading il “Benni furioso” in ricordo di Stefano Benni annaffiato dal vino Bar Sport

A seguire: live musicale con Les Touches Louches

SABATO 1 NOVEMBRE 2025

11:00 _ presentazione: “Per un comunismo della cura”, “Crocevia Mediterraneo” e “Boza! Diari dalla frontiera”. Mediterranea e Vag61 dialogano con Gian Andrea Franchi, Jacopo Anderlini e Luca Giliberti.

Si mangia: pranzo sociale con degustazione di vini naturali

15:00 _ presentazione: “Psicologia della resistenza” con l’autore Gianpaolo Contestabile, Francesca Esposito (psicologa comunitaria), Asia e Francesca (Vag61)

17:00 _ presentazione: “Hanno ucciso habibi” e a seguire un estratto video del film in produzione “When the Political Becomes Personal” di Federica Stagni e Luca Bonaventura. Elena e Emma dialogano con Clara Zanardi (capo redattrice di Wetlands), Arees Bishara (ricercatrice) e la regista.

20:30 _ presentazione vini – dialogo con i vignaioli. Pratiche di agricoltura non convenzionale e resistenza rurale.

Si mangia: cena sociale con degustazione di vini naturali

21:30 _ presentazione: “(B42K) Prima del Duemila”. CentroDoc “Lorusso-Giuliani” dialoga con Massimo Sciacca e Valerio Monteventi.

A seguire: BEA dj set

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2025

15:00 _ presentazione: “Consumi precari e desideri inariditi. L’educazione al tempo del neoliberismo”. Doposcuola solidale Vag61 dialoga con Stefano Casulli.

Si mangia: caldarroste annaffiate con vini naturali

18:00 _ presentazione: “Lavoro e salute mentale. La condizione psichica dei lavoratori”. Chiara Luce (ricercatrice) dialoga con Francesca Coin (sociologa) e Luca Negrogno (sociologo), Valerio e Francesca.

* * *

Durante i giorni del festival si potranno degustare i vini naturali delle aziende agricole Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino (AV) e Lentamente soc. coop. Agricola di Torrecuso (BN)

Azienda Agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino (Av)
Emanuele Pizzillo, socio di Cap e’ Vierno, è uno dei giovani produttori d’Irpinia di olio e vino. A Montecalvo Irpino, luogo d’origine della sua famiglia, Emanuele ed il suo progetto di vita hanno trovato casa. Nel 2017 fonda l’Azienda Agricola Pizzillo Emanuele, per recuperare gli storici ulivi di famiglia e la vigna di Aglianico del nonno, senza utilizzo di chimica in campo. Nel 2020 nascono i suoi primi vini naturali. L’Azienda di Emanuele ha radici ben piantate nel passato e il cuore nel futuro, aperto a un’innovazione rispettosa dell’ambiente. Consapevole che le risorse del pianeta non sono infinite e che ogni singola scelta può fare la differenza.

Lentamente soc. coop. Agricola di Torrecuso (Bn)
Lentamente è una cooperativa agricola formata da persone e produttori del Sannio, con sede a Torrecuso, che crede in un’agricoltura sostenibile e in un legame profondo con il territorio. Promuoviamo pratiche rispettose dell’ambiente, valorizzando le varietà locali e la biodiversità. Non coltiviamo solo vigne e non crediamo nella monocoltura: le viti occupano oggi circa il 10% dei nostri terreni. Produciamo anche grani antichi, miele, conserve e olio. Oltre alla produzione agricola, realizziamo progetti di agricoltura sociale, coinvolgendo in particolare migranti e offrendo loro opportunità di inclusione e formazione. Crediamo che l’agricoltura non produca risultati immediati, come spesso la nostra società si aspetta. La sostenibilità richiede tempi lenti e rispettosi. Lentamente è un’azienda agricola, ma anche un soggetto che mira a stimolare la comunità locale.

