“Ancora una volta la volontà è di attaccare esperienze di elaborazione politica, sociale e culturale che dal basso sfuggono al tentativo di normalizzazione e appiattimento di questa città. Lo spazio autogestito Atlantide rappresenta una ricchezza irrinunciabile per la città, così come irrinunciabili sono i percorsi di autodeterminazione, antisessismo, antifascismo e antirazzismo che quotidianamente vengono condivisi e sviluppati nello spazio”. Lo scrivevamo quattro anni e mezzo fa, perchè il cassero di porta Santo Stefano era finito nel mirino del commissario che all’epoca amministrava la città. Da allora tante cose sono cambiate ma nulla è cambiato. Anche se alla guida di Palazzo D’Accursio non c’è più un burocratico prefetto, ciò che scrivevamo all’epoca appare assurdamente attuale: la Procura (sempre più protagonista politica in città) e il Comune minacciano di sgomberare le Atlantidee, con un violento ultimatum, nonostante un confronto avviato da tempo con l’amministrazione.
“Non posso inseguire i sogni”, dice il sindaco Merola. E allora saranno i sogni ad inseguire lui, perchè sappiamo bene che l’esperienza di Atlantide vale molto di più di un’ordinanza.
Invitiamo tutte/i a partecipare all’assemblea cittadina in programma per lunedì 5 ottobre alle 20,30 al Centro delle donne di via del Piombo 5.
Con Atlantide, perché Atlantide è ovunque!
Vag61 – Spazio libero autogestito