Il 17 gennaio abbiamo ospitato Sante Notarnicola per la presentazione della sua ultima antologia di poesie, “L’anima e il muro” (Odradek), arricchita da un’introduzione di Daniele Orlandi ed impreziosita dai disegni di Marco Perroni. Sante “operaio, comunista, rapinatore di banche, carcerato, scrittore, poeta” racconta se stesso, racconta una generazione e racconta un pezzo di storia: la rottura con il Pci, la banda Cavallero, l’ergastolo, le lotte in prigione. “Ragazzi, la vostra vita sta diventando un carcere. Bisogna organizzarsi”. Sui NoTav “si sta facendo un gioco sporco”.Il 41 bis? “Una cosa clamorosa, brutta, lurida e fascista”. Mentre il Pd “sta ricreando la Dc” ed i grillini “dovrebbero almeno cominciare a pensare con la propria testa”. E poi “piazza Statuto, dove tutto incominciò”. A Favignana “mediai durante il sequestro di Giovanni Falcone. E lui…”. Infine, la campagna per la scarcerazione di Prospero Gallinari: “Serviva coraggio, lo trovai in Zic”.
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