In giorni caratterizzati da un ampio e diffuso dibattito sulle manganellate di Pisa, ma anche di Firenze, di Catania, di Napoli, di Torino, di Bologna etc in città arriva puntuale l’ennesima misura repressiva nei confronti di sei attivist* che hanno partecipato al presidio contro lo sgombero dell’occupazione di uno stabile vuoto di proprietà della chiesa in via Mazzini. A noi non sorprendono le cariche di Pisa, semmai ci sorprende chi si sorprende. Il ruolo dello Stato di fronte alle mobilitazioni sociali e alle lotte è sempre stato quello repressivo. Non bisogna andare troppo in là per ricordare le cariche da dietro su via Irnerio dopo il doppio sgombero di via Corticella e dello studentato Glitch e fare l’elenco sarebbe troppo lungo. Quello che non cambia è la nostra ferma solidarietà e complicità con chi lotta ogni giorno per rendere Bologna una città più accogliente e solidale, con chi sottrae spazio al profitto per restituirlo alla collettività.
Non ci interessano le dichiarazioni d’intenti, ci basta vedere i fatti per scegliere da che parte stare. Alla lotta.
Vag61 – Spazio libero autogestito