Condividiamo il comunicato diffuso dall’Assemblea per la Salute del Territorio dopo l’iniziativa pubblica del 20 febbraio in piazza del Nettuno
Una sfida per la città del futuro
Sabato 20 c’è stata una nuova partecipata assemblea pubblica del nostro percorso in piazza del Nettuno, prima che la nostra regione tornasse nuovamente in zona arancione per l’aumento dei contagi, i problemi del sistema sanitario, e il fallimento nelle politiche di tracciamento. Tutti elementi che ci spingono ancora di più a rilanciare l’importanza di costruire nuovi percorsi che sul tema della salute siano in grado di aprire spazi di intervento sociale, costruiscano nuovi concetti di salute, e siano in grado di elaborare una nuova visione e delle nuove sperimentazioni.
Nell’assemblea gli interventi hanno iniziato a misurarsi sulle idee per la Carta della salute di Bologna, uno strumento con cui vogliamo elaborare una critica puntuale dell’attuale organizzazione del sistema sanitario e rilanciare una prospettiva differente e alternativa per il futuro della salute per la nostra città. Tante le esperienze che lavorano quotidianamente sul territorio, negli ospedali, nelle case dalla salute, nella ricerca sanitaria, reti di mutualismo e ambulatori autogestiti, forme di sindacalismo e organizzazioni che operano nei servizi sanitari, che hanno preso parola e che nelle prossime settimane scriveranno collettivamente la Carta a partire da quattro macro-assi: questione pubblico/privato e regionalizzazione; prossimità e partecipazione; il lavoro nel sistema sanitario; la questione pandemica.
Essendo il 20 febbraio inoltre l’anniversario della scoperta del “paziente uno” italiano, contemporaneamente a Bologna in tante altre piazze d’Italia, davanti a ospedali e presidi sanitari, avvenivano presidi e assemblee,in una giornata coordinata dall’associazione Medicina Democratica e dalla campagna Dico32. A Bologna all’interno di questo contesto abbiamo attrezzato anche un banchetto da cui era possibile collegarsi via web per sottoscrivere la raccolta firme europea contro la proprietà intellettuale dei vaccini ANTI-COVID 19 per garantire una possibilità di accesso equa e paritaria a tutti i paesi del mondo e contro i profitti sulla salute delle grandi industrie farmaceutiche private.
La prima stesura della Carta verrà portata in piazza sabato 27 marzo, con una manifestazione cittadina che la presenterà pubblicamente e rilancerà il percorso di mobilitazione e la costruzione di rete trasversale tra operatici e operatori del sistema sanitario, esperienze sulla salute, e cittadinanza. Dall’assemblea è stata inoltre lanciata l’importanza di partecipare alla data femminista dell’8 marzo e allo sciopero del settore sanitario del 26 marzo. È inoltre in costruzione un grande convegno per il 28 marzo che ci vedrà come promotori.
Avanti con questa mobilitazione per la salute di Bologna!
Assemblea per la Salute del Territorio