La crisi economica iniziata quattro anni or sono non accenna a trovare una via d’uscita,tanto che molti analisti dicono chiaramente che questo scenario ci accompagnera’ almeno per un periodo di medio termine come puo’ essere un decennio.
Una crisi strutturale dei meccanismi di valorizzazione,che mette in luce le sempre maggiori contraddizioni tra una cooperazione sociale tendenzialmente sempre piu’ autonoma e la sua cattura ai fini del profitto e della rendita,laddove questa significa pero’ impoverimento e limitazione di quella cooperazione.
L’esplosione di bolle caratterizza questo scenario che si trova strutturalmente basato su questi meccanismi, quando appena passata quella dei mutui subprime e’ pronta ad esplodere una bolla immobiliare in cina o quella dei debiti studenteschi negli stati uniti.
Centrale all’interno di questa crisi e’ il meccanismo del debito che e’ un dispositivo economico e allo stesso tempo di controllo biopolitico attraverso il processo di colpevolizzazione del debitore,e che produce su questo terreno l’apertura di un campo di battaglia paragonabile a quello che fu il terreno del salario nell’epoca fordista.
Questo autunno sotto le vesti di santa insolvenza a bologna abbiamo iniziato un percorso di apertura di vertenze che potesse coinvolgere tutt* coloro che hanno utilizzato i prestiti sostanzialmente come sostituti di un welfare quasi inesistente, e che ora si ritrovano impossibilitati a ripagarlo tutto o in parte, ma che al contrario della goldman sachs non godono (per il momento) di nessun diritto alla bancarotta.
Abbiamo pensato a questo seminario proprio per provare a capire meglio il funzionamento della finanza e allo stesso tempo trovare i gangli attraverso cui iniziare ad aggredirlo materialmente,per provare a costruire dei rapporti di forza adeguati alla presente governance transnazionale che possano puntare ad un obbiettivo ambizioso come la riappropriazione democratica della finanza.
Vogliamo provare a vedere il problema attraverso diverse angolature e con uno sguardo transdisciplinare,per una immediata traduzione delle pratiche teoriche nei processi di lotta e soggettivazione che possano preparare il terreno anche qui in italia all’esplodere del conflitto che trova un suo spazio comune all’interno della “globalrevolution”, e che esprime sempre piu’ la ricchezza del possibile e la miseria del presente.
Rete TimeOut Bologna
> Programma:
– 8 MARZO, Pratiche di insolvenza come lotte biopolitiche, con Toni Negri
– 23 MARZO Insolvenza, Europa e mercati finanziari, con Christian Marazzi, ore 21
– 27 APRILE Argentina a dieci anni dalla crisi del 2001, con Miguel Mellino e Sandro Mezzadra, ore 20
– 29 APRILE “La fabbrica dell’uomo indebitato”, con Maurizio Lazzarato ore 17
> Bibliografia di riferimento: