Vocazione rivoluzionaria. ‘O Zulù, l’autobiografia mai autorizzata di Luca Persico + LiveSet

SABATO 16 NOVEMBRE’024 alle 18,30

> foto della serata: qui
> su Zic.it un estratto video e l’audio integrale della presentazione

Luca “‘O Zulù” Persico torna a Vag61 per l’unica data a Bologna del tour di presentazione della sua autobiografia: “Vocazione Rivoluzionaria. ‘O Zulù. L’autobiografia mai autorizzata di Luca Persico” (Il Castello editore, 2024).

Programma della serata:

– alle 18,30: presentazione di “Vocazione Rivoluzionaria. O’Zulù, l’autobiografia mai autorizzata di Luca Persico”

– alle 20: cena sociale con degustazione di vini naturali delle aziende agricole Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino (Av) & Lentamente soc. coop. Agricola di Torrecuso (Bn)

– alle 21,30: LIVE SET O’Zulù & The Kinky Sound ‘o sound ‘e Napule

*INGRESSO UP TO YOU DALLE 21*

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Vocazione Rivoluzionaria.
‘O Zulù. L’autobiografia mai autorizzata di Luca Persico.

“Ci ho messo 54 anni a scrivere questa storia. Accattatavella, ma se non potete o volete, arrubbatavella. Ci tengo assai che la leggiate” (Zulù)

Luca “Zulù” Persico il frontman dei 99 Posse, uno dei gruppi più discussi e amati della scena alternativa italiana degli anni Novanta, si racconta in questa autobiografia brutalmente onesta, Luca fa chiarezza sulle tante voci – alcune leggendarie ed esagerate, altre assolutamente vere – che lo hanno accompagnato negli anni, raccontando come sono andate veramente le cose. Un viaggio che parte da Napoli, dai centri sociali e dalla sinistra antagonista, per poi spostarsi sugli infuocati palchi italiani di quegli anni, fino alla militanza più ortodossa: nelle piazze a manifestare; in Chiapas; in Palestina; in Iraq, sempre dietro a un sogno di libertà e uguaglianza. Ma la storia “dell’uomo chiamato Zulù”, esasperato da fama e tensioni in seno al gruppo, vira poi verso un mondo più oscuro, con l’addio ai Posse e la ricerca affannosa di nuove strade e nuove sfide. Poi la rinascita. Un percorso che oggi, a più di cinquant’anni, Luca racconta con l’immutata e rabbiosa forza di quegli anni onesti e irripetibili.

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Kinky Sound

Kinky è il primo sound napoletano, fondato nel 1994 da Fabio ‘Fada Kinky’. La sua sede è lo storico reggae club Kinky, sito al centro di Napoli. “Diffondere la vibrazione Reggae nel Mondo” è il nostro credo, Kinky Sound è quindi coinvolto in una intensa attività di produzioni e promozioni a Napoli e nel resto d’Italia. In tutti gli eventi reggae importanti di Napoli, Kinky c’è stato. Kinky Sound ha suonato ovunque in Italia e, all’estero, in Germania, Austria e Jamaica. La formazione include Dario/Dr. Scott, jugglin’ selectah delle big reggae nights partenopee ed italiche. La discografia del Kinky Sound comprende circa 15,000 formato 45 giri, 500 formato 10 pollici, 1,500 in 12 pollici e circa 5,000 lp, oltre ad un centinaio di dubplates.

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Azienda Agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino (Av)

Emanuele Pizzillo, socio di Cap e’ Vierno, è uno dei giovani produttori d’Irpinia di olio e vino. A Montecalvo Irpino, luogo d’origine della sua famiglia, Emanuele ed il suo progetto di vita hanno trovato casa. Nel 2017 fonda l’Azienda Agricola Pizzillo Emanuele, per recuperare gli storici ulivi di famiglia e la vigna di Aglianico del nonno, senza utilizzo di chimica in campo. Nel 2020 nascono i suoi primi vini naturali. L’Azienda di Emanuele ha radici ben piantate nel passato e il cuore nel futuro, aperto a un’innovazione rispettosa dell’ambiente. Consapevole che le risorse del pianeta non sono infinite e che ogni singola scelta può fare la differenza.

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Lentamente soc. coop. Agricola di Torrecuso (Bn)

Lentamente è una cooperativa agricola formata da persone e produttori del Sannio, con sede a Torrecuso, che crede in un’agricoltura sostenibile e in un legame profondo con il territorio. Promuoviamo pratiche rispettose dell’ambiente, valorizzando le varietà locali e la biodiversità. Non coltiviamo solo vigne e non crediamo nella monocoltura: le viti occupano oggi circa il 10% dei nostri terreni. Produciamo anche grani antichi, miele, conserve e olio. Oltre alla produzione agricola, realizziamo progetti di agricoltura sociale, coinvolgendo in particolare migranti e offrendo loro opportunità di inclusione e formazione. Crediamo che l’agricoltura non produca risultati immediati, come spesso la nostra società si aspetta. La sostenibilità richiede tempi lenti e rispettosi. Lentamente è un’azienda agricola, ma anche un soggetto che mira a stimolare la comunità locale.

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