Torna il Tinello: “Noi sudditi… e il debito sovrano? …nahhhhh!!!!!”

VENERDI’ 28 OTTOBRE’011 dalle 20

Spettacolo teatral/demenziale che riporta finalmente la Compagnia del Tinello a Vag61, in via Paolo Fabbri 110.  Dalle 20 in cena a sorpresa. Alle 21,30 spettacolo di varia umanità.   In un tinello, colpito e smembrato dalla crisi, un gruppo di strani personaggi, quasi sempre fuori tono, si affida ai miracoli di Santa Insolvenza per non finire in una “messa in mora”.

Uno spettacolo che va preso col “beneficio d’inventario”, pieno di una comicità “fredda” che vorrebbe “congelare il debito”, ma che rischia di portare sotto lo zero solo le vostre risate.

Meno male che nel cucinotto, insieme all’eterna pancetta, sta soffriggendo il Ragù di Draghi, che condirà un piatto di pasta che si potrà buttare nello stomaco. Si tratta di un sugo ibrido e composito, tassativamente etero/carnivoro, che, come i Draghi, prende a prestito le caratteristiche di nove animali: la testa del cammello, le corna del cervo, gli occhi del coniglio, le orecchie della mucca, il corpo della lucertola, il ventre della rana, le scaglie della carpa, le zampe della tigre, gli artigli dell’aquila.

Per i vegetariani, invece, verrà proposta la prelibatezza dei “tagliolini all’odore degli zampetti d’anguilla”.

In questa esilarante serata saranno con noi:

– Trans-sistor, replicante trans/cyborg, che si alimenta di BIL (Brodetto Interno Lardo), specialista in “dichiarazioni d’amore” e in “dichiarazioni dei redditi” .

– Lupa Belsito, presentatrice e guida teatrale, esperta in uscite dal “vicolo cieco”. Solo lei ha ben chiaro in mente che, ormai, ne uccide più il fixing che la spada.

– Il Dottor Sbaiucchèr, esperto in “pieghe della storia”. La finanza è il suo alibi perfetto: «Se vi accusano di qualcosa, voi rispondete: “sono innocente, a quell’ora ero a Wall Street, ho tutte le borse del mondo pronte a testimoniarlo”». Dice anche: «francamente non so cosa sia la morte, mentre per i miei creditori è una cosa maledettamente seria, soprattutto se fosse la mia».

– Fuck/totum, l’evoluzione precaria dell’operaio dei mille mestieri di “negriana memoria”, ma pure nipote del ferrarese “Fag tot mi” e cugino del bolognese “A fag incosa me”. La sua frase ad effetto è: «In un paese dove la realtà sodomizza la fantasia, girare con le spalle al muro può essere un’opportunità… ma non per tutti».

– Brunetta Brunetta, figlia precaria di un ministro pugnetta che, da piccola, quando la nonna li invitava a cena, le rubava sempre il seggiolone e gli omogeneizzati Plasmon. Imparando a memoria una massima di Arthur Bloch (quello della legge di Murphy) con lo zio è sempre andata d’accordo: «Non litigate mai con un cretino, qualcuno potrebbe non accorgersi della differenza».

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