VENERDI’ 26 NOVEMBRE’021 alle 19,30
ll Centro di documentazione dei movimenti “F.Lorusso-C.Giuliani”, insieme allo Spazio libero autogestito Vag61, presenterà il volume “L’Adria. Storia di un amore partigiano” di Bruno Giorgini (Edizioni Pendragon). Partecipano, oltre all’autore, Beppe Ramina (giornalista) e Chiara Di Stefano (CentroDoc “Lorusso-Giuliani”).
– alle 19,30: inizio presentazione
– alle 20,30: cena sociale
NB: la serata sarà fino a esaurimento posti e si terrà all’interno dello spazio. Inoltre, chiediamo a chi intende frequentare gli spazi di Vag61 di farlo osservando alcune precauzioni, come l’uso della mascherina, il distanziamento fisico e il rispetto della disposizione dello spazio.
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In questo libro è racchiusa una storia familiare, tra passione politica e amori clandestini che si consumano sullo sfondo della guerra di Liberazione. Tra fascismo e socialismo la voce dei diseredati romagnoli risuona forte e chiara nel libro, come il grido di chi resiste e la violenza di chi offende. Una narrazione potente che ci trasporta nel mondo delle battaglie partigiane, quando si sapeva che era possibile morire per un ideale. Quando la vita aveva valori: dignità, coraggio, fedeltà, ma anche amore e amicizia. Una vita vera, quella dell’Adria, degna di essere raccontata. Nel libro sono narrati episodi della sua vita di comunista e l’entrata di Adria nei Gap di Ravenna, le azioni clandestine per colpire i nazifascisti senza tregua.
Bruno Giorgini è attualmente ricercatore universitario di Fisica ha studiato i buchi neri, le onde gravitazionali e il cosmo, scendendo poi dal cielo sulla terra con la teoria delle fratture, i sistemi complessi e la fisica della città. Da ragazzo ha avuto la fortuna di crescere in una famiglia antifascista e comunista da parte di madre e di padre. Da giovane ha praticato molti stravizi rivoluzionari: è stato uno dei militanti più attivi di Lotta continua in Emilia Romagna. Per la rivolta del marzo 77 è stato latitante in Francia. Ha parlato spesso dai microfoni di Radio Alice e Radio Città. E’ stato per molti anni corrispondente da Parigi di Radio Popolare di Milano, poi direttore responsabile della Radio milanese. Ha fatto parte della cooperativa editoriale bolognese Agalev per cui pubblicò il romanzo “Antraciti”. Adesso collabora alla rivista “L’inchiesta”.