Da giorni la zona di San Didero in Val di Susa è militarizzata per sgomberare il presidio NoTav sul terreno dove dovrebbe sorgere l’autoporto. Un’ennesima opera inutile e dannosa che consuma suolo e impoverisce il territorio. Dopo mesi di occupazione per difendere quel polmone verde, decine di blindati e centinaia di celerini hanno iniziato lo sgombero del presidio, incontrando però la resistenza del movimento NoTav. L’ennesima colata di cemento che dimostra come di governo in governo, l’ambiente e i territori siano solamente spugne da strizzare per gli interessi economici e politici. La tenacia della resistenza popolare in un momento delicato per tutte e tutti noi, dimostra che la lotta rappresenta l’unica via d’uscita collettiva alla crisi ambientale e sociale. Siamo vicini al movimento NoTav, a Giovanna ferita al volto da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, a Dana uscita dal carcere ma non ancora libera, e a tutte le persone che con il corpo e il cuore resistono e si ribellano. Avanti NoTav, fino alla vittoria!
Vag61 – Spazio libero autogestito