“Ah, signora mia, ma dove siamo andati a finire? Vede che brutta gente che gira in quartiere?”. E la vicina: “Guardi, non ne parliamo. Io ho perfino paura ad uscire di casa, quando li vedo per strada”. Due sere fa, in Cirenaica, girava proprio della pessima gente. Brutte facce che hanno spaventato gli abitanti del quartiere, costretti a subire queste sgradevoli presenze. Una ventata di vero “degrado” che, per una serata, ha reso la zona decisamente più insicura. Ci riferiamo, ovviamente, alla “notte verde” messa in scena dalla Lega nord. Qualcosa a metà tra un corteo e una ronda, di quelle che al Carroccio sono tanto care, a cui hanno preso parte meno di 15 piccoli Calderoli. Una manifestazione “contro la presenza degli zingari in quartiere” che, manco a dirlo, si è svolta nel totale disinteresse del quartiere. Una pagliacciata più patetica che divertente, accompagnata da uno spropositato spiegamento di Polizia e Vigili urbani: uno spreco insensato di risorse pubbliche, per giunta.
Quando i piccoli Calderoli hanno imboccato via Paolo Fabbri, la puzza di razzismo è arrivata anche da noi. Attivisti e frequentatori di Vag61 si sono radunati all’ingresso del cortile per mostrare tutto il proprio disprezzo ai clown in camicia verde ma, improvvisamente, la ronda ha deviato dal percorso preannunciato per proseguire altrove la carnevalata. Gli impavidi piccoli Calderoli, evidentemente, avranno pensato che non era il caso di rimediare, oltre al misero flop, anche una contestazione.
In Cirenaica non c’è posto per il razzismo e le politiche securitarie propagandate dalla Lega. I piccoli Calderoli se ne facciano una ragione e passino pure le prossime serate a casa, magari leggendo un buon libro, che può solo far loro bene.
P.S. Se il verde padano proprio non dona al quartiere, per quello degli alberi è tutta un’altra storia. E’ davvero una brutta sorpresa, dunque, quella che è stata riservata ieri mattina agli abitanti della Cirenaica che si sono svegliati trovando numerosi alberi abbattuti nella zona dell’ex Veneta. Dopo la sparizione del giardino di via Barontini, così, il quartiere perde un altro pezzo di verde e il Quartiere non ha neanche ritenuto di doverne informare preventivamente i residenti. Anche questo, ahinoi, è vero “degrado”. Sarà anche vero che si prevede la sostituzione degli alberi abbattuti con nuove piante, ma non si poteva cercare una soluzione più graduale e meno traumatica? E quanto ci vorrà perchè, una volta piantati i nuovi alberi, si possa davvero parlare di un parco fruibile da persone e animali? E meno male che a guidare l’amministrazione di quartiere c’è un’esponente di un partito che si chiama Sinistra, ecologia e libertà…
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