La radicalità narrativa di Valerio Evangelisti

VENERDI’ 24 GIUGNO’022 alle 18,30

> Foto della serata: qui // Video di Dosio, Quadruppani e Prunetti: su Zic.it

Venerdì 24 giugno a Vag61 (via Paolo Fabbri 110) ci saranno diversi momenti per ricordare Valerio Evangelisti:

– alle 18,30: incontro con la partecipazione di Paola Papetti (casa editrice Odoya), Alberto Sebastiani (ricercatore e giornalista, autore del libro “Nicolas Eymerich. Il lettore e l’immaginario in Valerio Evangelisti”),  Mauro Baldrati (scrittore e redattore di Carmilla). Ci saranno testimonianze video di Nicoletta Dosio, Serge Quadruppani e Alberto Prunetti.

– alle 20,15: cena sociale

– alle 21,30: reading con letture di testi di Valerio Evangelisti e accompagnamento musicale

– a seguire: concerto live dei Les Touches Louches (gipsy swing, klezmer e musiche dal Mediterraneo)

– durante la serata: selezione di vini naturali. In una serata dedicata a Valerio Evangelisti non può mancare qualche brindisi di quelli buoni: vi aspettiamo con un’ottima selezione di vini naturali. Bianchi, rossi, rosati e rifermentati dalla Campania daranno un tocco in più di gusto e brio al ricco programma dell’iniziativa.

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Sono passati due mesi dalla morte di Valerio Evangelisti, dovremo essere noi (tutti quelli che da lui in vita hanno ricevuto tanto) a far sì che le sue opere continuino a parlare.
Valerio resterà a lungo uno dei più grandi autori italiani, uno scrittore capace di farsi leggere – e tanto! e bene! – anche da lettori non avvezzi a seguire cicli narrativi.

Loriano Macchiavelli lo scorso 24 aprile sul suo sito ha scritto: “Eri il più bravo di tutti noi. Lo sarai per sempre”.

Sandro Moiso, della redazione di Carmilla, così l’ha descritto: “E’ stato un militante della letteratura, capace di raccontare episodi dimenticati della storia e di spiegare l’affermazione del capitalismo come sistema che regola i rapporti sociali tramite metafore racchiuse nelle sue saghe”.

Con le sue opere Valerio Evangelisti ha prodotto una vera e propria “resistenza dell’immaginario”.

In anni in cui le riviste specializzate italiane stavano chiudendo una dopo l’altra, Evangelisti con Carmilla ha contribuito a creare uno spazio e a dare rilevanza a quegli argomenti e a quelle scritture che il dibattito ufficiale italiano aveva negato per decenni. Non sappiamo se Bologna dedicherà mai una strada, una piazza, un giardino o una sala pubblica a Valerio Evangelisti. La “città ufficiale” lo commemori (se lo farà) come meglio crede, ma gli spazi autogestiti, i collettivi, le organizzazioni politiche, gli archivi di movimento, i gruppi di base che Evangelisti ha frequentato e sostenuto debbono tenere vivi i suoi scritti e le sue idee, debbono continuare a far circolare i suoi libri, per il valore “universale” che rappresentano nella storia delle “classi oppresse”.

Vag61 è un luogo che Valerio Evangelisti ha attraversato e aiutato con iniziative, presentazioni di suoi libri, festival letterari e prese di posizione politiche. Per queste ragioni e anche perché a Valerio eravamo legati e gli volevamo un gran bene, che abbiamo deciso di organizzare per venerdì 24 giugno un primo evento per ricordarlo e per lanciare per l’autunno una serie di iniziative che tentino di descrivere la sua “impegnativa figura”.

Gli eventi autunnali si suddividerebbero su:

Valerio Evangelisti e la sua produzione letteraria, invitando amici e colleghi scrittori;

Valerio Evangelisti e l’esperienza di Carmilla e di altre riviste a cui ha partecipato;

Valerio Evangelisti come critico letterario e come storico, prendendo in esame tre testi come “Gli sbirri alla Lanterna” (Derive Approdi) “Il gallo rosso” e “Storia del Partito Socialista rivoluzionario” (Odoya);

Valerio Evangelisti e la sua lunga militanza politica.

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