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Solidarietà a Plat e alle famiglie di via Michelino

Solidarietà alle compagne di Plat e alle famiglie coinvolte oggi durante lo sfratto coatto eseguito in via Michelino a Bologna

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Da Bologna a Firenze: il futuro irrompe

SABATO 18 OTTOBRE’025 alle 14,30 @ FIRENZE

18 OTTOBRE, DA BOLOGNA A FIRENZE
PER TUTTO, PER ALTRO, PER QUESTO

Quando riapre la fabbrica? Quando si libera la Palestina? Quando si costruisce giustizia climatica? Quando case, acqua, energia, salute, istruzione, cibo, diventano beni di tutte, e non profitti di alcuni? Quando si curano le ecologie che viviamo? In questi anni, con il Collettivo di Fabbrica ex GKN abbiamo imparato a costruire convergenze. In queste settimane le nostre piazze hanno esondato di indignazione per il genocidio in Palestina. E indignazione è anche ciò che proviamo di fronte alla estenuante attesa nella quale le istituzioni hanno rinchiuso i lavoratori dell’ex GKN. Che hanno un piano industriale che parla di conversione ecologica, un azionariato popolare che li sostiene, e la determinazione di essere un granello di sabbia che rompe gli ingranaggi che collegano sfruttamento, guerra e crisi ecologica.

Sabato 18 ottobre partiremo da Bologna per raggiungere ancora una volta a Firenze.

Torneremo in corteo, torneremo a gridare, cantare, progettare, sognare. Per tutto, per altro, per questo, siamo tutte GKN.

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Voci da Vag – Festa di riapertura

SABATO 27 SETTEMBRE’025 alle 18

> foto della serata: qui

Sabato 27 settembre “Voci da Vag – Festa di riapertura”: dalle 18 dibattiti, mostre, laboratori e banchetti, cena a seguire dj set ballereccio con missTitillo e Bettalicious

Vag61 riapre

Dopo la chiusura forzata, causata dall’incendio dello scorso 1 maggio, sabato 27 settembre Vag61 riapre.

Vag61 riapre nei giorni di una grande mobilitazione internazionale contro il genocidio del popolo palestinese. Anche nella nostra città le strade e le piazze si sono riempite di ragazze e ragazzi, di uomini e di donne di tutte le età che hanno voluto gridare “basta” allo sterminio dell’esercito israeliano nei territori di Gaza e della Cisgiordania. La carneficina quotidiana delle vite palestinesi, un crimine bestiale messo in atto dall’esercito israeliano, di fronte alla quale il diritto internazionale e il falso umanitarismo degli Stati hanno prodotto solo codardia e impotenza, mentre nelle vite delle persone reali ha scatenato una vera e propria rivolta di coscienze. Una presa di coscienza fatta di manifestazioni, presidi, scioperi, blocchi, azioni di pressione, assemblee ed incontri per porre fine ad ogni rapporto economico, politico, culturale e diplomatico con lo Stato di Israele e per accompagnare l’azione della Global Sumud Flotilla. In tante e tanti in piazza, la Flotilla in mare, ognuna e ognuno dove e come ha potuto.

Vag61 riapre nel momento in cui negli Usa Donald Trump “designa” il movimento “Antifa” come un’organizzazione terrorista e ne annuncia la messa al bando, seguito da Orban in Ungheria e dalla Camera bassa del parlamento olandese che ha approvato la proposta dell’estrema destra di Geert Wilders. Si tratta di un modo grezzo e opprimente per far fuori quell’universo di movimenti, collettivi, gruppi radicali, catalogati sotto quell’unica sigla, come un vero e proprio “nemico ideologico”, per colpire chiunque cerchi di riconoscere le strategie, le dinamiche e i nuovi modi di presentarsi del fascismo e non abbia rinunciato a combatterlo tutti i giorni.

Vag61 riapre a poche settimane dallo sgombero del Leoncavallo che, per la destra fascio-leghista al governo, è sempre stato un emblema, uno spauracchio simbolico, un’anomalia da ricondurre all’ordine. Così come i “centri sociali” sono altrettanti “nemici ideologici” (al ministero dell’Interno c’è già l’elenco di altri sgomberi), perché luoghi in cui l’aggregazione non passa attraverso le logiche di mercato, perché “residui di autonomia” che, in quanto tali, non possono essere tollerati.

Vag61 riapre mentre il DL Sicurezza è in piena applicazione anche qui a Bologna, con il prolungamento delle zone rosse, l’uso frequente del taser, la polizia in antisommossa che sostituisce l’ufficiale giudiziario negli sfratti per “morosità incolpevole” e butta per strada famiglie di lavoratori che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. E’ prevedibile una nuova stagione di sfratti e di sgomberi, sulla base di logiche da “esclusione & controllo”: con la copertura politica del DL Sicurezza le questure si sentiranno più forti nelle azioni repressive.

