VENERDI’ 1 GIUGNO’018 dalle 19
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Il CentroDoc “F.Lorusso e C.Giuliani” organizza una serata di chiacchiere, musiche, filmati, panini, paste e bevute per andare oltre a “formidabili quegli anni”.
– dalle 19: mostra di manifesti in serigrafia del Centro Stampa del Movimento Studentesco
– alle 19,30: proiezione di “Direzioni diverse”, docufilm sulla strage di piazza della Loggia, con la presenza di uno degli autori [info]
– alle 20,30: cena sociale di autofinanziamento
– alle 22: “I Carrelli Elevatori” in concerto [info]
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Un vecchio saggio diceva che “la memoria è la fonte della liberazione, mentre l’oblio è la radice dell’esilio”.
L’oblio è qualcosa che bisogna evitare, col passare del tempo si dimentica o si ricordano gli eventi in modo errato o confuso. E solo con la memoria, con la trasmissione del racconto degli eventi che si può evitare che tutto venga confuso, impastato, reso nebuloso per invertire anche le parti o minimizzare l’importanza di quegli anni.
Provate a leggere le rievocazioni del ‘68 di cui sono piene le pagine dei giornali o gli schermi delle tv: gli zii e i padri dei giovani d’oggi rimarcano la mitologia di quei giorni e, nello stesso tempo, chiedono scusa per aver colonizzato le generazioni successive. Non hanno occupato solo la realtà, ma anche la dimensione simbolica della politica. I ricordi. I significati. Così che i meccanismi sociali, per inerzia, spingono i giovani verso uno stato passivo, deresponsabilizzato, dove le scelte da adulti possono essere rinviate fino ad età inverosimili. Non si sa cosa sia peggio: se questa overdose da reduci, o l’impossibilità (di fatto) ad essere reduci da qualcosa. Fateci sapere.
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Intanto…
per entrare nel clima della serata sorbitevi questa cronistoria alla bolognese:
“La folle aggressione degli estremisti filo-cinesi”
Rassegna stampa di un anno particolare: il ’68
“Licenziamenti alla Casaralta”, “Si approssimano i lavori di restauro della Motagnola”; sembrano titoli di oggi e invece li abbiamo scovati tra le cronache locali di trent’anni fa. Corsi e ricorsi storici si intrecciano all’approssimarsi della ricorrenza dell’”annus mirabilis” ‘68.
Certo molte cose sono cambiate (basti pensare che, solo 4 anni prima il Bologna aveva vinto lo scudetto e, a quei tempi, lottava per lrestare nelle prime cinque posizioni in classifica).
Ecco una breve storia ragionata di quell’anno terribilis, tenendo presente che a Bologna i primi vagiti del movimento sono riconducibili all’anno 1967.
21/5/67 Manifestazione pacifista per il Vietnam, scontri fra la polizia e i dimostranti davanti al Carlino; in seguito, 12 manifestanti caricati dalla polizia scontano 4 mesi di reclusione.
22/5/67 Il Carlino, oltre a fornire un personalissimo resoconto dell’accaduto, denuncia «la folle aggressione attuata da estremisti filo-cinesi».
Gennaio ‘68 L’anno comincia con un terremoto, questa volta di natura geologica, in Sicilia. Bologna accoglie 1200 profughi siciliani.
9/2 “Legame di sangue” con il Vietnam. Nelle sezioni del PCI si raccolgono 50 litri di plasma da donare ai “compagni della resistenza Vietnamita”.
14/2 Occupata Magistero, poi Lettere, Fisica a causa della “controriforma” Gui del sistema universitario, «l’unica risposta è la lotta».
14/3 Gli studenti Franco Berardi”Bifo” e Roberto Grandi (in anni recenti assessore alla Cultura), in un dibattito alla Bolognina, affermano che è necessario creare «un rapporto organico con la classe operaia». Dicono che da quella assemblea siano state gettate le premesse per l’“autunno caldo”.
Marzo- Aprile Si organizzano controcorsi sull’autoritarismo accademico, dibattiti di livello ai quali intervengono , fra gli altri, Dale Smith, leader di Black power.
Jean-Paul Sartre, di passaggio a Bologna, esprime il suo appoggio al movimento studentesco.
20/3 Gli studenti di Medicina dimostrano, anche con inchieste dirette nelle fabbriche, che la vera medicina del lavoro è ancora “tutta da scrivere”.
23/3 Si dimette il rettore Battaglia, sull’onda d’urto dell’insorgente movimento studentesco.
27/3 La voce dell’Altr’America : la John Hopkins (l’università americana di via Belmeloro, n.d.r.) manifesta insiema agli studenti medi per «l’aggravarsi della violenza contro il Vietnam e i popoli oppressi».
20/4 Prime vittorie del Movimento: maggiore democratizzazione dell’Ateneo, disponibilità di aule e fondi per gli studenti.
21/6 L’occupazione delle camicerie Pancaldi per i “ritmi di lavoro insostenibili” suscita la “calorosa solidarietà” della città. Le 400 “Pancaldine” occupano per 46 giorni filati fino alla positiva risoluzione della vertenza. Nell’Autunno successivo occupazione alla Ducati Meccanica.
18/8 Dario Fo e Franca Rame inaugurano un circuito teatrale “alternativo” nelle case del popolo, nei circoli ARCI e nelle scuole dell’Emilia Romagna.
29/10 Occupata Economia, poi Giurisprudenza e Scienze Politiche contro il “Piano Andreatta” che, si legge nei documenti del movimento, intende formare un’Università di “tecnici e di burocrati”. Il professor Ciusa (Economia) in una colluttazione aggredisce uno studente e un assistente.
7/11 “Repressione brutale” della polizia ad uno sciopero nelle scuole superiori di Imola e al “Galvani”. “Il manganello inaugura l’anno scolastico” scrivono gli studenti medi. Segue un’ondata di manifestazioni che dura svariati giorni.
3/12 Inaugurazione dell’anno accademico all’insegna della richiesta di un “presalario generalizzato”.
18/12 Nove mesi di carcere a due militanti marxisti-leninisti Gianni Montanari e Pietro Ortolani per “apologia e propaganda sovversiva”.