VENERDI’ 11 LUGLIO’025 ALLE 19 NEL CORTILE DI VAG61
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La Bandiga è un’usanza antica dei nostri territori, è un modo di festeggiare il compimento dei lavori per la ristrutturazione o la realizzazione di una nuova casa. Alla festa vengono chiamate/i tutte/i coloro che hanno fatto parte della compagnia che ha portato a termine l’opera. È l’occasione per riunirsi e condividere la gioia del traguardo raggiunto.
Allo stesso modo, le compagne e i compagni di Vag61 chiamano a raccolta i tanti e le tante che, dopo l’incendio del maggio scorso che ha colpito il nostro spazio autogestito, hanno contribuito, con forme variegate, a un grande moto di solidarietà.
Venerdì 11 luglio, dalle 19 alle 23, il cortile di Vag ospiterà una Bandiga un po’ anomala: oltre alla festa, alla musica, al buon cibo, torneremo a circolare le parole.
Sarà un momento di “restituzione” e ringraziamento alle tante realtà collettive e alle singole persone che ci hanno supportate in questi mesi di chiusura forzata. E ci sarà la possibilità di aggiornare tutte e tutti sullo stato di avanzamento dei lavori per l’effettiva riapertura a settembre.
Sarà una festa “preventiva” per auspicare una nuova stagione ricca di iniziative e progetti politici, culturali e sociali, per ribadire la “necessità” di Vag come spazio di comunicazione, di movimento, di solidarietà e di libertà.
Di solito, quando i muratori terminavano la posa delle tegole, prima della Bandiga, una bandiera veniva fatta sventolare sul nuovo edificio, anche sui muri di Vag l’11 luglio sventoleranno alcune bandiere, quella dell´antifascismo (sentimento da sempre presente in via Paolo Fabbri), quella della Palestina (a fianco del suo popolo che resiste contro il genocidio israeliano), quella del Rojava (sempre con la resistenza kurda), quella dell’Insorgiamo del Collettivo di fabbrica dell’ex Gkn.
Cosa sia la “casa aperta” di Vag in molte e molti lo sanno, l’11 luglio lo vorremmo ribadire col programma della serata:
– alle 19: “Genova per chi non c’era”, incontro a cura del Centro di documentazione “F.Lorusso-C.Giuliani” con Carlo Bachschmidt (documentarista e regista del film “Black Block”), Angelo Miotto (autore del libro “2001-2021. Genova per chi non c’era” edito da Altreconomia), Giulia Carati (autrice di una tesi sugli omicidi di Francesco Lorusso e Carlo Giuliani), Elena Giuliani (presidente del Comitato Piazza Carlo Giuliani, in collegamento). Verrà allestita una mostra sulle giornate di Genova 2001 contro il G8.
– alle 20: cena a cura della Brigata cucinieri della Cirenaica
– per tutta la serata: degustazioni di vini naturali, a cura dell’Azienda agricola Pizzillo Emanuele (dalla Campania)
– alle ore 21,30: dj set a cura di Bologna Calibro 7 Pollici & Quigz
Verrà allestita inoltre “Genova 2001, una ferita aperta”, mostra fotografica dei workshop di fotografia sociale con Giulio Di Meo in collaborazione con il Comitato Piazza Carlo Giuliani onlus e Vag61