Vag61 riapre in una città dove la questione abitativa, da diritto difficile da rivendicare, è diventata un dramma sempre più angosciante. Dove ormai molti lavori vengono retribuiti con stipendi che fanno finire nella cosiddetta “fascia di povertà”. Certo, tutto questo deriva da anni di politiche neoliberiste, di vincoli finanziari e patti di stabilità che hanno trascinato intere fasce delle popolazioni europee verso una disoccupazione di massa e una precarietà generalizzata. Ma anche le scelte delle amministrazioni locali hanno contribuito al disastro. Sono stati distrutti a colpi di piccone le fondamenta dello stato sociale (dalla scuola all’edilizia pubblica, dall’assistenza alla sanità e alla previdenza), sono stati brutalmente massacrati i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e la copertura dei salari è stata ridotta ai minimi storici.

Vag61 riapre nella consapevolezza che in un periodo in cui si stanno estendendo i processi di imbarbarimento e di fascistizzazione socio-culturale, non possiamo permetterci il lusso di avere la memoria corta. Senza una memoria storica “partigiana” non si va da nessuna parte. E’ fondamentale recuperare, mantenere vivi e trasmettere tutti quei percorsi di lotta e di resistenza e che sono stati i migliori anticorpi ai peggiori rigurgiti nazifascisti

Vag61 riapre, ma non vuole essere la “riserva indiana” dove rifugiarsi dagli orrori del mondo. Vuole tornare ad essere il luogo dove, attraverso un progetto collettivo si sperimentano momenti di solidarietà, pratiche sociali dal basso e forme di autogestione. Uno spazio aperto verso percorsi di convergenza, come ci hanno insegnato gli operai e le operaie dell’ex Gkn nella loro lunga lotta.

Vag61 riapre nella convinzione che, alle pratiche di resistenza e di opposizione (oggi assolutamente necessarie), bisogna accompagnare riflessioni di prospettiva: è necessario imbastire ragionamenti e confronti sul futuro che ci aspetta. “Gettare il cuore oltre l’ostacolo per raccogliere i battiti del mondo” è un bello slogan che abbiamo letto sui muri di questa città. I modi e le pratiche con cui farlo dovranno essere parte del nostro lavoro di inchiesta e di ricerca sulle miserie del presente.

Vag61 riapre, torneranno a viverlo e ad attraversarlo realtà come il collettivo di Vag, il CentroDoc “Lorusso – Giuliani”, Zic.it, Smk factory, il Doposcuola solidale, Hacklabbo, Mediterranea. Poi se la nostra “flottiglia di terra” si allargherà ad altre sensibilità individuali e/o collettive dipenderà anche dai tanti compagni e dalle tante compagne che hanno riempito la sala e il cortile nelle decine di iniziative che abbiamo organizzato. Speriamo che continuiate a farlo, a partire dal prossimo sabato, il 27 settembre.

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Difendiamo la Global Sumud Flotilla sotto attacco!

MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE’025 alle 19,30 @ PIAZZA NETTUNO

Difendiamo la Global Sumud Flotilla sotto attacco!

Presidio mercoledì 24 settembre alle 19,30 in piazza del Nettuno.
Assemblea cittadina rimandata, scendiamo in piazza!

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Blocchiamo tutto – Assemblea cittadina

GIOVEDI’ 18 SETTEMBRE’025 alle 18,30 @ PIAZZA NETTUNO

Blocchiamo tutto – 22 settembre sciopero generale

Rompiamo l’assedio a Gaza

Difendiamo la Global Sumud Flotilla

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Gaza sta bruciando: scendi in piazza oggi

MARTEDI’ 16 SETTEMBRE’025 alle 19,30 @ PIAZZA NETTUNO

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2 agosto 2025 – La strage di Stato non è storia passata

SABATO 2 AGOSTO’025 alle 8,30 @ PIAZZA NETTUNO

Leggi il manifesto

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Un grande ponte di solidarietà tra la Bolognina e la Cirenaica!

Domenica 1 giugno al parco della Trilogia Navile si è costruita una giornata intensa, viva, piena di relazioni, complicità, musica, risate, parole, cibo condiviso e, soprattutto, solidarietà concreta. Un evento nato dal desiderio di non lasciare soli due spazi sociali fondamentali per la nostra città: Vag61, colpito recentemente da un incendio e ora costretto a una chiusura temporanea in attesa dei lavori di ripristino, ed Ex Centrale, che ha subito pochi giorni fa un furto e pesanti devastazioni.

Abbiamo voluto dire, forte e chiaro, che nulla può spegnere ciò che questi spazi rappresentano. Non sono solo mura, ma collettività, cuori pulsanti dei quartieri, luoghi da cui partire per costruire quotidianamente alternative reali, pratiche di resistenza quotidiana, di conflitto sociale, di pretesa, culture antifasciste e partigiane.

Mai come in questi giorni i nostri quartieri sentono il bisogno urgente di spazi, servizi e risorse. Sono questi i temi che sono emersi con forza durante l’assemblea di quartiere: questioni centrali su cui è necessario lavorare, pretendere, costruire insieme. Vag61 e l’Ex Centrale rappresentano proprio questo: luoghi di partecipazione e autogestione che traducono questi bisogni in pratiche concrete, rilanciando con determinazione la rivendicazione di ciò che ci serve davvero. Perché è da qui che si riparte: dai bisogni reali delle persone e dalla capacità collettiva di organizzarci per soddisfarli.

Questa domenica abbiamo costruito qualcosa di importante: banchetti, cucine e sport popolari, musica dal vivo, riflessioni, sguardi complici, la possibilità di organizzarci insieme. Non solo solidarietà, ma solidarietà attiva, azione concreta!

Questa primavera ci ha colpito duro, ma non ci ha piegato. Maledetta primavera, sì… ma anche straordinaria, perché ci ha ricordato chi siamo e cosa possiamo fare insieme. Ci sono cose che non bruciano, ci sono spazi che non chiudono. Avanti tutta!

Grazie a @lollosandrini.photos e @giulio.cicanese
per alcune delle foto: qui le immagini

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Su Zic.it / Si muova la città: il buio del Pratello non ci può inghiottire

Il racconto di Antigone sulle condizioni del carcere minorile è devastante. Le responsabilità del Governo sono innegabili. Ma Regione e Comune devono battere un colpo. E chi ha deciso di affiancare il sindaco nell’amministrazione della città dimostri che questo è utile perchè può tutelare delle giovani vite. Qui e ora.

Vai su Zic.it per leggere l’editoriale:
Si muova la città: il buio del Pratello non ci può inghiottire

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Contro il decreto Sicurezza – Fermiamo il governo Meloni

Lunedì 26 maggio ore 12 – Andiamo verso il Parlamento
Sabato 31 maggio ore 14 – Manifestazione nazionale a Roma

Il 26 maggio il Decreto Sicurezza passerà in discussione alla Camera. Dopo la trasformazione del DDL in Decreto, il Governo ha tempo fino al 12 giugno per approvare definitivamente la legge. È questo il poco tempo che ci separa dal progetto autoritario a cui sta lavorando il Governo fin dal suo insediamento. Ma non è questo il tempo dell’attesa o della rassegnazione, bensì quello in cui alzare la testa!

Il giorno 26 di maggio invitiamo deputati e deputate all’insubordinazione dentro l’aula. Mentre fuori mostreremo che questo paese non è silente. Quel giorno, mentre si consumerà questa forzatura autoritaria, vogliamo portare la nostra voce sotto il Parlamento e per arrivarci praticheremo, se necessario, le più sane forme di democrazia: il dissenso, la disobbedienza, la discussione in piazza, anche di fronte ai palazzi del potere.

Nello scontro con le politiche liberticide e antipopolari di questo Governo stanno nascendo coalizioni e alleanze. Il 26 maggio non ci gireremo dall’altra parte, andremo avanti, consci di poter costruire le condizioni per uscirne più forti di prima, con una rete, la Rete a Pieno Regime, che diventi uno spazio di opposizione sociale e politica al Governo Meloni.

Sabato 31 maggio ci sarà la manifestazione nazionale di massa a Roma. Camion e tir si stanno già preparando, pullman da tutte le città si stanno organizzando e ci aspetta una grande giornata di convergenza. Dalla Million Marijuana March, ai movimenti di lotta per la casa, da XR e tutte le realtà dell’attivismo climatico, il perimetro della rete sta esondando e coinvolge ora chiunque abbia in testa una idea di democrazia e di società diametralmente opposta a quella del Governo. A una settimana dal referendum, spazi sociali, movimenti, associazioni, realtà politiche e sindacali che hanno dato vita alla Rete stanno costruendo uno spazio di democrazia alternativa possibile. È tempo di riempirlo tutte e tutti insieme.

Ci vediamo a Roma il 26 e il 31 maggio.

La democrazia non si piega.

Rete No DDL Sicurezza

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Il cuore grande delle/gli operaie/i ex Gkn per Vag61

Ci sono gesti e parole in grado di illuminare anche i momenti più difficili, come quello che stiamo attraversando dopo l’incendio che ha sfiorato Vag61 nelle scorse settimane. Il gesto in questo caso è quello compiuto dal Collettivo di fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze che a poche ore dall’apertura della nostra raccolta fondi ci ha inviato una significativa donazione, aggiungendo la disponibilità a reperire tecnici in grado di contribuire ai lavori di ripristino.

Sì, proprio loro, le/gli operaie/i senza stipendio da lunghi mesi. Le/i lavoratrici/ori impegnate/i nella difficile campagna di finanziamento popolare della cooperativa Gff e quindi del progetto di reindustrializzazione partecipata dello stabilimento di Campi Bisenzio. In questa situazione non ci hanno pensato due volte a mandare un contributo a Vag61, accompagnato da parole di incoraggiamento che ci hanno commosso. Che ci hanno fatto bene. Che hanno dato un senso profondo a quei concetti che rimbalzano nelle assemblee ma che è spesso difficile tradurre in realtà. Solidarietà. Mutualismo. Convergenza.

Abbiamo deciso di parlare del gesto delle/i lavoratrici/ori ex Gkn perchè ha così tanto dire. Ma insieme a loro desideriamo ringraziare tutte/o coloro/i le/i quali si sono già attivate/i per darci una mano con un aiuto economico, collaborando ai lavori o mettendosi a disposizione per diffondere la raccolta fondi: le numerose realtà che quotidianamente attraversano gli spazi di Vag61, tante singole persone e molte esperienze collettive come ExCentrale, Casa del popolo di Ponticelli, Bolognina antifascista, Archivio via Avesella, Muay thai Vag61, Pratello R’Esiste, Centro sociale della pace, Nodi-Piani, Làbas, Circolo anarchico Berneri, Edera volley, Figurine forever… e ci scusiamo se mentre scriviamo ci stanno sfuggendo altre realtà.

La nostra raccolta fondi, intanto, va necessariamente avanti: qui tutte le info per contribure e invece qui le iniziative organizzate in città per sostenere le campagna.

Vag61 – Spazio libero autogestito

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Raccolta fondi per Vag61: la campagna in città

Le iniziative (in aggiornamento) a sostegno della raccolta fondi aperta per affrontare
le spese provocate dall’incendio che ha interessato Vag61:

Festa di solidarietà con Vag61
Martedì 17 giugno’025 alle 17 [foto]
@ Centro accoglienza Beltrame-Sabatucci / Mercato CampiAperti via P.Fabbri

Promuovono: Bel(le)trame Lab, Campi Aperti e Palestra popolare Cirenaica

Welcome to Italy
Mercoledì 4 giugno’025 alle 18,30
@ circolo Arci Guernelli (via Gandusio 6)

Promuove: Mediterranea Bologna

Maledetta primavera – Festa benefit per Vag61 e Ex Centrale
Domenica 1 giugno’025 dalle 16 [comunicato e foto]
@ parco della Trilogia Navile

Promuove: Bolognina Antifascista

Banchetto durante l’iniziativa:
Lavoro agricolo, migrazioni e controllo delle frontiere
Venerdì 30 maggio’025 alle 19
@ circolo Arci Ritmo Lento – Il Casalone (via San Donato 149)

Promuove: Camilla :: Emporio di comunità

Cena benefit per Vag61
Lunedì 26 maggio’025 alle 20,30
@ circolo anarchico Berneri, piazza di porta Santo Stefano 1

Promuove: circolo anarchico Berneri

Presentazione del libro “Non mi sono fatto niente.
Guerriglie, esodi, droghe, carceri” + Aperitivo benefit per Vag61
Domenica 18 maggio’025 alle 17,30 [foto]
@ Archivio storico dei movimenti (via Avesella 5/a)
Promuovono: Archivio via Avesella
e Centro di documentazione dei movimenti “Lorusso-Giuliani”

