Qualchemartedì: Narrazioni Antifasciste

MARTEDI’ 28 MAGGIO’019 alle 19

> > > Su Zic.it: ”Narrazioni antifasciste”, percorsi e pratiche a confronto (audio)

Qualchemartedì… ma alla fine pure gli altri, più o meno.

A Vag61, per tenere insieme libera socialità e progetti, percorsi e immaginari da condividere e sostenere! [info]

Vi aspettiamo con l’aperitivo e poi la cena sociale!

Questa settimana Vag61, OpenDDB e SMK Videofactory presentano:

Narrazioni antifasciste. Le nostre storie, le nostre lotte, le nostre narrazioni antifasciste. Un momento di dibattito collettivo sull’antifascismo, nel giorno dell’anniversario della strage di piazza della Loggia di Brescia.

– dalle 19: aperitivo e cena sociale con pastasciutta antifascista

– alle 20,30: tavola rotonda con Wu Ming 1, sulle vicende legate alla presenza (scongiurata) di Altaforte Edizioni al Salone del Libro di Torino 2019 / Maddalena Gretel Cammelli, autrice del libro “Fascisti del terzo millennio. Per un’antropologia di CasaPound” (Ombrecorte, 2015) / Manuel Colosio, di Radio Onda d’Urto Brescia / Smk, CentroDoc “Lorusso Giuliani”, Vag61

– a seguire: proiezione di “28 Maggio 1974. La strage degli innocenti” di Silvano Agosti

28 maggio 1974: scoppia la bomba in Piazza della Loggia a Brescia. 8 morti, centinaia di feriti. La strage segna una fase matura della strategia della tensione: quell’attentato, di matrice neofascista e con la complicità di organi dello Stato, intendeva cancellare un’importantissima stagione di lotte delle lavoratrici e dei lavoratori, di affermazione di diritti e di vivace cambiamento culturale.

Vogliamo tenere viva la memoria parlando dell’attualità, con una tavola rotonda che si propone di avviare un percorso di riflessione sulle pratiche di antifascismo militante (anche a livello simbolico e culturale) in un momento che vede moltiplicarsi in modo preoccupante i terreni di infiltrazione delle formazioni neofasciste nello spazio pubblico. Ciò avviene attraverso un riciclaggio camaleontico che registra attività su vari fronti: associazioni culturali dedite al revisionismo storico, case editrici dalle inquietanti pubblicazioni, oltre che alla continua colonizzazione delle emergenze sociali delle periferie.

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