Karaoke di (maledetta) primavera – Benefit per Vag61
Sabato 17 maggio’025 alle 19,30 [foto]
@ Centro sociale della pace (via del Pratello 53)
Promuovono: Centro sociale della pace, Pratello R’Esiste, Brigata cucina Pratello

Maledetta primavera: combattiamo per Vag61
Sabato 17 maggio’025 dalle 10,30 [foto]
@ parco Savena (sotto il ponte di via Libia)
Promuove: Muay thai Vag61


Qui si parla dell’incendio e della raccolta fondi per i costi di ripristino:

Vag61 lambito e fermato dall’incendio:
un crowdfunding per sostenere il centro sociale

Radio Città Fujiko (14/5/25)

Incendio al Vag61: molti danni e attività sospese
Partito un crowdfunding

Zero Bologna (12/5/25)

Vag61 e lo stop alle attività a causa di un incendio:
cosa è successo e come dare una mano

Zeroincondotta (8/5/25)

Corriere di BolognaBologna Todayil Resto del Carlino
(2/5/25)

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Solidarietà a ExCentrale, sempre viva l’autogestione!

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle/i compagne/i di ExCentrale, che stamattina hanno trovato i locali di via Corticella 129 devastati. Gli spazi liberati, recuperati e autogestiti non si toccano! 

Proprio le/gli attiviste/i di ExCentrale sono state tra le/i prime/i ad esprimerci il loro vicinanza dopo l’incendio che lo scorso 1 maggio ha interessato Vag61, dandosi subito da fare per darci una mano. Ora è a loro che è giusto mostrare vicinanza e lo facciamo, intanto, rilanciando l’appuntamento dell’assemblea di quartiere che si terrà domani alle 18,30 al Fondo Comini. 

Siamo certe/i che questo episodio, per quanto grave, non scalfirà la determinazione con cui ogni giorno le/i compagne/i di ExCentrale si impegnano e si mettono in gioco per una città più giusta e solidale!

Vag61 – Spazio libero autogestito

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Il tuo aiuto è importante: sostieni Vag61!

Dopo l’incendio che ha interessato l’esterno di Vag61, ce la stiamo mettendo tutta per riaprire il prima possibile lo spazio libero autogestito di via Paolo Fabbri 110. Ma questo ci costringe anche a fare i conti anche con una serie di spese importanti da sostenere, per una realtà come la nostra che vive grazie all’autofinanziamento.

Ogni contributo è prezioso! Se vuoi darci una mano a coprire i costi di ripristino, puoi:

# eseguire un bonifico sul conto conto corrente IT11M0501802400000011132917 intestandolo a Vag61 – Aps

# fare un versamento tramite PayPal: clicca qui

# partecipare alle iniziative benefit organizzate in città ed effettuare una donazione nelle occasioni in cui Vag61 è presente con un banchetto: vedi qui

# destinare il 5×1000: compilando la dichiarazione dei redditi, firma nel riquadro dedicato alle associazioni di promozione sociale e inserisci CF: 91241310373

Liberare spazi, condividere saperi: moltiplicare resistenze!

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La scintilla! Vag61 si ferma, Vag61 ripartirà: aggiornamenti e come darci una mano

Dove eravamo rimaste/i? Ahinoi, all’incendio che l’1 maggio ha interessato l’esterno di Vag61, forse favorito dai piumini dei pioppi che abbondano in Cirenaica e che a quanto pare hanno ‘colpito’ anche in altre parti della città. Da quel giorno abbiamo fermato le macchine per comprendere meglio le conseguenze dell’accaduto: quello che oggi siamo costrette/i a comunicare è che tutte le attività e le iniziative che normalmente animano i nostri spazi sono sospese e al momento non sappiamo quando potranno riprendere. E fa male. Cavolo, se fa male.

Ma è questa la situazione con cui, purtroppo, dobbiamo fare i conti. Se è vero che le fiamme hanno solo sfiorato l’immobile, infatti, tanto è bastato per lasciare qualche danno esterno, far rompere diverse finestre e soprattutto creare problemi all’impiantistica. Tutto questo rende lo spazio non utilizzabile, costringe i progetti che quotidianamente vivono nello spazio a riorganizzarsi temporaneamente e ci obbliga a rimandare gli eventi già programmati o in cantiere.

Ci spiace, in particolare, dover comunicare il rinvio di “Li/ber – Festival di vini e libri non omologati”, che si sarebbe dovuto svolgere l’8, il 17 e il 18 maggio insieme ad una bellissima brigata di autrici/ori e produttrici/ori. Ci rifaremo!

Nel frattempo, però, dovremo ripulire e sistemare, riparare e ripartire. Ci sarà un bel po’ di lavoro da fare per rendere i locali di Vag61 di nuovo accoglienti e avremo costi importanti da sostenere, per una realtà autogestita come la nostra che affronta tutte le spese basandosi sull’autofinanziamento.

Se ci saranno occasioni in cui darci una mano nelle attività di ripristino, le segnaleremo. Ma intanto chiunque può stare al nostro fianco in questa fase complessa, già da subito, contribuendo a coprire le spese. E’ possibile effettuare una donazione tramite bonifico, Paypal e 5×1000: tutte le informazioni in questa pagina.

Nel frattempo, rivolgiamo ancora un grande grazie a tutte le singole persone e alle esperienze collettive che nel giro di pochissimo tempo hanno fatto sentire la propria vicinanza e si sono offerte di aiutare il nostro spazio libero autogestito a rimettersi in sesto.

Chi invece ha avuto notizia dell’incendio senza conoscere Vag61 e volesse saperne di più, può trovare qui un racconto di un’avventura iniziata oltre vent’anni fa per “liberare spazi, condividere saperi: moltiplicare resistenze!”.

E ora? E’ il momento di stringere i denti. Ma dalla sua nascita Vag61 ne ha viste tante e ha sempre trovato la forza di reagire davanti alle difficoltà. Faremo tutto il possibile perchè sia così anche questa volta: grazie al cuore grande di chi si autorganizza e lotta, all’energia delle molteplici realtà che attraversano via Paolo Fabbri 110 e al calore di quella importante parte di città che frequenta gli spazi autogestiti perchè sa bene quanto rappresentino una ricchezza per la collettività.

Adelante, ci vediamo presto!

Vag61

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Su Zic.it / Quelli che fanno il ponte… Quelli che fanno il tram

Santificano poche feste, non si conoscono i loro turni e i loro orari, ma nemmeno i loro salari. Quando non lavorano dove abitano a Bologna? Nel manifesto del Comune per il 1° maggio si parla di “lavoro dignitoso per tutti/e”, la vita che fanno gli operai dei cantieri della tranvia ha questa caratteristica?

Vai su Zic.it per leggere l’editoriale:
Quelli che fanno il ponte… Quelli che fanno il tram

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Bologna è antifascista

Bologna è antifascista

Un 25 aprile tutt’altro che di rito ha visto nella giornata di ieri Bologna divenire intreccio di quartieri, iniziative, soggettività partigiane. Senza soluzione di continuità, il corteo, partito dalla Bolognina e terminato nelle strade del Pratello, è stato capace non solo di valorizzare e connettere due momenti di festa antifascista, ma di dar voce a una pluralità di bisogni e desideri dissidenti contro questa congiuntura di guerra. Migliaia di giovani e giovanissime, infatti, hanno animato lo svolgersi della manifestazione con il proprio entusiasmo, la propria rabbia gioiosa, determinando un vastissimo terreno dello scontro: dall’attacco immediato al piano di ReArm Europe alla pretesa di ricchezza e benessere socio-climatico per i nostri territori, dall’attacco a ogni forma di violenza patriarcale o transfobica alla pretesa senza se e senza ma della Palestina libera.

Liberazione oggi vuol dire, inevitabilmente, esistere in forme dissidenti, attivarci con modalità indecorose, rifiutare la sobrietà insita nella ‘pace dei padroni’ rivendicandoci il fuoco di chi arde di passione partigiana contro guerre, oppressioni, povertà.

Alla lotta!

Foto di:
@michele_lapini_photo
@margheritacaprilli
@sander_bbz

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Su Zic.it / Con l’anima in spalla… noi siamo Sandokan

In migliaia, tantissime/i giovani… anzi giovanissime/i… I colori della manifestazione del 25 aprile sono quelli variegati delle ciocche dei capelli delle ragazze e dei ragazzi e quelli della Palestina. Un’esondazione, contro il fascismo di ieri e i fascismi di oggi.

Vai su Zic.it per leggere l’articolo:
Con l’anima in spalla… noi siamo Sandokan

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